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XFACTOR 5, UN DEJA-VU CONFEZIONATO IN MANIERA IMPECCABILE

di Davide Maggio

21/10/2011 - 11:09

XFACTOR 5, UN DEJA-VU CONFEZIONATO IN MANIERA IMPECCABILE

XFactor 5, prima puntata

E’ vero che sono tempi di crisi e il risparmio è quasi d’obbligo; è vero pure che emittenti digitali e satellitari si ritagliano spazi sempre più ampi e la ‘guerra’ inizia a dilagare anche ‘oltre la generalista’; è vero anche che il nuovo sembra sempre migliore del vecchio ed è altrettanto vero che dal confronto con il passato bisogna uscirne per forza vincenti. Ed è infine vero che, ormai, tutto ciò che non è Rai o Mediaset è a priori migliore, anche quando, nei fatti, non lo è.

Ma questa volta, con XFactorSky si è superata davvero. La piattaforma nostrana del gruppo Murdoch ha creato una straordinaria attesa per un prodotto che, in realtà, è un deja-vu, riuscendo a trasformare il restogusto del già visto in un punto di forza per stimolare i fedelissimi affezionati. Una confezione, ormai impensabile per i prodotti di ‘largo consumo’ dei primi sei canali dell’italico tubo catodico, che dimostra come lavorando nella giusta direzione e mettendo mano anche al portafogli la televisione riesca ancora ad entusiasmare e ad accendere l’interesse del pubblico.

Un’operazione, quella di Sky Italia, che riesce a vestire Skyuno con panni da generalista, facendo leva su una fase preparatoria che fa passare in secondo piano, seppur relativamente, persino i risultati che lo show andrà a totalizzare.

Per i contenuti, con tutti i limiti intrinsechi di una puntata basata sui casting, le differenze con il talent realizzato sino all’anno scorso sulla televisione pubblica non sono così evidenti, questo è il paradosso! Ma due caratterische rendono più godibile il prodotto: un ottimo montaggio e un linguaggio palesemente più libero e meno ‘costretto’ negli angusti confini lessicali di Mamma Rai; caratteristiche che rendono XFactor semplicemente più vero. E forse anche un po’ più vivo.

Per il resto, non è mancato nemmeno il ‘caso umano‘, il ‘Nevruz’ di turno o la carrambata d’ordinanza. E l’assurdità è che il contesto cambia anche la percezione da parte del pubblico: ciò che su una generalista sarebbe stato guardato con diffidenza perchè etichettato come ‘tattica innalza share’, su altri lidi riesce persino ad essere accolto con favore.

Il satellite, per ora, può anche questo.

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48 commenti su "XFACTOR 5, UN DEJA-VU CONFEZIONATO IN MANIERA IMPECCABILE"

  1. paolo peretta dice:

    Allora ragazzi, io sono rimasto un po' deluso dal nuovo x factor 5. Gli autori hanno ricalcato per filo e per segno lo stesso taglio di "the x factor" UK: molta spettacolarità, montaggio serrante, e un plot narrativo centrato sui casi umani. Vedo due perdite fondamentali. Da una parte sembra tutto molto meno spontaneo. Emblematica è la storia delle sorelle Lallai che sembra scritta a tavolino e ricorda molto quello che è successo in Regno Unito con i "The Risk", il gruppo nato dall'intuizione estemporanea dei giudici che hanno messo insieme 5 ragazzi precedentemente scartati come solisti. (vedete un po' se riuscite a trovare quel momento in qualche filmato su youtube), La scelta della spettacolarizzazione va a discapito dell'esibizione canora in sé: a differenza di "the x factor" UK la versione italiana si caratterizzava per una sorta di "professionalità". Attraverso le audizioni a cappella ( senza pubblico in studio) e i commenti tecnici dei giudici gli spettatori erano posti nella condizione di essere più consapevoli rispetto le varie scelte di selezione. ciao

  2. Hai fatto tutto tu...

  3. Ok, ho esagerato. Sono andato un po su you tube.. In effetti le selezioni di X Factor Uk vanno in onda con il pubblico in sala, il presentatore dietro le quinte e così via... Scusate la testardaggine... Quindi a questo punto si può parlare declinazioni di uno stesso format.

  4. Sul web le selezioni di X Factor UK (quello originale inglese) sono così come sono andate in onda ieri su Sky Uno? Il pubblico è presente alle selezioni? il montaggio è lo stesso? la clip di presentazione del concorrente con il vissuto del concorrente? il presentatore sta dietro le quinte (o meglio dietro la scenografia di un teatro) o in una hall di una sala congressi insieme ad altri concorrenti, tutti fuori una porta? Poi a X Factor Uk vi è la possibilità di fermare le esibizioni tramite cenno di un giudice?

  5. F30D. Informati su chi abbia inventato X Factor e Britain's Got Talent, è la risposta.

  6. scusate, Britain's Got Talent!

  7. Se vabbè... l'ignoranza non ha confini! Simon Cowel crea X Factor e, due anni dopo, America's Got Talent! Quindi, chi ha copiato chi?