DAZN ha risposto: “no, grazie”. La proposta in extremis di Sky di “condivisione” della Serie A è stata rispedita al mittente dalla piattaforma streaming, nonostante il mezzo miliardo di euro all’anno messo sul piatto dalla pay tv.
L’intenzione di Sky era quella di pagare (profumatamente) DAZN per garantire ai propri abbonati la visione di tutte le partite del campionato, con la stessa modalità con cui fino alla stagione appena conclusa ha consentito la messa in onda delle tre partite che erano esclusiva DAZN. La società controllata da Len Blavatnik, che per avere in esclusiva la totalità delle partite nel triennio 2021/24 ha sborsato circa 2,5 miliardi di euro, come riferisce Bloomberg ha però rifiutato l’offerta.
Uno scenario forse prevedibile, dal momento che DAZN non ha affatto digerito l’arringa di Sky in Tribunale per annullare l’assegnazione dei diritti della Serie A, nonostante poi il ricorso sia stato ritirato. A pesare sul mancato esito dell’accordo, inoltre, la collaborazione di DAZN con Tim, che ha sostenuto economicamente l’acquisizione del campionato in cambio della ritrasmissione in esclusiva delle partite su Timvision. Clausola che, con l’inserimento di Sky, sarebbe inevitabilmente saltata.
A Sky, dunque, sul fronte Serie A restano le tre partite in co-esclusiva ad ogni giornata (l’anticipo serale del sabato alle 20.45, la partita della domenica a pranzo alle 12.30 e il posticipo del lunedì alle 20.45).
1. Anastasia ha scritto:
10 giugno 2021 alle 12:53