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dicembre

CAMILA RAZNOVICH A DM: A RAI3 HANNO CERCATO IN TUTTI I MODI DI TRATTENERMI. CON MAMMA MIA CHE DOMENICA SO CHE NON FARO’ IL BOTTO

Camila Raznovich

[Intervista del 29 gennaio 2012] Camila Raznovich è pronta a sfatare l’ennesimo tabù. Dopo il sesso con Love Line e la morte con Amore Criminale, per l’ex diva di Mtv è giunto il momento di trattare in tv la maternità come mai prima d’ora. In Mamma Mia Che Domenica (al via oggi alle 17.40 su La7) e Mamma Mia Che Settimana (da domani su La7D alle 17.40) Camila parlerà liberamente dell’essere genitori oggi con uno sguardo disincantato e dissacrante ben lontano da quello tradizionale, imperante nella società italiana. Un approccio che Camila, incinta di 7 mesi, ha fatto suo e auspica al punto tale che la voglia di portarlo sul piccolo schermo è stata uno dei motivi determinanti per la decisione di lasciare il “porto sicuro” di Rai3. Del suo addio alla Rai, che proprio non voleva lasciarla andare, e della nuova avventura su La7, coerente con il suo privato e la sua esigenza di crescere professionalmente, Camila parla a DM.

Camila com’è avvenuto questo tuo ritorno a La7?

Dopo 4 anni in Rai di sperimentazione e arricchimento - prendendo parte a produzioni che, oltre al successo oggettivo di audience, erano molto valide come contenuti – sentivo il bisogno di crescere ulteriormente. La Rai, in modo particolare Rai3, aveva scommesso molto su di me ma, in questo momento, non mi stava offrendo delle occasioni rivelanti. C’era Amore Criminale, messo in palinsesto per la stagione primaverile, al quale sono molto legata, però avevo voglia di fare altro e quando quest’opportunità me l’ha data Paolo Ruffini. Mi sono detta: “perché no?”

Alla Rai non c’erano occasioni” hai detto. Cosa avresti voluto fare?

Niente in particolare, mi auspicavo solo una possibile crescita. Non credo che sia stata una cosa ad personam del tipo:“ah la Raznovich no”. E’ un momento dell’azienda non particolarmente facile, io, come altri, non siamo stati la priorità. Spero che la Rai possa superare questo periodo e tornare ad essere il faro dell’intrattenimento in Italia.

Hai forse pagato l’esser considerata quasi una conduttrice di “nicchia”?

No, non credo perché di fatto mi considerano una della squadra, hanno cercato in tutti i modi di farmi rimanere, e non mi reputano di nicchia visto che in prima serata con Amore Criminale ho raggiunto un ottimo ascolto. Certo, avrei potuto rimanere in attesa di qualcosa ma La7 è arrivata al momento giusto. Devo dire che ha contato anche il rapporto con Ruffini, che si è molto consolidato in questi quattro anni. In un momento in cui la figura del direttore è andata perdendo peso, il mio rapporto con lui è stato fondamentale.

Nessun rimpianto per l’addio ad Amore Criminale?

Mi dispiace abbandonare Amore Criminale, ma c’era altresì bisogno di fare delle scelte professionali coerenti. Il progetto su La7 è  molto attinente alla mia vita privata e al libro che ho scritto. Trovavo difficile conciliare un programma in cui si parla di bambini e un altro in cui tratto argomenti di cronaca, in pratica la vita e la morte. Ecco perché per questioni di coerenza non me la sono sentita, nonostante la Rai mi abbia chiesto di non firmare un’esclusiva in modo da poter far entrambi i programmi.

Ti stai assumendo un bel rischio: programma nuovo, collocazione difficile e un tema forse mai trattato…

Da quel punto di vista mi piacciono le sfide, non ti nascondo che non ho grandi attese sui numeri. So perfettamente che non farò il botto e non sarà il programma simbolo de La7. Non solo la domenica pomeriggio è una collocazione difficile per tutte le reti ma in quella fascia La 7 è sempre stata spenta per questo neanche il management si aspetta risultati super. Una volta che io e il mio editore abbiamo questo patto, c’è una certa serenità. L’obiettivo è fare un buon prodotto, di qualità e una cosa nuova. Oggi fare un reality o un quiz, dove si sanno quali sono le regole, è facile; fare un parental show è una sfida perché non esiste un programma live con ospiti, interviste che non vuole essere talk ma intrattenimento. Un tema così vicino a molte persone come la maternità non è mai stato toccato. Aggiungo che non abbiamo un format, si tratta di un programma nuovo scritto da zero da me e dai mie autori. Mi piace sottolineare altresì che saremo in diretta e avremo modo di interagire con i social network , le mail, le domande dai blog e dal sito de La7.

Hai detto che la rete era spenta ma in realtà c’era Piroso.

Mi dispiace che sia stato chiuso ma io non c’entro nulla perchè vado dopo. A me Piroso piace e sono scelte che vanno al di sopra di me. Noi ci siamo dati tempo per vedere se questo esperimento possa avere un seguito che a quel punto dovrà esser supportato dall’ascolto. Non è una prima serata, mi hanno detto di star serena, poi potranno esserci anche dei correttivi in corso.

