Pasquetta con scazzo. Dopo le critiche di Enrico Mentana al premier Giuseppe Conte, accusato di aver usato una conferenza stampa teletrasmessa per attaccare Salvini e Meloni, ieri Palazzo Chigi ha lanciato la controffensiva. L’ufficio stampa del Presidente del Consiglio ha diramato un comunicato di precisazione sull’accaduto e il Mitraglietta, sentendosi chiamato in causa (“riguarda anche noi è inutile che facciamo gli ipocriti“) ha fatto a sua volta partire una filippica dagli schermi di La7.
Ritornando sulla discussa conferenza stampa presidenziale di venerdì scorso, Palazzo Chigi aveva fatto sapere di non aver non mai chiesto che l’intervento del premier venisse trasmesso a reti unificate e che, come sempre, la decisione di proporre il segnale era lasciata ai responsabili delle singole testate giornalistiche. Poi, riferendosi alle critiche per l’attacco di Conte a Meloni e Salvini sulla questione Mes, l’ufficio stampa di Palazzo Chigi ha scritto:
“Facciamo notare che Conte non avrebbe potuto evitare di affrontare il tema del Mes e chiarire le relative fake news veicolate dell’opposizione, visto che questo tema è poi stato oggetto delle domande poste dai giornalisti. A conferma del fatto che si tratta di argomento di interesse generale“.
Mentana, che per primo si era scagliato contro l’atteggiamento di Conte, ieri si è sentito in dovere di replicare alla nota presidenziale e alle critiche piovutegli addosso. Il direttore lo ha fatto con un discorsetto piccato, per lunghezza più simile ad un’arringa.
“Io dirigo telegiornali da 28 anni e non ho mai censurato nessuno. In Italia ci sarà qualcuno che potrà alzare la mano? Bene, sfido chiunque a dire che ho censurato mai qualcuno. Secondo, hanno lavorato con me tanti giornalisti in questi decenni, di tutti i tipi, tra cui un influente parlamentare della stessa corrente politica della forza di maggioranza parlamentare. Anche a loro potete chiedere se ho mai censurato qualcosa o qualcuno. Si è arrivato a dire che oggi si dice così, ma cosa succedeva con le famose videocassette di Berlusconi? (…) Io dirigevo un tg abbastanza importante a Mediaset e feci ridurre la durata di quel video da 9 a 4 minuti. Perché nei telegiornali bisogna dare spazio a tutti ma non è possibile che tutti abbiano l’accesso come se la tv fosse una buca delle lettere (…) Io credo che sia giusto ascoltare tutte le volte che ci sono notizie da parte di chi sta guidando il nostro Paese, ma non, per favore, le polemiche politiche con un rapporto di forza mediatico nei confronti delle opposizioni“
ha affermato Mentana, contestando la giustificazione secondo cui Conte aveva attaccato gli avversari politici per smentire le fake news (“poteva farlo con un post, un comunicato, un’intervista“). Il giornalista ha quindi proseguito:
“La verità vera è che non c’è censura e non ci può essere perché quando Palazzo Chigi chiede di intervenire, interviene, e nessuno chiede il testo prima o censura al volo. Era solo il modo per dire che non può essere data, se non per Chavez in Venezuela, dove è successo, la possibilità a un capo del governo di intervenire su quel che vuole, quando vuole. Questa evidentemente non è democrazia. E la democrazia è diversa da tutti gli altri sistemi. Perché ha l’opposizione, e chiunque governi se la deve coltivare gelosamente. Perché serve da elemento di equilibrio, e di pungolo, e quando sbaglia rafforza chi governa“.
Ormai scatenato, nella sua replica, il Mitraglietta si è anche rivolto direttamente ai critici, agli “odiatori” che gli avevano dato del venduto. “Traditore? Ma traditore di chi? Venduto? Ma venduto a chi?” ha incalzato il giornalista, specificando di aver più volte criticato anche Salvini in passato.
Il ‘monologo’ del direttore si è protratto per oltre cinque minuti. Ne avremmo fatto volentieri a meno.
1. XxdanyxX ha scritto:
14 aprile 2020 alle 11:21