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Luca Zingaretti: «Dovevo sopravvivere a Montalbano». Ora farà il regista e ‘Il Re’ su Sky

di Marco Leardi

11/11/2021 - 14:00

Luca Zingaretti: «Dovevo sopravvivere a Montalbano». Ora farà il regista e ‘Il Re’ su Sky
Luca Zingaretti

L’addio a Montalbano doveva essere in qualche modo superato. Luca Zingaretti lo ha fatto mettendosi al lavoro su nuovi progetti, non solo come attore. L’ormai ex interprete del personaggio nato dalla penna di Andrea Camilleri passerà infatti dall’altra parte della telecamera, per la realizzazione del suo primo film da regista.

Sarà una storia di rinascita“, ha anticipato Zingaretti in un’intervista al Corriere, senza però entrare nei dettagli del progetto. L’attore – che proprio oggi festeggia i suoi 60 anni – si è poi soffermato proprio sulla conclusione del lungo ciclo seriale che lo ha visto nei panni di Montalbano, un personaggio che ormai gli si era attaccato addosso. Quasi al punto da rendere indistinguibile l’attore dal commissario interpretato.

Ho dato molto, ho avuto tantissimo. È stata una cavalcata meravigliosa. Ma dovevo imparare a sopravvivergli

ha affermato Zingaretti, ricordando di aver fermamente voluto quel ruolo, sin da quando lesse un romanzo di Camilleri scovato in una piccola libreria, Il cane di terracotta.

Scoprii questo personaggio strepitoso. Avrei comprato volentieri i diritti, ma non avevo né i soldi, né il nome. Per fortuna se li procurò un piccolo produttore, Carlo Degli Esposti. Dissi alla mia agente: anche se cercano un attore alto e biondo, voglio quella parte. Scelsero me“.

Poi, l’inizio di una lunga avventura che ha trasformato Montalbano in una popolarissima e longeva serie tv, della quale oggi – a giochi conclusi – Zingaretti indica gli elementi che – a suo avviso – ne decretarono il successo.

I segreti sono tre. Una scrittura magica, propria della scuola siciliana, in cui il bianco è nero e il nero è bianco. La scelta di Degli Esposti di girare quasi tutto sull’isola, con un regista di Gallarate come Alberto Sironi che creò uno scollamento dalla realtà senza che lo spettatore se ne accorgesse, ad esempio mettendo in scena una Sicilia senza traffico. E un cast d’eccezione, che ha inventato un modo di recitare all’apparenza naturale eppure artefatto, da commedia dell’arte con note tragiche“.

Ora, come anticipato, l’attore guarda avanti. Lo attendono il nuovo progetto da regista, ma anche un’esperienza da doppiatore come voce dello zio profeta di Encanto, il prossimo cartone Disney. L’attore romano, inoltre, reciterà anche nel prison drama italiano per Sky, Il re, nel quale interpreterà un ruolo da duro: quello del direttore di un carcere che si crede onnipotente.

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