Paolo Bonolis non è mai stato il mio conduttore preferito ma è indubbiamente un fuoriclasse. Il problema è che Paolo sembra volercelo ricordare quotidianamente; ed è proprio nel ‘quotidianamente’ che risiede il problema principale. Perchè il Bonolis in prima serata è un conto, quello in preserale deve essere necessariamente un altro.
Proprio per questo motivo, prima di valutare Avanti un altro, ho fatto trascorrere un po’ di tempo e, a ben guardare, dalla prima alla seconda settimana qualcosa sembra essere già cambiato. Se infatti nel game show di Paolo l’accento è senza ombra di dubbio posto sullo show piuttosto che sul game (ottima idea!), è altrettanto vero che non solo non siamo in prime time ma il pubblico del preserale ha bisogno di rilassarsi anche un po’.
Il gioco finale, che dota final-mente il TG5 di Mimun, è azzeccato ma al cardiopalma. E se qualche accelerazione cardiaca pre-tg ci sta benissimo, è pure vero che si corre il rischio di non riuscire a seguire la conquista del montepremi da parte del concorrente.
Sbagliato il mancato ‘isolamento’ del gioco finale rispetto alla parte restante del game. L’atmosfera più cupa dei 150 secondi dovrebbe essere evidenziata a dovere e introdotta da un ‘voltapagina’ che sottolinei il momento di maggior tensione. Come dire: “fino ad ora abbiamo scherzato, adesso si fa sul serio”.
La parte iniziale, invece, priva di spunti di originalità, è condita da buoni ingredienti di spettacolo che fanno passare in secondo piano il ‘già visto’ ma potrebbero essere, anche in questo caso, scanditi meglio. Siamo in un quiz preserale, non in un varietà puro. L’argomento del quartetto delle domande poste a ciascun concorrente, ad esempio, potrebbe essere ‘motivo di coinvolgimento’ tanto del pubblico quanto del concorrente stesso. Perchè non far ‘pescare’ l’argomento dal candidato alla vittoria? E soprattutto perchè non ‘tecnologizzare’ maggiormente il ‘ruotino’ dal quale si pescano i bussolotti con le cifre vinte in ciascuna manche? La ‘pescata’ manuale fa molto anni ‘80.
Marginale, quasi inutile, il ruolo di Luca Laurenti.
Finalmente, però, si torna a parlare di un preserale per la rete ammiraglia del Biscione.
1. mats ha scritto:
13 settembre 2011 alle 15:32