Daniele Luttazzi



1
aprile

Rai 2: al via Vero o Falso con Sortino autore. Per Luttazzi programma satirico di 50 minuti. Freccero: “la mia squadra si vedrà ad ottobre”

Carlo Freccero

Carlo Freccero

Sospeso Popolo Sovrano per bassi ascolti, è in arrivo a maggio su Rai 2 un nuovo programma di approfondimento dal titolo Vero o Falso, che vedrà sempre impegnato – come autore – Alessandro Sortino.




3
gennaio

Rai 2: la rivoluzione di Carlo Freccero. Le novità e i programmi cancellati

Rai2

Rai2

La Rai ha un punto debole: l’approfondimento delle notizie del giorno. E’ una lacuna che deve essere colmata subito“. Questo è uno degli obiettivi principali che si è posto Carlo Freccero, direttore della seconda rete Rai. Nel corso della conferenza stampa di questa mattina, l’uomo ha parlato di come intende impostare il palinsesto del canale e, pur avendo dei limiti dettati dalla scadenza del suo mandato e dal poco budget di cui dispone, ha sottolineato che è tra le sue priorità quella di rimettere al centro della sua emittente il servizio pubblico. Punto chiave sarà perciò il ruolo dell’informazione.


22
gennaio

LUTTAZZI E TRAVAGLIO ASSOLTI: NON DIFFAMARONO BERLUSCONI. FRECCERO: POTREMMO FARE ANCORA QUALCOSA INSIEME CON DANIELE

Carlo Freccero

Una vicenda chiusa e una storia che potrebbe ripartire. Carlo Freccero esulta per l’assoluzione in Cassazione di Marco Travaglio e Daniele Luttazzi dall’accusa di diffamazione ai danni di Silvio Berlusconi per l’intervista andata in onda il 14 marzo 2001 all’interno di “Satyricon”, su Rai 2. Freccero, che dell’emittente all’epoca era direttore, non nasconde la propria soddisfazione e annuncia la volontà di tornare a lavorare con il comico romagnolo.

“Qualcosa insieme si potrebbe ancora fare”, ha dichiarato su Radio 24 ai microfoni de La Zanzara. “Io e Luttazzi siamo quelli che hanno pagato di più per questa storia. Ho parlato con lui, l’ho trovato carico, pimpante, soddisfatto. Sono contento per lui, ha sofferto veramente”.

Il Cavaliere chiese un risarcimento di 20 miliardi di lire, in quanto “Travaglio, Luttazzi, in accordo con il direttore Freccero”, avevano “gravemente leso il suo onore, la sua reputazione, l’immagine di uomo politico e la sua stessa identità personale”.

“Allora tutti erano contro quel programma, anche a sinistra”, ha ricordato Freccero. “Le persone che sulla questione di Charlie Hebdo hanno gridato alla libertà d’espressione erano quelle più feroci contro di noi”.





26
aprile

GIANCARLO LEONE: VOGLIO PORTARE GEPPI CUCCIARI E DANIELE LUTTAZZI IN RAI

Giancarlo Leone

Giancarlo Leone

E’ incredibile come i conduttori di Un Giorno da Pecora, Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, riescano puntualmente nell’impresa di strappare dichiarazioni di peso ai personaggi più importanti del panorama televisivo italiano. E’ successo quest’oggi anche con Giancarlo Leone, gran capo della neonata struttura Intrattenimento dell’azienda pubblica, che non è riuscito a sfuggire alle “grinfie” del duo di Radio 2.

La Rai cambierà volto, assicura a tutti Leone, e lo farà investendo pesantemente in nuove produzioni che siano il più possibile “al passo coi tempi” – e quindi declinate anche per un pubblico più giovane -, ma soprattutto sui volti più in voga del momento, strappandoli se possibile alla concorrenza. La direzione è chiara, e Leone ha già puntato gli occhi su tre personaggi che vorrebbe nella sua corposa e variegata squadra.

