Laura Pausini non ne vuole sapere di tornare in gara a Sanremo. E fin qui nulla di strano. Quelle che suonano un po’ strane – poco umili per usare un eufemismo – sono le motivazioni alla base di un “no” perentorio. Come emerge dalle dichiarazioni raccolte dal Fatto Quotidiano, la cantante romagnola crede ci sia una “gerarchia” tale per cui non potrebbe partecipare a Sanremo.
“Rispetto la decisione dei miei colleghi di andare in gara, dopo averlo vinto e con una carriera importante alle spalle. Io non ho questo coraggio e per me il Festival non è come andare al Grammy, è un’altra cosa. Sono coraggiosi i colleghi che si sono messi in gara, dopo aver costruito una storia con un pubblico che ti ha portato avanti. Io però la vedo in maniera diversa e quando parlo con loro dico che non sono d’accordo perché per me bisogna rispettare quello che è stato creato insieme al pubblico, va rispettata la gerarchia. Ma è il mio punto di vista” questo è ciò che ha dichiarato.
Eppure a proposito della sua carriera, intervenendo nella stessa conferenza, la Pausini ha ammesso:
“Negli ultimi due anni non ho fatto altro che piangere. Ho messo in discussione tutto (…) Dopo il Golden Globe vinto nel 2021 con ‘Io sì (Seen)‘ pensavo fosse finito tutto”.
Su Sanremo, va ricordato che negli ultimi anni ha attratto numerosi cantanti blasonati (chiaramente meno della Pausini), ingolositi da una vetrina sempre più unica e alle prese con un mercato musicale dominato dagli stream in cui il vecchio pop fa fatica ad imporsi. Lo stesso ultimo singolo della Pausini, Scatola, ad oltre un anno dall’uscita, segna appena 6,6 milioni di stream su Spotify. Per dare un metro di paragone sanremese, il giovane Olly, ventiquattresimo, è già a 6,7 milioni di stream, I Cugini di Campagna, che non sono certo i musicisti più in voga del mercato, sono a oltre a 4,2 mln mentre Cenere di Lazza, il brano più ascoltato, è a 31,5 milioni.
Laura Pausini esclude altresì un coinvolgimento nella kermesse canora anche in altre vesti, non prettamente da cantante:
“Tutti si aspetterebbero da me che un giorno prenda la direzione del Festival o che lo conduca. No, non me la sento. Non potrei essere distaccata da quelle decisioni, soprattutto se dovesse capitarmi di avere degli amici che vogliono andarci. Detto onestamente, non saprei come gestirla. E poi con Festival così di successo, può capitare che ce ne sarà uno che andrà leggermente meno bene e non sono così sicura di me per affrontare anche questa ipotesi”.
Tutti chi?
1. pietrgaf ha scritto:
1 marzo 2023 alle 17:34