Perché trattare la maternità in modo dissacrante?

In Italia si ha questo concetto, giusto o sbagliato, che le madri non si possono lamentare. Andremo a cercare di rompere un tabù molto radicato nella cultura italiana, è questo in un certo senso mi piace: ho rotto i tabù col sesso a Love Line, l’ho fatto con la morte su Rai3, lo farò con la maternità su La7. Da un lato mi diverto, da un lato spero che questa sia la nuova strada. Avrei potuto non mollare Love Line, uno dei più grandi successi di Mtv, o Amore Criminale, ma non sono fatta così. Solo attraverso le nuove esperienze, professionali e umane, si cresce professionalmente e umanamente.

Conosci la blogger Lenor Skenazy, protagonista di “Mamme che amano Troppo”, programma su Real Time che aiuta le mamme ad essere meno apprensive?

No, ma noi siamo un po’ su quella falsariga. In Italia c’è troppa protezione verso i figli; ho pubblicato un libro con Rizzoli “M’ammazza” e  non sono la classica madre. Avremo nel cast fisso Elasti, blogger di D di Repubblica, ci avvaleremo di altre “autorità” del settore. Vorremmo evitare di medicalizzare il programma, non avremmo l’esperto autorevole ma avremo voci autorevoli, non ci sarà la domandina ma piuttosto un confronto. Nello specifico, su La7d il programma sarà votato più all’informazione, mentre su La7 prevarrà la dimensione intrattenimento.

Inviterete Tata Lucia?

Non lo so, può essere. Ma l’impostazione del nostro programma è opposta a quello del suo: lei è la tata col grembiule che dice cosa fare, lei è la voce della verità. Non è quello il nostro approccio, noi condividiamo delle esperienze peer to peer, più che dalla maestrina all’alunno. Ospitarla sarebbe comunque interessante per conoscere i suoi punti di vista e per confrontarsi perché ci sono molte donne che non sono d’accordo con i suoi insegnamenti.

Mi ha colpito il fatto che tu racconti in un blog episodi della tua vita insieme a tua figlia

Il blog nasce dalla rubrica su Io Donna che si chiama M’ammazza. Una cosa divertente nata a mo’ di diario, mi sono trovata a scrivere cose buffe e da lì sono nate rubriche, blog e libro. Mi diverte molto raccontare la maternità di oggi attraverso aneddoti. Raccontare le mie vicende personali è solo un pretesto per descrivere le mamme di oggi, imperfette, apprensive. Io penso che non siamo mamme perfette ed è ok cosi, mentre in Italia c’è  l’ansia da prestazione. Non si può neanche scherzare in questo Paese, ci prendiamo sul serio. Ed è un peccato perchè tutto quello che non viene trattato con ironia diventa noioso e un po’ obsoleto.

Non hai paura che ti possa creare problemi il conciliare la gravidanza con la partenza di un nuovo programma?

Mi auguro di no, faccio le corna. Anche in occasione della mia prima gravidanza avevo fatto Amore Criminale; il mio problema è il post, vivo molto male i primi mesi. Mi piace lavorare incinta per dare un messaggio alle donne e agli uomini di oggi: essere in gravidanza non è un handicap.

Hai mai pensato a chi potrebbe sostituirti ad Amore Criminale?

Ci pensavamo, me l’hanno chiesto ma io non ne ho idea. E’ una cosa che mi riguarda talmente da vicino da non riuscire a pensare in maniera distaccata. Mi immagino una giornalista o un’attrice, non immagino invece una conduttrice ‘classica’. Detto questo credo che Amore Criminale stia in piedi da solo.

Non è morboso?

No. Secondo me, a differenza degli altri programmi di cronaca nera, non fa ipotesi e non ha bisogno di plastici, di chiacchiericci o di intervistare il vicino di casa. Sembra un dettaglio ma, a parer mio, è quello il motivo per cui il programma è autorevole e anche educativo per le giovani donne. Mai fatte ipotesi, mai trattato un caso senza il benestare dei parenti della vittima e sempre ricostruiti i fatti  partendo da atti pubblici, giudiziari (gli autori sono avvocati), e non per sentito dire o cronaca rosa. La storia è trattata con interviste vere, non d’assalto o rubate, fatte al vicino o al panettiere.

Leggendo alcune tue interviste e analizzando la tua carriera, mi sei sembrata critica verso la generalista…

No, sono molto aperta, credo che ci sia veramente spazio per tutti. E’ impensabile volere che ci sia una tv tutta come La7 o Rai3, sarebbe monocorde. Sono critica verso i prodotti non di qualità.

Cos’è per te la qualità?

Non è un genere di sicuro ma è l’attenzione al prodotto. Io ho guardato tutte le edizione di XFactor e di Isola dei Famosi, qualcuno le considera trash ma a me sono piaciute ed erano fatte bene. Certo c’è un’edizione più fortunata o fatta meglio o alcuni momenti trash, ma c’era un’idea, un perché.

Avresti condotto l’Isola dei Famosi?

