1
marzo

Rai, direttori di rete verso il ridimensionamento: Salini li vorrebbe ‘coordinatori di palinsesto’

Fabrizio Salini

In Rai il fermento per il nuovo piano industriale è palpabile. Con esso, infatti, l’AD Fabrizio Salini intende rivoluzionare l’organizzazione e gli assetti informativi del servizio pubblico, ridimensionando in maniera sensibile il potere dei direttori di rete. Questi ultimi, secondo le indiscrezioni sulla manovra riportate da Repubblica, diventeranno semplici “coordinatori di palinsesto” e dovranno fare riferimento ad otto nuovi centri di “produzione e acquisto” che si occuperanno dei contenuti editoriali. 

Nei giorni scorsi, intervenendo ad un convegno, lo stesso Salini aveva accusato la Rai del passato di ragionare “per processi distribuivi lineari”, legati alle singole reti, e non secondo la centralità del contenuto. Ebbene, la chiave del rinnovamento previsto dal piano industriale starebbe tutta qui, nell’intenzione di spostare il baricentro della produzione verso nuove strutture che si occuperanno di realizzare e acquistare contenuti, secondo specifiche aree di competenza.

Gli otto nuovi centri – scrive Repubblica – saranno dedicati all’intrattenimento (di prime time, day time e culturale), al cinema e alla serie tv, alle fiction, ai documentari, ai ragazzi, ai format sperimentali. Ciascuno di essi avrà a disposizione un budget da gestire direttamente. L’area di influenza di queste nuove strutture sarà ampia e crossmediale: non riguarderà cioè le singole reti televisive ma si estenderà anche ai contenuti digitali del servizio pubblico, che ora intende puntare anche sulla tv in streaming.

I direttori di rete (che diventeranno “coordinatori di palinsesto”) vedranno ridursi il loro potere ed avranno meno soldi a disposizione. Per comporre i palinsesti non avranno massima libertà come prima ma dovranno inoltre attingere al lavoro degli otto centri di produzione e acquisto sopra citati.

Novità in arrivo anche per i canali Rai Premium e Rai Movie, che verranno accorpati. Rai Scuola, invece, sarà visibile soltanto via web. Così, la Rai farà posto alle due nuove reti già annunciate dall’AD Salini: il canale d’informazione istituzionale e quello in lingua inglese.

Sul fronte informativo, l’AD Rai ha riportato in auge la volontà (già espressa in passato da Campo Dall’Orto) di unificare RaiNews 24 e la Tgr sotto un’unica testata che offrirà contenuti anche al sito Rai. Tornano anche l’ipotesi di una riduzione delle edizioni di tg e la prospettiva di una newsroom unica, osteggiata però fortemente dai giornalisti Rai.



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2 Commenti dei lettori »

1. lordchaotic ha scritto:

1 marzo 2019 alle 22:32

rai movie+ rai premium= Rai 6 film, fiction e i piccoli programmi di approfondimento su film e telefilm e vien fuori un’ottimo canale

ottimo il canale in inglese bocciato quello di informazione istituzionale



2. Fox Mulder ha scritto:

2 marzo 2019 alle 11:40

Accorpare due canali che fanno buoni ascolti con due che faranno lo zero virgola? Non ha senso.

Mediaset si sta comprando tutti i canali del DTT e la Rai non si può permettere di comprarne un altro?

Suggerirei piuttosto di ampliare l’offerta dei canali che fanno ascolti bassi: ampliare l’offerta di Rai Storia trasformandolo in un canale tutto di documentari, mettere un film al giorno su Rai5, ripensare da zero il canale Rai Gulp



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