Il nodo delle nuove nomine Rai non è ancora sciolto. Alla faccia dei proclami e delle espresse volontà di cambiamento, Lega ed M5S starebbero ancora trovando un accordo sulla lista nomi da presentare al CdA per il rinnovo delle direzioni dei tg e delle reti. In attesa che l’accordo venga raggiunto, la convocazione del Consiglio – in realtà prevista per questa settimana – è slittata. E il Presidente di Viale Mazzini Marcello Foa, al quale spetta il compito di radunare l’assemblea, è finito nel mirino delle critiche, accusato di aver favorito lo stallo.
Stando alle indiscrezioni di stampa, la partita delle nomine sarebbe ancora aperta su una delle poltrone più strategiche: quella del Tg1. La favorita è Giuseppina Paterniti, attuale vicedirettrice TgR ed ex corrispondente da Bruxelles, sponsorizzata dal M5S. Il nome non sarebbe però gradito a Salvini e non registrerebbe entusiasmi nemmeno tra tutti i pentastellati.
Nelle scorse settimane, tra i candidati alla poltrona del Tg1 c’era anche Federica Sciarelli, a cui si aggiunge ora il nome di Giuseppe Carboni, caporedattore Tg1, che però potrebbe essere dirottato alla direzione del Giornale Radio. Con una sorta di contraccolpo, secondo alcuni sarebbe stata rimessa in discussione (da parte dei Cinquestelle) anche la scelta di Gennaro Sangiuliano per la guida del Tg2. Il giornalista, reputato in quota Lega, resta comunque il favorito. A Rai3, invece, si va verso una riconferma degli attuali direttori del tg e di rete.
In attesa che si trovi un accordo definito, la convocazione del CdA da parte del Presidente Rai Marcello Foa è slittata. E il giornalista è finito al centro delle critiche.
“La Rai non è solo nomine. L’attività di gestione di una azienda come la Rai non può essere bloccata a causa della discussione infinita sulle nomine che sono ormai, chiaramente, il terreno di scontro tra diverse fazioni della maggioranza di governo“
ha dichiarato in una nota la consigliera d’amministrazione della Rai, Rita Borioni. Nei giorni scorsi, Foa era stata oggetto di un pesante attacco da parte di Matteo Renzi. “Il presidente della Rai è un bugiardo, è una fake news vivente, è una fake news che cammina” aveva tuonato alla Leopolda l’esponente Pd, chiedendo di verificare la regolarità delle schede utilizzate per la sua elezione.