Assolutamente sì. È una cosa che mi intrigava, mi sarei divertita a giocare con il limite psicologico dei concorrenti, mi incuriosisce l’elemento della sopravvivenza. Ecco l’Isola è supergeneralista e mi piace. Io sono critica verso una tv che sottovaluta l’ascoltatore medio italiano.

Tipo?

Un intrattenimento della Bulgaria anni 80. A volte si ha l’impressione di stare in un Paese dell’est nel 1986. La trovo una cosa impensabile nel 2012 ma è anche vero che se c’è, qualcuno se la guarda. Mi dà fastidio l’atteggiamento di alcuni dirigenti che, sbagliando, hanno abbassato l’asticella della qualità credendo che l’ascoltatore medio voglia quella roba lì. Il nuovo successo di La7, o Rai3, testimonia il contrario. La qualità premia.

Come giudichi la nuova Mtv? E’ molto diversa di quella in cui c’eri tu…

Non l’ho più vista, non credo ci sia neanche più un veejay, a differenza della mia generazione cult di veejay giovani che ora sono nel panorama televisivo. Credo che avranno  fatto i loro studi, le loro nuove strategie che ignoro. Di fatto è un altro canale.



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14 Commenti dei lettori »

1. MisterGrr ha scritto:

29 gennaio 2012 alle 14:11

Che donna. Che donna. Io la adoro. E le auguro solo il meglio, per tutto.

Mi chiedo come non si possa ammirarla dopo questa intervista meravigliosa (complimenti all’intervistatore).



2. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:

29 gennaio 2012 alle 14:27

è una grande.
non ci sono parole.
sempre coerente… fantastica. e con questo nuovo progetto è davvero coraggiosa.
poteva tranquillamente lavorare contemporaneamente a rai3 e la7 …e invece no. brava.



3. MisterGrr ha scritto:

29 gennaio 2012 alle 14:31

Sapete che in questa edizione dell’Isola l’avrei vista bene a condurre?



4. Mattia Buonocore ha scritto:

29 gennaio 2012 alle 14:35

@MisterGrr grazie..



5. leo ha scritto:

29 gennaio 2012 alle 14:45

fantastica…. sempre seguita a prescindere da cosa facesse e dove stesse, non delude…



6. leo ha scritto:

29 gennaio 2012 alle 14:47

bravo mattia



7. leo ha scritto:

29 gennaio 2012 alle 14:54

Ci saranno anche i due comici Angelo Pisani e Katia Follesa, coppia nella vita con tanto di figlia.



8. Mattia Buonocore ha scritto:

29 gennaio 2012 alle 16:19

@Grazie Leo. Sarà contenta anche Camila, la quale mi ha detto che sarebbe stata curiosissima di leggere i commenti dei lettori.



9. Ettore ha scritto:

29 gennaio 2012 alle 17:02

A me piaceva tanto prima, ora non so è come se non avesse ancora trovato la sua consacrazione.



10. Lorenzo ha scritto:

29 gennaio 2012 alle 21:40

Mi piaceva molto ad ‘Amore criminale’.
Le auguro tanta fortuna a LA7.



11. antoanto ha scritto:

29 gennaio 2012 alle 22:24

ho visto il programma, finalmente una cosa diversa da vedere la domenica pomeriggio! mi e’ piaciuto molto l’intervento del ginecologo-sessuologo mi sembra si chiamasse Dr. Bini, un po’ meno l’intervento della giornalista che ha spiegato come rispondere ai xche’ dei nostri figli, ha detto cose un po’ scontate niente di nuovo. Simpatica l’intervista con Mughini. Camila e’ sempre bravissima.



12. lordchaotic ha scritto:

29 gennaio 2012 alle 22:55

non son riuscito a vedere tutto il programma xche avevo un impegno ma mi è piaciuto e lo riguarderò :)



13. DUrsino ha scritto:

30 gennaio 2012 alle 16:08

Accorta, intelligente, acuta Camila non è mai stata una soubrette o pseudo show girl. Stile sobrio, sempre equilibrato. La trasmissione la guarderò domenica prossima, ieri non ho potuto. Quindi il mio giudizio è a prescindere sulle qualità di conduttrice-autrice di Camila, a cui auguro tutto il meglio. E complimenti a Mattia per la completezza e ‘compostezza’ delle sue domande!



14. Alex ha scritto:

30 gennaio 2012 alle 18:28

Ah, Camila! Una Persona, con la P maiuscola, adorabile, intelligente, di quelle persone che portano il loro contributo alla società in maniera spontanea. Non so… non la conosco di persona, ma è come se fosse così. E la cosa strana è che sento reciproca la cosa. Lei sa che chi la ammira ha un certo tipo di mentalità, moderna, positiva, rispettosa. Io la ricordo fin dai tempi di MTV Europe, in uno dei momenti migliori per la tv, quando ad MTV c’erano anche Enrico Silvestrin, Simone Angel, James Hyman, Davina e tanta gente scaltra e figa. E poi tutta la sua storia legata alla vera MTV, per finire con Love Line, poi RaiTre, ora La7… Un personaggio che ti accompagna, grazie Camila!



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