La sicumera con cui Massimo Giletti è convinto di fare informazione dura e pura, talvolta, suscita più di un sorriso. Soprattutto quando essa si scontra con alcune contraddizioni ed assume le fattezze del paradosso. Ieri sera, ad esempio, il conduttore di La7 ha attaccato il virologo Roberto Burioni per alcune sue affermazioni sul coronavirus rilasciate a Che tempo che fa e rivelatesi poi errate. Ergendosi a fustigatore delle sviste altrui, tuttavia, il riccioluto giornalista dimenticava gli analoghi sfondoni pronunciati nel suo programma.
Nell’ambito dell’ennesimo confronto sulla pandemia, Giletti ha portato all’attenzione le parole pronunciate il 2 febbraio scorso da Burioni, “che spesso sta seduto per ore intere dall’altra parte“. Stoccatina alla concorrenza, e via. Il conduttore, in particolare, ha dichiarato di essere rimasto stupito dal fatto che – in quell’occasione – il virologo avesse detto che il rischio in Italia fosse pari a zero (“Il virus non circola“) ed avesse poi scherzato con Fabio Fazio sulle mascherine. “Forse le mettono per l’inquinamento” aveva ironizzato.
“Come fa Burioni a dire il 2 febbraio che non c’è rischio? Non c’è rischio sui due cinesi, ma è chiaro che qualcosa è già arrivato nel nostro Paese! (…) Questo, col senno di poi, mi sembra una grande…“
ha tuonato Giletti con la vis polemica ed il tono chi non transige su certe inesattezze. Criticando quell’errore, l’integerrimo giornalista dimenticava però che nella medesima serata – sì, proprio il 2 febbraio – a Non è L’Arena veniva pronunciata una scorrettezza del tutto identica e quindi altrettanto biasimabile.
Autore della discutibile affermazione era, in quel caso, Alessandro Cecchi Paone, che su La7 pronunciò il seguente vaticinio:
“Non c’è nessun pericolo in Italia! Molti mi dicono, perché faccio questo mestiere di divulgazione, ‘aiuto aiuto’. No! Non c’è nessun pericolo in Italia. Solo due malati, nessun morto. A me dispiace per i farmacisti, ma tutta questa corsa alle mascherine non ha senso“.
Parole speculari a quelle di Burioni, che tuttavia Giletti non ha menzionato, preferendo invece fare le pulci all’immunologo ospite fisso di Fabio Fazio. Ma il vero paradosso è che, ieri sera, mentre scandiva la sua ramanzina, il conduttore aveva accanto a sé proprio Cecchi Paone, che di lì a poco sarebbe stato consultato in qualità di esperto e che in precedenza aveva denunciato il “disastro della comunicazione scientifica” (parlava forse di se stesso?).
Quando il bue dice cornuto all’asino: che imbarazzo, per La7.
1. marcov2 ha scritto:
4 maggio 2020 alle 14:37