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AMICI: NON E’ ARRIVATA L’ORA DI TOGLIERE I PIGIAMINI DA POWER RANGERS AI RAGAZZI?
di Cristian Tracà
20/01/2012 - 15:51

Sarà l’annata strana, la saturazione del genere o la necessità di far saltare almeno un turno a protagonisti un po’ usurati come Garrison ma l’edizione attuale di Amici, nonostante l’apprezzabile virata alla ricerca di un meccanismo e di un montaggio più affascinante, non fa parlare di sè.
C’è da fronteggiare l’innovazione, soprattutto simbolica, di X Factor, che se a livello meramente musicale non ha spiccato il volo, come avrebbe dovuto fare vista la libertà dai vincoli della televisione tradizionale, esteticamente ha svoltato con la qualità d’impatto e d’atmosfera: soluzioni di regia e di scenografia veramente potenti e profilo medio-alto di gestione. I due talent hanno sempre avuto storie e target molto diversi, guai a negarlo: sciocco dunque proporre la rivoluzione a Maria.
Nonostante la Castigatrice si mostri ormai quasi morganiana nell’accettare i personaggi di rottura, vedi il caso dell‘uomo nudo a Italia’ s got talent, non pretendiamo una scaletta a base solo di cantautorato, rock e sofisticato jazz. Ma alla De Filippi una cosa ci permettiamo di suggerirla: dato che dello spirito scolastico iniziale non è rimasto più nulla, via l’orribile pigiamino da Power Rangers.
Disperse nel tempo, giustamente, le tracce della scuola (si cominciò dall’eliminazione del preside, Bruno Voglino, fino alla graduale soppressione di registri, interrogazioni con il libretto et similia) perché continuare a intrappolare la personalità dei ragazzi nelle tutine che molto riecheggiano i saggi ginnici di fine anno da scuola delle monache?
Feticcio defilippiano legato all’ossessione di polarizzare le differenze a livello visivo, oltre che a livello concettuale? Diciamo che il pubblico forse non ha più bisogno del simulacro della squadra o della foto del docente per diventare un telespettatore affezionato al marchio. Serve a poco cercare l’elemento di rottura con l’ingresso della Maionchi se i ragazzi possono concedersi come massima trasgressione il fiore in testa o la sciarpa al collo.
Alcuni successi discografici hanno dimostrato che l’impatto emotivo con il look del personaggio è la prima soglia d’attenzione che può stregare il pubblico. Marco Mengoni è ed è stato sicuramente voce fenomenale ma ha stregato anche per la sua maschera immediatamente rivelatrice della sua caratura.
Emma Marrone ha fatto il salto di qualità stupendo molti scettici non appena si è esposta naturalmente con la sua dimensione di ragazza normale smettendo il ‘grembiule’ della scuola: a conferma che solo sistemando carte, pigiami e foto segnaletiche nel solaio Amici può ambire a ritornare incisivo su un segmento televisivo.
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luca-x dice:
non si può paragonare x factor con il sabato di Amici, aspettate il serale per fare certi confronti.
luigino dice:
Tracà quando scrivi "soluzioni di regia e di scenografia veramente potenti e profilo medio-alto di gestione" scherzavi? Dimmi di sì. Io quelle stupide suspance con il "batticuore" non le sopporto! Già stanno romazando più del solito gli eventi della scuola, queste scelte registiche sono, quindi, il colpo di grazia! Non mi piace nemmeno questo eterno e prolungato "sabato pomeriggio" spalmato su tutti i giorni della settimana.Ho perso totalmente la magia della puntata del sabato,anzi, la ritengo l'appuntamento settimanale più noioso dove si svolgono alcune cose di "routine" doverosa. Le tutine,poi, le trovo necessarie non solo per l'immediata identificazione visuale delle squadre e dei meccanismi, ma anche per evitare l'innescarsi di tutti quei meccanismi legati al "look" dei ragazzi.
Clà dice:
Io nel post ho letto una cosa...ma nei commenti un altra..leggete d nuovo il post e poi scrivete! Magari anke io avrò capito una altra cosa, ma il motivo del post era appunto le tutine, non è meglio far usicre i ragazzi cosi come sono ke travestirli con sti colori(che spero per loro non c siano nel serale) con ste tutine?
Emy dice:
E' vero, quest'anno Amici ha ancora meno appeal dell'anno scorso..almeno x me!Non c'entrano solo le tutine che trovo orripilanti (avrebbero potuto lasciare ai cantanti le tute nere dello scorso anno e magari estenderle anche i ballerini e lasciare uno stemma distintivo delle squadre), anch'io ritengo poco interessanti i ragazzi di quest'anno e noiosi e ripetitivi i giudici di entrambe le categorie. Fino all'anno scorso non mi perdevo uno speciale del sabato, quest'anno, confesso di essermene persa parecchi. Nel canto non vedo quest'anno talenti particolari, solo cloni o mezze figure. Poi permangono quegli stereotipi che ormai hanno stufato (il cantante stonaticchio e ribelle tipo la Nicolì o Nigiotti, il ballerino classico fenomeno pupillo della Celentano, il ballerino basso e sfigato difeso da Garrison, il cantante che non emoziona ma è tecnicamente bravo, la cantante in piena crisi esistenziale ecc.)