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Che fuori tempo che fa, la Rai taglia le ultime tre puntate
di Marco Leardi
12/05/2019 - 21:43

Che fuori tempo che fa chiude la stagione domani, tre settimane prima del previsto. Rai1 ha cancellato gli ultimi appuntamenti del programma di seconda serata condotto al lunedì da Fabio Fazio. Ad annunciarlo è stato lo stesso conduttore di Rai1, che dovrà farsi da parte per lasciare spazio a Bruno Vespa ed ai suoi approfondimenti elettorali.
In apertura dell’odierno appuntamento con Che tempo che fa, Fazio ha informato i telespettatori che quella in onda domani sarà l’ultima puntata stagionale di Che fuori tempo che fa, il talk del lunedì da lui stesso condotto e caratterizzato dagli interventi di Maurizio Crozza. La rete ammiraglia ha infatti deciso di anticipare la chiusura del programma di ben tre settimane, in vista delle elezioni europee.
Lunedì 20 maggio, infatti, in seconda serata ci sarà Bruno Vespa con uno speciale elettorale. E il 27 maggio, giorno successivo al voto, il giornalista sarà nuovamente in onda per analizzare gli esiti delle urne. Con buona pace di Fazio e del suo salotto, sacrificato dalla direzione di rete.
“Ci è stato comunicato che le ultime tre previste non andranno in onda, quindi per tutti gli appassionati di Maurizio Crozza, del Mago Forest, di Raul Cremona, di tutti noi e di Max Pezzali… vi aspetto domani sera e grazie per essere stati con noi quest’anno: più del 13 % e un milione e mezzo di telespettatori di media. Grazie molte“
ha detto Fazio. Annunciando la conclusione anticipata di Che fuori tempo che fa, il conduttore non è apparso polemico, tuttavia – in una stagione in cui è stato oggetti di critiche per i suoi compensi e per gli ascolti – ha voluto rivendicare proprio i riscontri in termini di audience.
Poi, via alla serata con Roberto Saviano ed un collegamento da Lampedusa con Don Mattia Ferrari, il sacerdote a bordo della Mare Jonio. La settimana scorsa, invece, la puntata si era aperta con una replica di Fazio alla decisione di Matteo Salvini di rifiutare gli inviti a partecipare alla trasmissione. “Mi dispiace, spero ci sia occasione nella prossima stagione” aveva commentato il presentatore Rai.
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Mattia Gasparini dice:
Non credo che qualcuno abbia mai detto che chi viene da una cultura non rossa si rifiuta di sentire le testimonianze. Le testimonianza sono importanti ma devono avvenire in modo serio e nel giusto contesti. Basta con il dibattito al livello "i treni non arrivavano in ritardo e il fascismo ha fatto cose buone", perchè la Storia ha dimostrato che sono solo bufale. Ospitare una anziana signora nostalgica a Dritto e Rovescio è stato solo un vergognoso esempio di disonestà intellettuale.
Nina dice:
Nella mia abbastanza lunga vita lavorativa e associazionistica ho avuto la grande fortuna di conoscere la storia recente in maniera più approfondita della maggior parte delle persone. Ciò grazie alle testimonianze dirette di reduci e stdiosi. Escludo categoricamente che chi viene da una cultura che non sia quella rossa rifiuti di sentire qualsivoglia testimonianza.