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Quelle adorabili Brave Ragazze

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

27/05/2022 - 12:30

Quelle adorabili Brave Ragazze
quelle brave ragazze
Quelle Brave Ragazze

Mara Maionchi ha avuto un’idea della sue: prendere altre due mature donne di carattere dello spettacolo italiano come Sandra Milo e Orietta Berti e partire con loro per un viaggio a sorpresa, tra piccole missioni e incontri bizzarri. L’avventura di Quelle Brave Ragazze, ogni giovedì su Sky, le ha portate a Madrid, a Siviglia, nel Deserto di Tabernas, a Granada e infine a Valencia; tra le risate e qualche capriccio da diva, ci sarà modo di conoscere di ognuna di loro qualcosa di nuovo.

Lo sguardo della Maionchi è un po’ quello del telespettatore: incredulo e curioso, pronto a tutto e soprattutto intento ad osservare divertito le altre due. Lei è la più “semplice” delle tre, quella più alla mano, che si adatta a tutto facilmente e risolve ogni problema con una tipica imprecazione spontanea e liberatoria; non ha vizi (a parte la passione per i Casinò), è autosufficiente e le guida, mostrando anche una certe tenerezza nei loro confronti. E, soprattutto, nei confronti del loro essere dive, ognuna a modo suo.

La Berti, che il pubblico conosce come grande cuoca ed appassionata di cucina, si mostra alquanto diversa: non ha idea di quanto costino le cose, esce di casa senza soldi perchè perde tutto ed è abituata ad essere accompagnata da qualcuno che risolve per lei, preferisce i cibi pronti per non essere costretta a lavare i piatti. Affascina con i suoi bagagli stratosferici ma è anche la più chiacchierona, parla con tutti, racconta la propria vita e si vanta con i giovani di essere amica dei Maneskin e di Fedez.

Infine, c’è la Milo, di cui vengono fuori contrasti e particolarità: stare in una casa e non in un albergo “senza servitù” la deprime, sembra sempre con la testa tra le nuvole ma è quella capace di esprimere i pensieri più profondi, le riflessioni più belle sull’età e la libertà di essere se stessi, oltre a lasciarsi andare come nessuna nelle situazioni più estreme e a parlare spesso d’amore e di sesso (qui il suo shock quando la Berti le confessa con quanti uomini ha fatto l’amore).

quelle brave ragazze

Sono tre donne che hanno viaggiato e lavorato molto, forse troppo, e per questo a tratti sembrano bambine al parco giochi, finalmente libere da impegni e decise a godersela neanche fossero casalinghe disperate in libera uscita: in ognuna delle sei puntate, accompagnate da un aitante autista tuttofare (Alessandro Livi, conosciuto in Spagna per aver partecipato al Grande Fratello e a Temptation Island), si spostano a bordo di un furgoncino leopardato rosa shocking e, alla fine di ogni missione, scattano un selfie per dimostrare di avercela fatta.

Nessuna prova estrema loro – almeno all’inizio – ma per i telespettatori che le conoscono come professioniste è l’occasione di spiarle, facendo intanto anche un bel viaggio tra luoghi noti e meno noti.  Sono loro, in definitiva, a dare anima e mordente ad un format in sè basico e finora senza troppi guizzi autorali.

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4 commenti su "Quelle adorabili Brave Ragazze"

  1. Che bel commento luca_parma, condivido pure le virgole. Io non avrei saputo dirlo meglio e se lo avessi detto sarebbe partito il linciaggio gratuito. Un pensiero intelligente il tuo, un programma normale spicca nel mare di mediocrità e diventa eccezionale anche quando non lo è.

  2. Visto? volendo non risulta poi tanto difficile fare programmi gradevoli, non urlati e, soprattuto non volgari. A dispetto di (volutamente in minuscolo) i grandi fratelli, le isole, gli uomini e le donne, e tutte quelle inutili porcherie trash che ci propinano sistematicamente. Nessuno litiga, nessuno urla. E' un vero piacere seguire le tre donzelle. Siamo talmente messi male che un programma apparentemente normale viene visto come straordinario vista la mediocrità da cui è circondato.

  3. E' come vedere mia bisnonna in viaggio con le amiche. Sono simpatiche, sono intelligenti, hanno uno spirito comune a quello di molte altre generazioni, anche quelle con la metà dei loro anni. Tutto dipende da chi si frequenta. Di tutto questo show la parte che preferisco riguarda la Spagna, i suoi panorami, la gente del posto, insomma la mia co-patria. Hanno ripreso anche casa di mia nonna, e lei ci aveva telefonato al tempo delle riprese per raccontarci del furgoncino rosa leopardato.

  4. Adorabili è proprio il termine giusto. Hanno uno spirito che nemmeno gente con la metà dei loro anni.