CARTA D’IDENTITÀ
Nome: Valerio De Rosa
Altezza: 1.70
Peso: 60 Kg.
Occhi: neri
Capelli: neri
Animali domestici: Mia nonna ha due cani, ma è come se fossero anche i miei
Segno zodiacale: Pesci
CURIOSITÀ
Qual è il tuo rapporto con lo sport?
Ho fatto calcio, nuoto e pallavolo.
Cosa fai nel tempo libero?
Leggo, faccio passeggiate e scrivo cose a caso su un foglio qualunque.
Segui la moda o non te ne frega niente?
Non è il mio forte.
Cosa ti diverte?
Luciana Littizzetto, il suo pensiero e i suoi libri. E vedere le persone che cadono a terra (magari senza farsi male).
Cosa non sopporti?
Le persone montate, quelle che vedono tutto come una sfida e chi se ne approfitta.
Sogni nel cassetto?
Non si dovrebbero dire…
Sei innamorato?
No.
Il tuo colore preferito?
Nero e verde.
Il tuo luogo preferito?
La mia camera e la spiaggia di sera.
Cosa faresti pur di affermarti nel mondo della musica?
Sicuramente continuare a essere costante nello studio del canto e a perfezionarmi.
Cosa ti piacerebbe si dicesse di te come artista?
Che emoziono e che il canto fa parte di me.
Una frase, una canzone, un libro, un film che ti accompagna o che ti rappresenta:
La frase è “Everything follows everything” tratta da In the green di Elisa. Il mare immenso di Giusy Ferreri è una canzone che mi ha colpito al primo ascolto e che ho sentito subito mia, sia per il testo che per l’arrangiamento.
Un tuo personalissimo slogan:
Tutto ritorna.
IDENTIKIT MUSICALE
A che età hai cominciato a cantare?
Verso i quattro anni, credo.
C’è qualcuno che non ha mai smesso di credere in te?
Mia madre e alcuni parenti.
Un concerto per te memorabile:
Laura Pausini – San Siro 2007.
Canzoni portate al provino:
I Wish di Stevie Wonder.
Qual è stato il giudizio di ogni singolo giudice?
Tutti sì.
Cavalli di battaglia:
Inside a Flower di Elisa.
Il voto che ti dai come cantante:
7
Le cinque canzoni più importanti della tua vita
1) Superstition di Stevie Wonder: questa canzone mi ha fatto capire quanto sia bella la musica, cantare. Ho anche capito cosa significhi godere mentre si canta.
2) Come and Sit di Elisa: questa canzone mi ha fatto capire che ho un orecchio raffinato e che vado oltre.
3) Strani Amori di Laura Pausini: ho inziato a cantare quando lei ha esordito. È stata la prima canzone che ho cantato a tre o quattro anni durante un matrimonio.
4) Pride (in the name of love) degli U2: poche canzoni mi gasano come questa.
5) Pescatore di Pierangelo Bertoli e Fiorella Mannoia. È un amore recente. Ero in macchina e nella radio passava questa canzone: ho iniziato a piangere.
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