Entusiasta, ottimista e combattivo. In un’intervista al Corriere della Sera di oggi Paolo Ruffini, direttore di La7 e artefice dell’approdo di volti come Serena Dandini e Sabina Guzzanti, ostenta sicurezza e respinge orgogliosamente le critiche degli addetti ai lavori che definiscono ’scarsi’ i risultati ottenuti dal canale nel corso della sua gestione. Ed invero, è opinione ricorrente quella secondo cui -a dispetto di un’ingente campagna acquisti- l’emittente non sia mai decollata e che il suo palinsesto, ricco di programmi dedicati all’approfondimento politico, abbia sofferto oltremodo della caduta di Silvio Berlusconi.
Il direttore non vuol sentire pronunciare la parola ‘flop’ e rivela la sua interpretazione degli ascolti:
“Rispetto al primo trimestre del 2011 l’ascolto medio della giornata è aumentato del 2.6% e della prima serata del 5.6%. Il pubblico dimostra di apprezzare la nostra vocazione da servizio pubblico: nessuno come noi cambia con rapidità la programmazione per seguire il disastro del Giglio, la crisi della Lega o gli annunci di Monti sul lavoro… La raccolta pubblicitaria lorda del primo trimestre è a circa +26.5% mentre il mercato è a -6%“.
Complici di questa crescita, a giudizio di Ruffini, il contributo offerto dalle ‘primedonne’ del canale:
“Serena (Dandini nDM) ci ha dato un punto in più rispetto al nostro sabato sera, Daria (Bignardi) ha chiuso in linea con l’anno scorso, cioè col migliore ascolto mai registrato dalla sua trasmissione. Il risultato di Sabina (Guzzanti) è del 3.6%, in linea con la rete. Insomma, non parlerei di flop“.
Allo stesso modo, pur valutando positivamente i risultati di Corrado Formigli e del suo Piazzapulita, il direttore non nasconde il ’sogno Santoro’ e non smentisce abboccamenti con l’ex conduttore di Annozero anche se sull’argomento si mostra molto cauto:
“Non nego che ci siano stati dei contatti e che possano essercene in futuro ma parlare di ‘trattative’ è fuori luogo”.
A proposito del futuro del canale, Ruffini spiega i motivi che hanno portato all’ingaggio di Cristina Parodi:
“Il pomeriggio soffriamo. Proponiamo film ma l’offerta digitale fa lo stesso. Per questo lavoriamo sul progetto con Cristina Parodi, un volto per noi nuovo, familiare”.
In realtà i risultati di Atlantide (intorno al 2.5%) e dei telefilm programmati in contemporanea ai contenitori in onda sulle ammiraglie non si allontanano poi così tanto dalla media di rete. Basterà un nuovo rotocalco per risollevare gli ascolti pomeridiani o anche Cristina precipiterà nel vortice del 3% di share intorno al quale navigano – a voler arrotondare per eccesso – la sorella Benedetta e Geppi Cucciari?
Chiusura dedicata ai (controversi) rapporti con l’AD di La7 Giovanni Stella con il quale sembra tornato a splendere il sole:
“Liti? Ci si confronta tra professionisti con competenza, passione e lealtà. In realtà mi trovo benissimo a lavorare con lui e con il direttore generale Marco Ghigliani. Le discussioni avvengono solo tra persone vere e vitali“.
1. Pippo76 ha scritto:
18 aprile 2012 alle 16:06