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COMIZI D’AMORE, MICHELE SANTORO LANCIA IL SUO NUOVO PROGRAMMA. “CHIAMERO’ ANCHE LUTTAZZI E CELENTANO”
di Marco Leardi
12/09/2011 - 10:57

E così, anche per Michele Santoro arrivò il giorno del predellino. Da Berlusconi in giù, ci passano tutti. Compresi i suoi più strenui oppositori. Dopo mesi di sostanziosi pensamenti e di polemiche mirate, ieri il giornalista più scomodo degli ultimi 150 anni ha finalmente sciolto gli indugi e annunciato all’Italia la sua prossima avventura professionale. Dal palco della festa del Fatto Quotidiano, a Marina di Pietrasanta, il teletribuno ha comunicato che a partire da fine ottobre condurrà un nuovo programma in onda su una piattaforma di emittenti private e sul web. Si chiamerà “Comizi d’amore“, in omaggio al celebre film-documentario di Pier Paolo Pasolini, e si articolerà in 25 puntate previste.
Onore al coraggio: dopo anni di chiagni e fotti all’ombra di mamma Rai, adesso l’ex conduttore di Annozero sembra fare sul serio, lanciando un esperimento di tv fai-da-te tanto innovativo quanto indipendente. Staremo a vedere. L’avventura santoriana si ispirerà direttamente ai successi Raiperunanotte e Tuttinpiedi, le serate-evento che il giornalista organizzò con successo a Bologna. Anche stavolta Michele sarà affiancato da Marco Travaglio, da Sandro Ruotolo e dal vignettista Vauro, suoi compagni fedeli.
Davanti ad una folla in visibilio che neanche Maradona ai tempi d’oro, ieri Santoro ha teorizzato la volontà di “trasformare la televisione italiana“, liberandola dalle censure e dall’influenza dei partiti politici. Per questo i suoi Comizi d’amore saranno sostenuti da un’associazione no-profit che si chiamerà Servizio pubblico e che “si impegnerà a dire no ad ogni censura“. Però tutta questa autonomia costa cara e così, dopo aver ispirato il miraggio della libertà, il giornalista si è messo a battere cassa. Alla fine i soldi so’ soldi, e ci sono miracoli che Sant’oro non può fare.
“Se voi ci darete 10 euro, “Servizio pubblico”, con l’aiuto di imprenditori che sono qui come Sandro Parenzo, Etabeta e con l’aiuto del Fatto Quotidiano che ha aperto la strada dell’indipendenza, manderà in onda Comizi d’amore, una trasmissione di protesta per indicare una strada alternativa alla società italiana“
Ha affermato il conduttore, annunciando che anche la nuova web tv del Fatto Quotidiano contribuirà al progetto. Esaltato dal contesto da “predellino”, ieri Santoro ha sparato cannonate polemiche che non hanno risparmiato nessuno.Prima il teletribuno ha badilato Berlusconi (“c’è uno che ha detto che questo è un Paese di merda… Quando diremo basta, è finita, fuori dalle balle?“) e poi il centrosinistra sinistrato (“E voi dell’opposizione cosa cavolo state facendo di fronte a questo scempio?“). Non sono mancati i riferimenti al cosidetto “editto bulgaro” e alla discussa trattativa tra il giornalista e La7.
Santoro, in particolare, ha raccontato la sua versione dei negoziati con la tv di Telecom. All’inizio – ha spiegato – l’AD Giovanni Stella si mostrò disponibile ma poi pretese una serie di obblighi e controlli “che nessun giornalista serio può sottoscrivere“. La trattativa, infine, si irrigidì e spezzò definivamente quando il responsabile dell’emittente terzopolista pretese di visionare in anticipo le scalette dell’eventuale programma. “Scalette? la scaletta? ma ridateci Masi, che perlomeno ci faceva ridere” ha chiosato Michele il terribile.
Adesso, però, le sue forze sono tutte protese alla nuova tv fai-da-te. Per realizzare il colosso pensato a sua immagine e somiglianza, Santoro ha dichiarato di voler chiamare a raccolta anche Sabina Guzzanti, Daniele Luttazzi, Adriano Celentano. Le disgrazie, si sa, non vengono mai sole. Ancora un mese e poi i “Comizi d’amore” potranno iniziare.