Il primo è Paolo Bonolis, attualmente in forze a Mediaset alla guida del preserale rivelazione della scorsa stagione televisiva Avanti un altro, a cui la Rai in passato ha dato tanto. Il conduttore romano a dire il vero piace molto anche al Direttore di Rai1 Mauro Mazza, che non ha nascosto di sognarlo in futuro sulla sua rete. Che Bonolis sia un fuoriclasse non c’è dubbio, ed è inevitabile che faccia gola ai piani alti di Viale Mazzini, anche perchè è stato il fautore della rinascita del Festival di Sanremo nel lontano 2005, ma anche dell’access prime time della prima rete.

Ma se il nome di Bonolis è tutto sommato scontato, sono gli altri due che fanno invece “scalpore”.


9
giugno

DM LIVE24: 9 GIUGNO 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • L’Isola degli anemoni

carjochina ha scritto alle 14:59

Simona Ventura in un’intervista sul settimanale A dichiara che porterebbe volentieri Anemone sull’Isola dei Famosi. Un modo bizzarro per sdrammmatizzare il presunto coinvolgimento di Magnolia con le indagini su Anemone, in perfetto stile Ventura! In merito alla candidatura di Clemente Mastella, invece, la Mona dichiara «La litigata di Berlusconi e Fini davanti alle telecamere non era forse un reality? E le primarie non sono un altro reality? La comunicazione politica in Italia è molto cambiata, si deve prenderne atto. Il problema è piuttosto la sostanza, che resta melmosa». Della serie, anche la politica oramai è trash!

  • E mo’ so’ Luttazzi amari!

carjochina ha scritto alle 17:13

E MO’ SO’ LUTTAZZI AMARI, così titola Dagospia. Pare che il comico romagnolo abbia calcato un pò troppo la mano con i plagi: molte sue battute sarebbero copiate da comici d’oltreoceano. In realtà è da un bel pò che questa storia circola, ma oggi è possibile averne una prova in un video dal titolo chiarissimo :”Il meglio (NON è) di Daniele Luttazzi”. Manco a dirlo, il video è stato soppresso da youtube!

  • Black Out

lauretta ha scritto alle 19:00

Breve black out durante ‘A gentile Richiesta’. La D’Urso prontamente: “E questo porta bene!”. E se lo dice lei…





24
marzo

RAIPERUNANOTTE: SANTORO, LUTTAZZI E BENIGNI CONTRO LA CENSURA DELLA RAI

“L’informazione non si può interrompere, la stampa deve essere libera”. Con queste parole, semplici ma ad effetto, Michele Santoro, la Federazione Nazionale della stampa italiana e Usigrai (il sindacato dei giornalisti della Rai), sono riusciti a raccogliere 50 mila firme per dar vita a Raiperunanotte. Giovedì 25 marzo, alle ore 21, al Paladozza di Bologna, sarà trasmessa in diretta dal canale all news SKY Tg24, in streaming su SKY.it., La7.it, e su qualunque tv fosse disponibile a trasmetterla, una puntata speciale di Annozero.

La manifestazione è un movimento contro la “censura” della Rai finalizzata ad esprimere il dissenso verso quel regolamento della par condicio che ha sospeso i talk politici dalla televisione di Sato. L’iniziativa di Santoro si promette di essere sorprendentemente bipartisan

“Noi pensiamo di fare qualcosa che non è contro nessuno ma che è anche in favore di tutti, compreso il Pdl. Ci battiamo pure per loro ma soprattutto ci battiamo per essere quello che siamo. Noi rifiutiamo lo schema ideologico dell’informazione dove i diversi devono essere per forza uguali agli altri”.

Per l’occasione, il palazzetto si trasformerà in un mega studio televisivo. Tra gli ospiti ci saranno Gad Lerner, Giovanni Floris, Riccardo Iacona, Norma Arcangeli, Filippo Rossi (direttore di Farefuturo web magazine) e Milena Gabanelli. Assente, invece, Lucia Annunziata che negli Usa per motivi familiari farà solo un intervento telefonico. Accanto a Santoro ci sarà, ovviamente, la squadra di Annozero al completo con Marco Travaglio, il vignettista Vauro Senesi, Sandro Ruotolo. Non mancheranno, poi, i personaggi dello spettacolo, tra i quali: Antonello Venditti, Teresa De Sio, Nicola Piovani, Elio e le Storie tese e un “ospite d’onore” Daniele Luttazzi. Previste anche le parodie di Antonio Cornacchione e probabilmente un contributo-video di Sabina Guzzanti. Uno dei momenti più attesi della serata sarà l’intervista di Sandro Ruotolo a Roberto Benigni. 

