Marisa Laurito tuona contro le raccomandazioni in tv. Voi direte: ecco un’altra showgirl di vecchia generazione che rivendica un posto nel piccolo schermo del nuovo millennio. E invece no; quello dell’attrice napoletana al Settimanale Nuovo è uno sfogo in piena regola, condito da una clamorosa rivelazione, a distanza di dodici anni dal fattaccio. Era il 2 ottobre 2000 quando su Rai 1 debuttava La Prova del Cuoco; uno dei giorni più brutti della sua vita (professionalmente parlando):
“(…) Sono stata proprio io la prima a proporre una trasmissione di cucina, ma alla fine non me l’hanno fatta fare. Ero stata presa per condurre La Prova del Cuoco, poi mi è stata scippata da Antonella Clerici che veniva da un flop di Canale 5 e, quindi, è evidente pensare che la sua sia stata una raccomandazione. Non ne avevo mai parlato prima, ma adesso non voglio più tacere”.
Il boccone, tanto per restare in tema, non l’ha ancora digerito, ma è certa che non restituirebbe mai il “favore” con la stessa moneta, perchè chiedere un aiuto per lavorare per lei equivale al “non so fare niente, sono negata, non ho la forza di portare avanti me stessa”. E’ anche per questo che considera la tv di oggi alla deriva, dove tutti vengono buttati nella mischia, competenti e non. E a rimetterci, tanto per cambiare, sono quelli bravi, soprattutto se giovani:
“In tv ultimamente c’è stato un degrado molto grave. Mi auguro un futuro diverso ma non per me: io la mia carriera l’ho fatta e ho lavorato con i più grandi (…) Il dramma riguarda i ragazzi, che non hanno nessuno che insegni loro che una carriera è fatta di lavoro quotidiano e ricerca su di sè. Come accade ai cantanti che vincono Sanremo dopo un reality show: per loro non è un bene avere successo così presto perchè, se non si costruiscono le basi, come fanno a sopravvivere? Marco Carta, per esempio, che fine ha fatto?“.
E proprio la via del reality, per alcuni trampolino di lancio e per altri nuova occasione di tornare alla ribalta, per Marisa Laurito rappresenta l’ultima strada da percorrere:
“Finchè potrò resistere non lo accetterò. Certo, se dovessi morire di fame, allora…”.
1. Taichi ha scritto:
2 marzo 2012 alle 11:06