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danielasempreio dice:
non voglio più guardare i politiccizzati......spengo in tv....antiberlusconiani sono prepotenti e schifozzi.......Celentano di fare lo spettacolo quello che voglio...ha bisogno di vederlo come varietà, spettacoli, film......fuori politici...... ma altrimenti non sparate le cazzate a celentano è il nostro mito continua a parlarci
Giuseppe dice:
Anna, secondo me super partes dovrebbero essere solo magistrati, forze dell'ordine e funzionari pubblici in generale. Se l'impostazione di un blog, ma anche di un quotidiano o una rete televisiva, fosse totalmente neutrale avremmo a che fare con dei contenitori vuoti. A me sta bene che la Rai in quanto servizio pubblico proponga anche Vespa, Ferrara e Paragone, così come mi va bene quando propone anche trasmissioni sbrigativamente definite di genere trash. Non mi va più bene quando vengono allontanati professionisti come Santoro, Saviano e, forse, la Dandini per pura ottusità politica e manageriale. Quanto al blog di Davide Maggio spero che continui a mantenere una sua posizione critica, magari controtendenza rispetto al vento che, per ora, soffia sul web. Io non sono d'accordo con alcune delle posizioni e impostazioni espresse dagli articoli e ho avuto sempre la possibilità di controbattere e, cosa rara in un blog di queste dimensioni, persino di interloquire. Ma quello che mi interessa di più è che ho a che fare con qualcosa di vivo, con delle passioni. Se così non fosse anche questo blog, come altri, sarebbe simile a un muro vuoto di periferia dove tracciare con la vernice parole al vento.
anna dice:
@Marcouk76-I tuoi commenti sono stati molto interessanti, ora potrò leggere i vari articoli in un ottica diversa! Penso che 10 euro per finanziare un programma (inoltre in tutta libertà, perchè nessuno ci costringe a pagarli) indipendente e libero da qualsiasi censura, di qualsiasi colore politico, dovrebbe essere un dovere! E' difficile credere che c'è ancora gente che pensa che in RAI ci sia la libertà di espressione (senza andare molto lontano ricordiamo l'ultima di Giorgino TG1 che si è rifiutato di andare in onda per contrasti con Minzolini, adducendo un malore)! Santoro e company sarebbero ancora al loro posto,se in Rai ci fosse libertà di espressione, ma a quanto pare e con mio sommo disgusto, qualcuno lo teme, mentre trovano innocuo Vespa!!!!Paragone!!!!FERRARA!!!!!! Tutti i giornalisti hanno il diritto di dire la propria ma non senza un contraddittorio! Davide, non credo sia necessario rivelare il proprio orientamento politico nè tantomeno dichiarare per chi si è votato! L'importante è (essendo responsabile di un blog importante come il tuo) essere super-parte!
Marco Leardi dice:
Luca, innanzitutto grazie della fiducia! Per il resto, continueremo a seguire tutta la tv - Santoro compreso - lasciando spazio al confronto tra le idee (come dimostra questo post). ciao ;)
Marco Leardi dice:
Appunto, non ne vale la pena. Apprezzo comunque la provocazione.
Giuseppe dice:
Diciamo pure che in Italia c'è una discreta tradizione storica di voltagabbanismo e cerchiobottismo. Lei poi, Marco Leardi, è proprio un birichino e mi tratta male persino Celentano. Non solo, lei Marco Leardi, sta forse insinuando che Berlusconi non rappresentando la destra autentica sia diventato sinistro? Non mi risponda, non ne vale la pena.
Marco Leardi dice:
@Marcouk76. Immagini male. Apprezzo Travaglio, anche se spesso non ne condivido i modi. Si dichiara di destra, ma da anni va a braccetto con le combriccole di Repubblica, L'Unità, Grillo e MicroMega. Vabbè. ps. Io sono il primo a sostenere che Berlusconi non rappresenti la destra autentica. ma non è questa la sede per discuterne.