In rete si è già diffuso un ironico e provocatorio spot del Premio Oscar (VIDEO DOPO IL SALTO) per dimostrare solidarietà e supporto a Santoro. Gag strepitose, in pieno stile Benigni, come ad esempio quella in cui l’istrione parlando con una turista dell’est dice:


8
dicembre

LUTTAZZI CACCIATO, UN EPURATO AL QUADRATO!

Daniele Luttazzi @ Davide Maggio .it

Solo poche puntate, ma forse anche troppe, ed è arrivato lo stop anche da La7 che ha messo la parola FINE al Decameron di Daniele Luttazi, disepurato proprio dall’emittente del gruppo Telecom.

Un’infelice quanto squallida sequenza di battute nei confronti di uno dei volti storici di La7, Giuliano Ferrara, è costata cara a colui che crede di rappresentare il miglior esempio di satira vivente ma che, in realtà, non riesce a far altro che creare cloache televisive che, a quanto pare, iniziano a stancare paritariamente entrambe le fazioni politiche, principale bersaglio dell’epurato al quadrato Luttazzi.

Perfette le parole di Maria Volpe del Corriere della Sera che scrive “quando la satira diventa offesa, volgarità, insulto irriferibile, la libertà non c’entra più nulla“.

Ed infatti il problema non è più (e forse non lo è mai stato) incentrato su libertà o non libertà della satira ma, più semplicemente, sul buon gusto e, ancor di più, sul rispetto delle persone.

Un rispetto che Luttazzi non ha mai avuto ma che ha sempre preteso, riempendosi la bocca di libertà e principi costituzionalmente garantiti ma ignorando del tutto che anche la libertà dei singoli incontra un limite intrinseco nella dignità, onorabilità e rispettabilità altrui, altrettanto garantite costituzionalmente.

Valori che, per Luttazzi, hanno rappresentato e, a quanto pare, continuano a rappresentare un optional, come se gli altri non avessero gli stessi diritti di chi si cela dietro quella che, per Luttazzi, sarebbe la satira.

Nonostante tutto, gli era stata data una seconda chance probabilmente forti o quanto meno fiduciosi, in quel di La7, dell’indiscutibile audience che l’antiberlusconismo attira anche, e forse soprattutto, quando si superano certi limiti.

Viene, però, il sospetto che questi limiti siano stati superati in maniera subdola e deliberata.

Forse consapevole degli scarsissimi risultati di questo tanto desiderato ritorno (da chi, poi, non si capisce, visti gli ascolti), Luttazzi potrebbe aver rivalutato la propria situazione da epurato e, dunque, perchè disturbarsi a mantenere un certo aplomb quando inveire, insultare, imprecare, giocando con immagini ricorrenti a dir poco ributtanti può portare il “comico” a crearsi una nomea di ripudiato, di epurato da un regime soppressivo che tende a castrare la satira?

Perchè limitarsi se questo lo può portare a riempire teatri e a raddoppiare le vendite dei prodotti collegati alla sua attività?

Crearsi un’immagine a spese della reputazione altrui, entrare nel mito ed avere un ritorno economico insperato potrebbe essere in realtà l’obiettivo di un comico che porta inesorabilmente i dirigenti a liberarsi di lui.

Non la ricerca della verità, nè tantomeno di libertà. Una manovra. Come tante altre, anche se decisamente sopraffina.

Se così non fosse, oltre ad essere un comico irrispettoso, di cattivo gusto ed epidermicamente repellente, Daniele Luttazzi sarebbe inevitabilmente anche un idiota.

E naturalmente questo lo dico in totale libertà, la sua!


16
luglio

LUTTAZZI a La7 : QUERELE in VISTA?!?

Palinsesto La7 Autunno 2007 @ Davide Maggio .it

Lo scorso 11 luglio è stato presentato il palinsesto autunnale de La7, un’emittente che ha sempre incontrato il mio favore poichè ha proseguito, imperterrita, a proporre prodotti di qualità lasciando da parte le difficilmente raggiungibili curve di share e, probabilmente, anche i guadagni.

