L’amministratore delegato Rai Carlo Fuortes, alla fine, ha scoperto le proprie carte, presentando ai Consiglieri d’amministrazione le proprie proposte di nomina per i nuovi direttori dei tg. Nuovi si fa per dire, perché in realtà i nomi indicati dal top manager non rompono con la tradizione di Viale Mazzini e prospettano piuttosto un grande valzer delle poltrone. Cambieranno le direzioni del Tg1 e quella del Tg3, non quella del Tg2: ecco tutti i nomi pronti a ricevere l’investitura nel Cda di domani.

Monica Maggioni sarà la nuova direttrice del Tg1. Già presidente Rai e direttrice di Rainews24, oggi impegnata nella realizzazione del programma Sette Storie, la giornalista subentrerà a Giuseppe Carboni, che al momento resterebbe senza incarico. Non cambia invece la guida del Tg2: la testata continuerà a essere diretta da Gennaro Sangiuliano. A dirigere il notiziario di Rai3 sarà Simona Sala, attuale direttrice Radio 1 e Gr Radio Rai.

Mario Orfeo sarebbe invece in pole per una direzione di genere, Approfondimento. Per la direzione del Gr Radio è stato invece fatto il nome di Andrea Vianello, che lascerebbe la guida di Rainews a Paolo Petrecca, già vicedirettore della testata considerato vicino al centrodestra. Alla Tgr confermato Alessandro Casarin. Cambia invece la direzione di Raisport, per la quale l’indicazione è quella di Alessandra De Stefano. La giornalista prenderà il posto di Auro Bulbarelli.

Le nomine verranno sottoposte al voto del CdA Rai in programma per domani, vincolante in caso di maggioranza dei due terzi. L’approdo in consiglio, nelle scorse ore, non era affatto scontato; anzi, erano persino circolate voci su un possibile slittamento della seduta con una conseguente spaccatura ai piani alti di Viale Mazzini. A rendere particolarmente teso il clima sulla delicata partita delle nomine sarebbero stati non solo i consueti veti dei partiti, ma anche una mossa dell’Ad Fuortes giudicata negativamente dai consiglieri.

Secondo le indiscrezioni, infatti, questi ultimi avrebbero rifiutato un incontro proposto per la mattinata di oggi dallo stesso top manager, contestandogli il fatto di non essere stati coinvolti nelle scelte. Le decisioni finali, infatti, avrebbero coinvolto unicamente Fuortes e Palazzo Chigi.

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