9
luglio

LE SOAP SONO SEMPRE PIU’ GAYE. MA GLI ATTORI NON PRESTANO IL… FIANCO!

Otalia

Le soap operas statunitensi stanno morendo (ne discutevamo pochi giorni fa). Ma, nonostante questa lenta agonia, che, in alcuni casi, ha avuto degli esiti mortali (leggasi Sentieri, che ha appena festeggiato le 57 primavere televisive; in totale 72, se contiamo gli esordi alla radio), tutte le produzioni del settore, seppur ancora alle prese con serial killer e improvvisi ritorni dalla tomba, stanno rinverdendo il genere love-story declinandolo in chiave omosex.

In realtà, l’origine di questa che oggi è diventata una dilagante moda risale a quasi trenta anni fa. Già nel 1981, con Dynasty, la saga petrolifera con protagonista la grande Joan Collins, nasceva il primo, popolarissimo, ruolo gay: Steven, figlio del patriarca Blake Carrington. Fiumi di parole e grande impatto su tutta l’opione pubblica, ma il destino fu simile a quello di Luca, il protagonista della canzone di Povia: lo stesso Steven rinnegò la propria originaria natura diventando, col tempo, bisessuale.

Per gli altri, invece, il percorso è inverso: sempre più frequente capita di imbattersi in una coppia gay all’interno della televisione americana. Da tempo, gli Stati Uniti hanno imparato ad amare l’eroina lesbo Bianca Mongomery, figlia di Erika larger than life Kane (interpretata in La Valle dei Pini dalla regina delle attrici di soap, Susan Lucci), nonché a seguire la supercoppia formata da Luke & Noah (Così Gira il Mondo). Ma c’è dell’altro.

Se, da una parte, infatti, il pubblico americano sembra apprezzare le storie omosessuali, dall’altro sono, spesso e volentieri, gli attori a non voler cedere al fascino recitativo di una relazione non convenzionale; citiamo, a riguardo, due esempi opposti: rispettivamente, in Sentieri ed in Febbre d’Amore, soap conosciute e sopravvissute anche qui da noi.

Nella prima tiene banco la liaison tra Olivia e Natalia, due quarantenni con ex mariti, fidanzati e figli a carico, che fanno discutere tra talk shows, comunità lesbo e classifiche di gradimento (che le vedono primeggiare su tutte le altre coppie, ancorché etero); tanto che i fans si sono mobilitati per far sì che le due donne possano continuare ad amarsi anche solo sul web, stante la morte imminente di Sentieri che non consentirà un adeguato sviluppo della loro storia.  

La notizia più interessante e, allo stesso tempo, più controversa proviene, però, da Febbre D’Amore (The Young and The Restless). La soap, da qualche mese, sta vivendo, dopo un periodo un pò confuso, una nuova golden age in termini di trame e sottotrame, e si è decisa a raccontare, per la prima volta dalla sua nascita, una vera e propria storia gay. Protagonista è quell’Adam, uno dei tanti figli del capostipite Victor Newman, che, al fine di ordire le sue sordide trame in Genoa City, non ci pensa due volte a fingersi (o meno, ancora non ci è dato saperlo) gay ed a finire a letto con un altro uomo. Ma l’attore che interpretava il personaggio di Adam, il parvenu Chris Engennon ha gradito la storyline omo riservatagli e, così, tra polemiche e stupore generale, ha rescisso il suo contratto ed è andato via anzitempo, lasciando che sotto le lenzuola ci finisse il suo rimpiazzo, l’attore Michael Mihney.

Sorte peggiore è toccata a Patricia Mauceri (che in Una Vita da Vivere interpreta Carlotta Vega), la quale, dopo sedici anni di onorata carriera ed amori etero, si è rifiutata di recitare scene lesbo (non sessualmente parlando, ovvio: sempre all’interno di una soap ci troviamo!) ed è stata licenziata. A prendere il suo ruolo sarà l’attrice Saundra Santiago (da noi ricordata per essere stata per tre anni circa la perfida Carmen in Sentieri).

Tutto questo sta facendo gridare ad un clima di omofobia all’interno del placido mondo delle soap operas. In sostanza, è come se esse abbiano immaginato una società più emancipata e meno bacchettona di quella reale; realtà che proprio gli attori che di esse fanno parte mettono, alla fine, tristemente in luce.

Intanto, il fenomeno si allarga a macchia d’olio ed investe anche i serial tv. Oltre a già consolidati characters (ne citiamo solo due, a campione: Andrew Van De Kamp in Desperate Housewives e Kevin Walker in Brothers & Sisters), è notizia delle ultime ore che Claire Bennet, la cheerleader di Heroes, interpretata dalla giovanissima Hayden Panettiere, nella quarta stagione, avrà un’inaspettata svolta lesbo.

Questo a dimostrazione che, anche a costo di snaturare un personaggio, una storia gay fa notizia e suscita, oggigiorno, interesse e curiosità. Cero, sempre che si trovi qualcuno disposto ad interpretare quel ruolo! 