Un’emittente che, stando alla situazione attuale, non può che risultare “fallimentare”. Come ho avuto occasione di dire altrove, si stima che una televisione privata nazionale per poter godere di buona salute debba mantenere uno share che si aggiri intorno all’8/9%. Share che La7 non è riuscita a vedere neanche col cannocchiale se non in un paio d’occasioni.

Ma proprio per questi motivi la piccola emittente di Telecom Italia è riuscita a distinguersi e ad attrarre un target culturalmente alto di telespettatori che l’ha resa, di fatto, una televisione impopolare ma d’elite.

La nota stonata è arrivata con la presentazione dei palinsesti del prossimo autunno. Mi ha lasciato perplesso il reclutamento di Daniele Luttazzi che dal prossimo ottobre condurrà 10 (al minimo) seconde serate.

A precindere dall’arroganza con la quale i personaggi disepurati ritornano in video, quasi che la loro presenza in video fosse frutto di un plebiscito popolare, ciò che preoccupa, specie nel caso di Luttazzi, è l’assoluta libertà concessa (rectius : pretesa) a coloro che, giornalisti o comici, fanno dell’antiberlusconismo la propria ragione di vita.

Antiberlusconismo che altro non è che ”invidia dei soldi che non ho e che vorrei avere anche io”… ma questa e’ decisamente un’altra storia.

La cosa che fa sorridere ancora di più è che ciò che Luttazzi chiama satira ciò che in realtà è politica bella e buona.

Proprio grazie a “quest’Italia di merda” (per usare le parole di Luttazzi durante l’intervista a Marco Travaglio) quelle parole che Luttazzi pretende facciano parte di una satira che satira non è equivalgono, sempre grazie a “quest’Italia di merda”, ad una condanna nei confronti di un personaggio non gradito nei confronti del quale scagliarsi contro è diventato una specie di sport nazionale (per alcuni, s’intende).

E’ lo stesso discorso, in parole povere, di chi ha ricevuto un avviso di garanzia per un qualunque reato e agli occhi dell’opinione pubblica è colpevole senza possibilità di riscatto.

Giudicate Voi stessi. Quello che segue è il video della famosa intervista a Marco Travaglio a Satyricon oggetto di censura e successive querele ed epurazioni varie.

[ Video : Intervista di Luttazzi a Marco Travaglio (Satyricon) - Prima Parte ]

[ Video : Intervista di Luttazzi a Marco Travaglio (Satyricon) - Seconda Parte ]

[ Video : Intervista di Luttazzi a Marco Travaglio (Satyricon) - Terza Parte ]

E voi chiamate ciò che avete appena visto SATIRA?

Sino a quando la satira rimarrà una ”propaganda politica unilaterale” ci sono ben poche riabilitazioni in cui sperare.

Si inizino a rispettare le regole di quella democrazia tanto osannata proprio da chi non perde occasione di celare dietro la satira (o il buon giornalismo, se dobbiamo dirla tutta) la propria ridicola faziosità.

Faziosità che, guarda caso, è quasi sempre prerogativa di coloro che si definiscono vittime della “fastidiosa” politica destrorsa che soffoca quell’insopprimibile voglia di giustizia della quale soltanto la sinistra può esserne portavoce.

Proprio per questo mi stupisce come La7 abbia deciso di osare così tanto. Nonostante sia, infatti, un’emittente sbilanciata a sinistra, seppur delicatamente, è rimasta abbastanza equa nel controbilanciare le “presenze”, come è giusto che sia!

Mi vien da pensare che il motivo unico sia quello di un sensazionalismo legato al ritorno in video di Luttazzi che può giovare sicuramente agli ascolti ma non di sicuro alla credibilità che in questi anni era riuscita a conquistare.

Sono proprio curioso di vedere se Luttazzi prenderà ”simpaticamente” in giro anche l’attuale premier e sono ancora più curioso di vedere quali saranno le reazioni dell’attuale maggioranza di fronte ad una eventuale satira di Luttazzi. Quando c’era Berlusconi al potere!


  • Pagina 1 di 2
  • 1
  • 2
  • »