29
novembre

Bianca Berlinguer: «Di Mare non mi ha lasciato il diritto di gestire il caso Corona. La vicenda ha aumentato la mia sensazione di solitudine in Rai»

Bianca Berlinguer

La cacciata di Mauro Corona da Cartabianca è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “Ha accentuato la mia sensazione di solitudine in Rai” confessa , con parole affilate proprie di chi sentiva il bisogno di sfogarsi. In un’intervista al Fatto Quotidiano, la conduttrice ha ripercorso la vicenda dello scrittore ostracizzato svelando i retroscena legati all’inamovibile scelta del direttore di Rai3 , da lei contestata. Se finora la giornalista aveva alluso solamente al collega, stavolta il tono nei suoi confronti è cambiato. 

Questa vicenda ha dell’assurdo: sono stata offesa, eppure non mi è stato lasciato il diritto elementare di gestire io stessa la questione; vengo offesa da un uomo, Corona, e a restituirmi l’onore interviene un altro uomo, il direttore di Rai3 Franco Di Mare, con un atto di autorità inappellabile

ha dichiarato la Berlinguer, ribadendo di aver perdonato lo scrittore friulano, col quale ormai era nato “un rapporto di affetto“. Ogni volta che viene invitato su altre emittenti – ha svelato poi la giornalista – Corona la chiama per chiederle, per così dire, il permesso. “E’ un personaggio controverso che ha costituito un fattore di originalità nella trasmissione” ha aggiunto, ritornando poi alla sera del fattaccio. Alla puntata in cui l’alpinista la chiamò “gallina”.

In quel momento gli ho risposto con durezza, ma non pensavo si sarebbe arrivati a tanto. E ripeto: non mi è stato lasciato il diritto di gestire l’offesa. E’ diventata una questione tra maschi. La sera stessa del fattaccio, Di Mare mi ha inondato di messaggi, da mezzanotte alle due del mattino, con un solo contenuto: ‘Mai più Corona in trasmissione‘. E io: ‘Ne parliamo domani’“.

E così è stato. L’incontro dell’indomani col direttore di rete – ha raccontato la conduttrice – è stato però “molto acceso ed è finito male“. La Berlinguer lo ha ricostruito così:

Appena sono entrata nella sua stanza, l’incipit è stato: ‘Quell’uomo non tornerà più nella tua trasmissione, questa offesa non può passare impunita‘. E io: ‘Non spetta solo a te valutare l’entità dell’offesa. Sono in grado di risolverla da sola’“.

A quel punto, il direttore si è impuntato e non ne ha voluto più sapere. Un atteggiamento che Bianca non si spiega (“me lo sono chiesta ripetutamente“) e sul quale oggi si sfoga inaspettatamente così:

I nostri rapporti si sono limitati al caso Corona, per il resto non ho mai avuto alcun confronto con lui (…) E la vicenda ha accentuato la mia sensazione di solitudine in Rai. Neanche quando Campo Dall’Orto mi ha rimossa da direttore del Tg3 ho avvertito qualcosa di simile: con lui ci siamo incontrati, confrontati, scontrati, mentre adesso sento di non avere interlocutori“.

Una situazione, questa, che per la giornalista diventa l’occasione per una lamentela più aperta, generalizzata, che investe l’intera gestione aziendale.

Mentre La7 e Mediaset portano avanti una politica di squadra molto decisa e compatta, e vietano ai loro volti di frequentare altre tv, la Rai si muove in ordine sparso e così capita che, più volte, mentre è in onda la mia trasmissione, su La7 siano presenti figure note all’azienda, addirittura una sua ex presidente“.

Allusione, quest’ultima, alle ospitate di Monica Maggioni a diMartedì. “Oggi in Rai non c’è una donna al comando né dei Tg né delle reti” ha aggiunto in tono critico l’ex direttrice del Tg3, per la prima volta espostasi su certi temi senza giri di parole. E con affermazioni che, a questo punto, vanno oltre al semplice disappunto per il ‘Corona-gate’.

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2 Commenti dei lettori »

1. Marco ha scritto:

29 novembre 2020 alle 15:27

Franco Di Mare andrebbe sostituito al più presto alla guida di Raitre.
Alla direzione di Rete andrebbe bene proprio la Berlinguer.

Per il resto, pur non essendomi mai stato simpatico Corona e trovando incomprensibile la sua presenza, sempre più allargata in durata, a CartaBianca, mi sembra la cosa più ovvia che la persona offesa (in questo caso la conduttrice) abbia il diritto e anche il dovere di doversi occupare lei della vicenda.



2. PeppaPig ha scritto:

29 novembre 2020 alle 20:56

La Berlinguer ormai non fa passare giorno senza andare a piangere da qualche parte, con la sindrome della primadonna che ritiene che tutto le sia dovuto, e che reputa RaiTre un feudo personale per diritto ereditario.

A lei che si lamenta per le politiche aziendali vorrei chiedere: le risulta che in qualcuna delle aziende concorrenti che cita ci siano mai stati giornalisti che un giorno si e l’altro pure rilasciano interviste per lamentarsi del proprio direttore di rete (perdipiù per una vicenda di banalità sconcertante)? Pensa forse che La7 o Mediaset consentirebbero un comportamento come il suo? E lei stessa, quando era (immeritatamente) direttore del Tg3, avrebbe gradito che qualcuno della sua redazione si fosse comportato così nei suoi riguardi?

Per non parlare della pretesa che quello che accade nella sua trasmissione sia “affar suo”. Se Corona le dice “taci gallina” mentre è a cena a casa sua non c’è dubbio che stia a lei risolversi la questione, se lo fa in un programma che va in onda sulla Rai, mi pare ovvio che non sia più “una questione privata”. Possibile poi che sia talmente egoriferita da non considerare che Di Mare non sta “difendendo il suo onore”, ma sta difendendo il diritto degli spettatori a non assistere a certe scene? Abbiamo appena visto cosa è successo per uno sketch innocuo a Detto Fatto, forse che Bianca Guaccero ha avuto la possibilità di gestire la situazione “in proprio”?

In tutti i casi, se la Berlinguer non approva la linea editoriale del suo direttore può sempre andarsene. E’ così che si fa nelle aziende che lei tanto ammira, e nel mondo libero in genere.



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