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12 Commenti dei lettori »

1. Mari 611 ha scritto:

9 luglio 2009 alle 15:05

Eugenio…”omomofobia” mi sembra un tantino ridondante..omofobia basta e avanza ;)



2. Eugenio Viterbo ha scritto:

9 luglio 2009 alle 15:11

@ Mari 611: Direi! ;)



3. Biagio Chianese ha scritto:

9 luglio 2009 alle 15:18

E’ vero, sembra quasi che il ricorso all’omosessualità sia “per far notizia”. Il che è abbastanza triste. Preferisco Kevin Walker in B&S, che è antipatico, spocchioso e troppo pesante, ma la cui vita se non altro è normale, senza troppi “accenti” nè “straordinarietà”.



4. fyve21 ha scritto:

9 luglio 2009 alle 15:36

La storia di Otalia a Sentieri è stata trattata molto bene a mio avviso..
Quella di ATWT tra Luke e Noah anch’essa bella , ma preferisco Chriss e Olli di Verbotene Liebe!:D



5. THE DREAMER ha scritto:

9 luglio 2009 alle 16:12

Anche nella soap Vivere è stata accennata un’amore lesbico: quello tra Claudia e sua cugina rebecca Sarpi. In questo caso un’amore a senso unico!



6. Mari 611 ha scritto:

9 luglio 2009 alle 16:14

..e Grey’s Anatomy allora? Non la vogliamo citare? Amori omo e pure bisex.



7. Eugenio Viterbo ha scritto:

9 luglio 2009 alle 16:33

@ Mari 611: Su Grey’s Anatomy ci sarebbe stato anche da parlare dei problemi tra I. Washington e T.R. Knight (che hanno portato al licenziamento/allontanamento del primo); ma la notizia, oltre ad essere un pò datata, esulava dal reale senso del post.
Io mi sono, infatti, posto la seguente domanda: se pensiamo che la società sia pronta ad accettare, televisivamente parlando, storie gay, quanto, invece, lo siamo noi stessi se siamo chiamati in prima persona (leggasi, gli attori) ad interpretarle? Mi sembra che siamo ancora lontani da questo.

@ THE DREAMER: Il primo esempio in soap italiana che mi viene in mente è ancora più lontano nel tempo e risale a circa 11 anni fa, quando Claudia (interpretata dall’attrice Giada Desideri) ebbe un breve flirt con una sua amica giornalista.

@ Biagio: Convengo. Il personaggio di Kevin Walker (come, d’altronde,tutti quelli di B&S) è davvero naturale, senza alcuna caricatura e fuori dagli stereotipi del caso.
P.S. A me non sta antipatico! L’unico che non tollero è Tommy.



8. Alex Argenta ha scritto:

9 luglio 2009 alle 18:36

Segnalo la presenza di un personaggio gay, in preda a crisi mistiche e a tentativi di suicidi quasi 10 anni fa nella morigeratissima un Posto al Sole. Era un ragazzo biondo che la sua famiglia voleva fidanzato con Angela Poggi.
E pure la pseudo storia soft lesbo a Centovetrine tra Anna e una sua conoscenza. Mi pare che ci scappò pure un bacio. Da noi si abbozza qualcosa ma poi quando si tratta di osare, tanti saluti.



9. Warhol_84 ha scritto:

9 luglio 2009 alle 20:07

Se proprio vogliamo citarli tutti credo che la storia meglio trattata sia stata quella di Cristiano in Cuori Rubati: soap opera per ragazzi del pomeriggio di rai2 di alcuni anni fa.



10. Andrea80 ha scritto:

9 luglio 2009 alle 20:30

Concordo con Warhol…. qui da noi la vera e unica storia di un personaggio gay in una soap e’ stata quella di Cristiano in Cuori Rubati, il cui personaggio e’ stato ben sviluppato dagli autori…mentre in 100vetrine la tipa che si innamorava (non ricambiata) di Anna Baldi finiva per essere considerata solo una svitata bisognosa di cure….
Io vedrei bene invece una bella storia d’amore gay in Beautiful, dove Ridge, stanco oramai del solito triangolo con Brooke_Taylor e dopo aver sposato circa 28 volte entrambe, cambia gusti e fugge via col giovane fidanzato della figlia Phobe …carino no???



11. Eugenio Viterbo ha scritto:

9 luglio 2009 alle 20:35

@ Alex: Sì, ci fu un bacio ed anche qualche polemica, perchè l’orario appariva non consono.

@ Warhol_84: E’ vero: è stato l’unico vero personaggio non secondario nelle nostre soap e con una sessualità trattata in maniera naturale.

@ Andrea80: Appunto, che fugga via. E non torni. ;)



12. franca ha scritto:

9 luglio 2009 alle 20:58

Nella serie Terapia d’urgenza c’è un amore lesbo proclamato. Addirittura si è visto un bacio prolungato fra le due due donne.
In Distretto di Polizia c’era un poliziotto gay, dichiarato, ma quando nell’ultima serie lo hanno promosso a coordinatore della sua storia non se ne parlò più.
Diciamo che le soap si stanno adeguando alla realtà e hanno smesso i tabù che finora le vincolavano.



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