Promossi
9 a Nino Formicola. In un’edizione da dimenticare sotto molti aspetti, la vittoria di Gaspare è un toccasana. E’ il trionfo di un uomo che non si è mai arreso, un professionista, di uno che prima di conoscere la “fame” ha conosciuto anche la fama, quella vera. E il fatto che abbia un carattere non privo di spigoli arricchisce di verità il senso della sua medaglia d’oro.
8 a Francesca Cipriani. Non importa quante volte abbia marciato sul suo personaggio, quel che conta è che una certa genuinità di fondo è vera, così come la voglia di non perdersi troppo in polemiche o inutili faide.
7 a Eva Henger. Ha detto una cosa che forse non andava detta per una serie di motivi, a cominciare dal fatto che il danno che avrebbe provocato a Monte era potenzialmente superiore al disagio che l’ex tronista le avrebbe recato. Tuttavia le sue affermazioni erano più che legittime e se gli autori avessero preso provvedimenti – o l’avessero invitata a “ragionare” – non è detto che le avrebbe riportate in puntata. Rimane paradossale la gogna alla quale è stata sottoposta dalla trasmissione; per fortuna si è saputa ben difendere dagli attacchi provenienti dallo studio.
6 ad Alessia Mancini. E’ stata la naufraga delle naufraghe. Risoluta, determinata e a tratti spietata al punto da diventare una kamikaze.
6 a Bianca Atzei. Ha fatto un po’ di cose nella musica ma il suo ricordo è sempre stato un po’ sbiadito e ora abbiamo capito il perchè. Manca di grinta e di quel carattere necessario per imporsi ed assumersi le responsabilità delle proprie scelte. A suo favore, però, gioca il fatto che difficilmente sembra agire in mala fede.
6 a Striscia La Notizia. Lode al tg satirico che ha portato a galla e ha insistito su una vicenda vigliaccamente insabbiata. Vero è che il metodo Striscia -che va ad insistere in maniera ripetuta sulle cose- diventa criticabile quando si scopre l’acqua calda o ci si appiglia a tutto. Il rischio è che la vera denuncia perda di efficacia.
Bocciati
5 a Jonathan Kashanian. Il vincitore di GF5 si svela sul finale. Troppo zucchero, si sa, fa venire la carie.
4 all’Isola dei Famosi 13. Se non ci fosse stato il canna gate, quest’edizione non avrebbe avuto il benchè minimo appeal. Solo nelle ultime puntate, infatti, sono emerse dinamiche più vive tra i naufraghi. Per il resto, rispetto al passato, non sono state introdotte novità rilevanti, anzi. Ci sono stati i proclami della vigilia traditi, doveva essere l’Isola del Mistero ma l’unico mistero è stato quello del canna gate che a ben guardare non era nemmeno un enigma.
4 a Daniele Bossari. Mentre Mara Venier aveva l’aria di quella che non ne poteva più (e ciononostante più volte ha preso in mano le redini della situazione), il suo partner maschile ha provato ad appassionarsi e ad entrare nelle dinamiche. Ha provato ad essere ficcante o a fare battute. Il problema è che non ci è riuscito.
3 ad Alessia Marcuzzi. La posizione della conduttrice sul canna gate ci ha lasciato di stucco e deluso. Qui non si tratta più di essere o meno idonea per la conduzione di un reality show, ma di rispetto nei confronti del pubblico. Lei è la garante della trasmissione per chi la segue da casa. E, invece, in questo caso si è resa complice della produzione. Ma è proprio la sua produzione ad averla affossata, inducendola a dire cose non esatte o caricandola contro la Henger. Non se la prendesse con Striscia ma con Magnolia e Mediaset. Per il resto, più volte si è fatta sovrastare da Mara Venier.
3 a Stefano De Martino. Il ballerino va ad inserirsi perfettamente nella storia dell’Isola dei Famosi, piena di inviati non all’altezza del ruolo. La totale inesperienza (i lanci registrati per il daytime di Amici non fanno molto curriculum) non riusciva a farlo imporre nemmeno quando provava a proferire qualche parola o durante i giochi.
2 a Francesco Monte. Costretto a ritirarsi in seguito alle dichiarazioni di Eva Henger, l’ex tronista ha giocato a fare il divo scegliendo di non presenziare mai in puntata. Avremmo apprezzato se, una volta rientrato, si fosse preso le sue responsabilità, in modo tale da mettere a tacere tutto il chiacchiericcio.
1 a Magnolia e Mediaset. La gestione del canna gate è stata qualcosa di realmente indegno per la casa di produzione e per una grande azienda come Mediaset. Omissioni, bugie, ritrattazioni, verità arrivate in ritardo, tentativi di distogliere l’attenzione e come ciliegina sulla torta infangare l’accusatrice. Che scempio. Questa è stata comunque solo la punta dell’iceberg di un programma che da quando è a Mediaset non ne imbrocca una (ricordate ad esempio il contratto fatto e firmato con le Marchi nella scorsa stagione?). Ridateci Ilaria Dallatana, ridateci Simona Ventura, ridateci Rai2. Ridateci la vera Isola.
1. Joseph ha scritto:
17 aprile 2018 alle 14:40