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«La cosa che riesce peggio a Carlo Cracco è cucinare!». Lo chef debutta su Amazon con Ferilli e Littizzetto
di Stefania Stefanelli
31/08/2021 - 13:17
Carlo Cracco è pronto a tornare, o meglio, a partire: dal prossimo 24 settembre sarà disponibile su Amazon il nuovo programma che lo vede protagonista, un cooking travelogue in sei puntate che lo porterà in giro per l’Italia, alla scoperta dei sapori genuini e delle tradizioni locali, insieme ad altrettanti ospiti d’eccezione. Il titolo è Dinner Club e produce Banijay Italia.
Sarà un viaggio nella cucina italiana fatto soprattutto di chiacchiere, amicizia e divertimento. Insieme allo chef reso famoso da MasterChef ci saranno, infatti, sei attori, pronti ad imparare qualcosa e soprattutto ad intrattenere: si tratta di Diego Abatantuono, Fabio De Luigi, Pierfrancesco Favino, Sabrina Ferilli, Luciana Littizzetto e Valerio Mastandrea, che saranno coinvolti da Cracco in avventure più o meno rocambolesche e goliardiche.
Lo chef viaggerà con ognuno di loro, assaggiando cibi straordinari e scoprendo territori sorprendenti e nascosti, anche attraverso esperienze gastronomiche avventurose e a tratti comiche. Insieme, tutti i protagonisti di Dinner Club si ritroveranno a condividere sei cene, punteggiate da racconti di viaggio, pietanze uniche e conversazioni divertenti e brillanti. Perchè, come dice Cracco nel teaser rilasciato in questi giorni, “Nessun piatto può essere paragonato a una serata tra amici al Dinner Club“.
Cracco si metterà in gioco anche con prove estreme e sportive (pescherà, andrà a cavallo e farà impressionanti “passeggiate” sulla neve), mostrando così al pubblico e ai suoi ospiti un lato inedito di sé, che sarà da loro apprezzato. Sempre nel teaser, si sente addirittura Sabrina Ferilli esclamare a tavola:
“La cosa che gli riesce peggio è cucinare, a Carlo!“
E, se è vero che i proclami di circa cinque anni fa si sono rivelati inconsistenti, perchè Cracco non ha affatto lasciato la tv, restandone protagonista in varie salse (tanto per restare in tema), è anche vero che dopo MasterChef le sue esperienze catodiche si sono alquanto differenziate, portandolo prima al ritratto intimista, poi alla competizione internazionale e finanche nel daytime dell’azienda pubblica. L’avventura on the road mancava giusto all’appello.
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