La canzone sanremese di Ermal Meta e Fabrizio Moro non è del tutto inedita e potrebbe non rispettare il regolamento. La prima vera polemica del Festival di Sanremo 2018 scoppia a notte fonda, dopo la prima serata della kermesse. Non mi avete fatto niente, il brano dei due artisti in gara, presenta infatti punti di uguaglianza – stesse parole e stessa musica – con un altro pezzo musicale disponibile (fino a poche ore fa) sul sito Rai, intitolato Silenzio e già presentato a Sanremo Giovani nel 2016.
Il confronto, portato all’attenzione dal cronista del Corriere Andrea Laffranchi durante il Dopofestival di ieri, è quantomai decisivo visti gli elementi di corrispondenza nella melodia e in alcune parti del testo, interamente riutilizzate a Sanremo. Il brano Silenzio, interpretato da Ambra Calvani e Gabriele De Pascale, era stato scritto da Andrea Febo, il quale ha firmato anche la canzone presentata quest’anno a Sanremo da Ermal Meta e Fabrizio Moro.
A Rockol Fabrizio Moro, prima dello scoppio della polemica, aveva spiegato che
“Il pezzo in parte già esisteva, era un pezzo chiuso in un cassetto, su cui stavo lavorando con un mio amico cantautore, Andrea Febo“.
A quanto pare il pezzo non era ben chiuso nel cassetto, però.
La presenza del medesimo autore escluderebbe quindi l’ipotesi del plagio. Ma a mettere in difficoltà i due cantanti potrebbe essere la diffusione del brano presentato a Sanremo Giovani 2016, che risultava disponibile sul sito della Rai e che nella notte è stato “curiosamente” rimosso perché – ha spiegato il vicedirettore di Rai1 Claudio Fasulo – “la parte legale dell’autore coinvolto dalla vicenda l’aveva già richiesto da prima” .
Il regolamento del Festival prevede che “tutte le canzoni devono essere nuove“, cioè non fruite – anche se a scopo gratuito – da un pubblico presente o lontano. Sussiste inoltre la caratteristica di canzone nuova nell’eventualità di utilizzo di stralci ‘campionati’ di canzoni già edite, sempre che questi – nel totale – non superino un terzo della canzone nuova.
E proprio a questo regolamento si è fatto riferimento stamane durante la conferenza stampa della seconda sera:
“Abbiamo un regolamento che parla in questo senso. Il campionamento o lo stralcio sono inclusi in questa fattispecie e in questo range del 30% ci possiamo muovere“
ha chiosato Fasulo, gettando acqua sul fuoco e scagionando di fatto i due artisti in gara. Con lo stesso intento, ha preso la parola il direttore artistico Claudio Baglioni, anch’egli molto previdente:
“Non viene più considerato rilevante il ritornello nella canzone moderna. C’è comunque una giurisprudenza che ormai va molto cauta con le questioni di plagio perché la musica orecchiabile è già stata praticamente tutta scritta”.
In realtà, il vero problema non è il plagio, ma il fatto la canzone Silenzio fosse già edita ed avesse generato o meno degli introiti. Gli organizzatori della kermesse approfondiranno ulteriormente la questione: intanto, per il momento, Meta e Moro sono salvi e restano in gara.
1. Pongo&Peggy ha scritto:
7 febbraio 2018 alle 11:53