“Chiedo venia, non succederà più“. Lilli Gruber ha dovuto fare pubblica ammenda. A denti stretti, certo, ma non aveva alternativa. Ieri sera, in diretta su La7, la conduttrice di Otto e Mezzo ha porto le proprie scuse a seguito di un richiamo arrivatole dall’Agcom per violazione della par condicio. L’Autorità Garante, infatti, ha messo in evidenza una scorrettezza avvenuta mercoledì scorso durante l’ospitata di Carlo De Benedetti, il quale – contravvenendo alle norme sulla comunicazione pre elettorale – aveva espresso la propria intenzione di voto.
Le scuse della Gruber sono arrivate subito, in apertura di puntata, prima che iniziasse il dibattito. Richiamando l’attenzione, la conduttrice ha dichiarato:
“Prima di cominciare la trasmissione, presentando gli ospiti, devo fare una precisazione. Perché l’Autorità Garante per le Comunicazioni ha messo in evidenza che nella puntata di mercoledì scorso (17 gennaio, ndDM) l’ingegner Carlo De Benedetti aveva manifestato la sua intenzione di voto e questo non si può fare perché siamo in campagna elettorale e dobbiamo rispettare le regole della par condicio. Quindi chiedo venia ai telespettatori, non succederà più“.
Nella puntata in questione, De Benedetti aveva affermato di voler votare Pd, giudicando Di Maio inadatto a fare il premier. Secondo la recente e discussa delibera dell’Agcom sulla par condicio, però, questo non gli era consentito. Tra le varie norme, il Garante ha stabilito che se il format di una trasmissione in onda su una tv privata prevede l’intervento di un giornalista o di un opinionista a sostegno di una tesi, allora bisognerà porvi un contraddittorio. E così, dopo le parole dell’imprenditore torinese, la mannaia dell’Authority si è abbattuta sulla Gruber.
Le regole sulla par condicio, però, hanno suscitato anche critiche. E ieri sera, proprio a margine delle scuse formulate dalla giornalista, è stato l’ospite Matteo Salvini a farsi interprete di questo disappunto.
“Posso dire che siamo al surreale? Se il dibattito è su Orietta Berti che ha detto che vota tizio, allora De Benedetti… Siamo alla follia. Le regole secondo me sono diverse“
ha commentato il leader della Lega, riferendosi anche ad una recente ed assurda polemica sorta attorno alla dichiarazione di Orietta Berti di voler votare Beppe Grillo. Nell’isteria generale, quelle sue parole sono addirittura diventate un caso politico.
“Finita la campagna elettorale faremo anche una puntata su queste regole” ha concluso Lilli Gruber, allargando le braccia quasi in segno di rassegnazione e passando oltre.
1. Nina ha scritto:
20 gennaio 2018 alle 13:34