E’ una domanda, questa, che si ripete ingenuamente ogni anno quando il toto-big del Festival di Sanremo entra nel vivo; se la kermesse è ancora l’evento televisivo e musicale per eccellenza del nostro Paese, perchè i grandi della musica italiana di oggi, nati proprio sul palco dell’Ariston, si rifiutano di partecipare? Ormai, la manifestazione è diventata soprattutto terra di conquista dei nuovi che avanzano (dai talent show) e di quelli che alla musica hanno invece dato tutto o quasi, vivendo di un’illustre “rendita”.
Una tendenza scontata quanto triste, alla quale Gianni Morandi vuole porre rimedio. Il conduttore non si tira indietro nel “silurare” quelli che considera degli ingrati nei confronti di Sanremo, a cui, invece, devono tutto. Ecco come risponde, in un’intervista a Donna Moderna, alla domanda “Cosa detesta nei meccanismi del Festival?”:
“Che molti artisti nati con Sanremo, da Vasco Rossi a Zucchero, alla Pausini, approfittino di questa ribalta per diventare famosi in Italia e nel mondo. Poi, quando viene l’ora di rendere qualcosa, si tirano indietro. Bisognerebbe far firmare a ogni giovane che debutta sul palco dell’Ariston un contratto che lo obbliga a tornare, qualora si affermi”.
Che sia questa la soluzione “riparatoria” migliore da adottare? Giusta o no, sicuramente risulterebbe la più efficace. D’altronde, per quali motivi una Pausini dovrebbe accettare di (ri)mettersi in gioco alla pari di aspiranti big e vecchie glorie? Molto più semplice, invece, che una giovane Laura possa mettere nero su bianco la sua disponibilità a tornare sul palco dell’Ariston.
1. giuseppe ha scritto:
9 febbraio 2012 alle 14:12