22
settembre

GAD LERNER, DOPO LA QUERELA DI ANTONIO RICCI, ATTACCA: ‘PRETESA SATIRA A SENSO UNICO’

Gad Lerner

Da quando si è fatto promotore della campagna contro la mercificazione del corpo femminile in televisione Gad Lerner ha dato vita una singolare battaglia con Antonio Ricci sfruttando le varie provocazioni che sono nate nei numerosi botta e risposta per far riflettere sullo strano destino dell’autore della rete ammiraglia di Mediaset, intellettuale di sinistra che si trova a respingere l’accusa di essere pioniere della filosofia berlusconiana sul piccolo schermo.

Fino al ricorso agli avvocati da parte del patron di Striscia che Lerner ha annunciato e commentato sul proprio blog non risparmiando una piccata frecciata al suo accusatore. Solo ieri l’annuncio di querela da parte di Fabrizio Del Noce per il suo accostamento a Tarantini nell’ultima puntata de L’Infedele. A Ricci invece non sarebbe andato giù uno scritto molto duro del giornalista datato 22 febbraio 2011, almeno secondo la ricostruzione dell’accusato.

Lasciamo alle parole di Lerner, versione blogger, la prima reazione:

Come Fabrizio Del Noce, anche il sedicente campione della libertà di satira e della controinformazione, Antonio Ricci, nei giorni scorsi  ha pensato bene di intentare contro di me un procedimento giudiziario con l’improbabile accusa di diffamazione a mezzo stampa.

Per poi proseguire:

Vale solo la pena di ricordare che nel frattempo, dalla sua corazzata in ‘prime time’, sono stati scagliati su di me ogni genere di improperi, perfino che avrei l’abitudine di ‘legare le donne’ con la cravatta e la cintura. In sovrappiù Ricci ha diffuso un montaggio fotografico nel quale vengo raffigurato, niente meno, soggiacere alle furie erotiche di Carlo De Benedetti. Un bell’esempio di pretesa satira a senso unico, seguita dal ricorso minaccioso alla carta bollata. Fabrizio Del Noce e Antonio Ricci: che coppia!

Che sia questo estratto il campione di satira lerneriana rimasto indigesto a Ricci?

Una televisione clerico-puttaniera che contempla la donna solo in quanto corpo plastificato come da trent’anni ce la propina lui con le Veline, fingendo di farne la parodia progressista.

Ora che Berlusconi è invecchiato, e riproduce nel sottoscala di casa sua gli spettacolini televisivi ideati dal suo fido propagandista Antonio Ricci, quest’ultimo cerca di mistificare e distinguere le sue responsabilità. Usa il vecchio trucco di sostenere che tutto il mondo è paese (come se le porcherie altrui giustificassero le sue).

Certo, frugando nella programmazione televisiva estera si ritrovano il trash e la misoginia, figuriamoci. Ma non nella quantità, negli orari di punta e con l’univocità che vige in Italia. E della quale il nostro ciarlatano rimane il primo, insuperato propalatore.



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7 Commenti dei lettori »

1. MisterGrr ha scritto:

22 settembre 2011 alle 11:44

mi lasciate dire: che pa*le!!!!!!!!!

Solo col promo di Striscia che ha mandato gli scorsi giorni, beh, avrà uno spettatore in meno.



2. ANTONIO1972 ha scritto:

22 settembre 2011 alle 13:22

la querela guardacaso arriva poco prima del ritorno di striscia,per lanciare la nuova edizione,che strano! mi chiedo come la gente possa ancora guardare striscia,non fa affatto ridere!



3. Luca ha scritto:

22 settembre 2011 alle 14:48

Ma lo volete capire che Lerner, la Zanardo, le femministe, i moralisti, una certa stampa di sinistra e chi più ne ha più ne metta, da sempre ma soprattutto negli ultimi 2-3 anni stanno rompendo altamente le scatole a Ricci con una MACCHINA DEL FANCO CONTRO DI LUI, CONTRO STRISCIA E SOPRATTUTTO CONTRO LE POVERE VELINE…basta ipocrisia e perbenismo, le veline non sono il male del paese e i programmi di ricci sono l’unico motivo per tenere ancora accesa la tv che propone mediaset….Ricci si può difendere come vuole…con gli spot che vuole e con le denunce che vuole…gli tappasse la bocca una volta per tutte a sto Lerner….



4. Luca ha scritto:

22 settembre 2011 alle 14:49

MACCHINA DEL FANGO* CONTRO RICCI E LE VELINE



5. Miry51 ha scritto:

22 settembre 2011 alle 15:26

ah se i programmi di Ricci sono l’unico motivo per tenere accesa la tv stiamo proprio messi male!!! Io sono secoli che non guardo più striscia e vivo benissimo guardando real time per esempio!



6. Giuseppe ha scritto:

22 settembre 2011 alle 16:33

@ Cristian Tracà
Grazie al tuo articolo ho appreso un cosa nuova: Antonio Ricci è un intellettuale.



7. dallaregia ha scritto:

23 settembre 2011 alle 09:07

Trovo legittima la lettura che Lerner, da giornalista che stimo, fa della televisione italiana e del ruolo che i programmi di Ricci, hanno svolto in tutti questi anni. Altrettanto interessante è lo spunto di riflessione che ci offre Ricci (pur non apprezzandolo minimamente in qualità di autore televisivo, ma qui è una questione di gusti): è vero che la mercificazione del corpo femminile in televisione si limita alle “veline” o forse la questione è un po’ più ampia e complessa? Leggo che tramite Striscia (trasmissione che non guardo!) Ricci ha fatto notare che Filippa Lagerback, nel programma “Che tempo che fa” (trasmissione che guardo!), non si discosta molto dal modello che intende la bellezza femminile quale semplice ornamento da accostare alla conduzione (che solitamente è maschile). In effetti quale è il ruolo della Lagerback se non presentare ospiti che già annuncia Fazio? Forse allievare il conduttore dall’ingrato compito di testimonial pubblicitario? Francamente, però, non capisco il motivo della querela. Proprio Ricci che, tramite il suo programma, si permette di fustigare a destra e a manca, non accetta critiche?



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