Altro che l’Interpol. Per arrestare la latitanza di Giancarlo Tulliani c’è voluto Massimo Giletti col suo nuovo programma per La7. Anzi, raccontiamola meglio: in realtà, il cognato dell’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha fatto tutto da solo e la vicenda ha del surreale. L’uomo, accusato di riciclaggio e su cui pendeva un mandato di arresto internazionale da parte della procura di Roma, aveva chiesto l’intervento della polizia di Dubai – dove si trovava – per fermare un inviato della trasmissione Non è L’Arena (ormai prossima al debutto), che era sulle sue tracce.
Il rocambolesco epilogo della latitanza di Tulliani si è consumato nei giorni scorsi negli Emirati Arabi. L’uomo, che era latitante dal 20 marzo scorso (cioè da quando era scattato un mandato d’arresto nei suoi confronti), si trovava all’aeroporto di Dubai ad accompagnare la sua fidanzata, quando il giornalista Daniele Bonistalli, inviato della nuova trasmissione di Massimo Giletti, lo ha scovato e ripreso con una telecamera. La presenza del cronista e del suo cameraman ha indispettito il cognato di Fini, che ha denunciato i due alle forze dell’ordine e, si sa, da quelle parti la polizia non scherza.
Le autorità di sicurezza hanno fermato Bonistalli ed il suo operatore con l’accusa di spionaggio, trattenendoli in una cella di sicurezza per circa otto ore. Per essere liberati – scrive Il Tempo – avrebbero dovuto pagare 120 mila euro a testa di cauzione. Ma la storia non è finita e, anzi, il bello arriva proprio ora. La polizia di Dubai, infatti, aveva eseguito un controllo anche sul passaporto del Tulliani, scoprendo che su di lui pendeva appunto un mandato di cattura internazionale.
A quel punto, la situazione si è paradossalmente ribaltata: il cognato di Fini è finito in arresto mentre l’inviato di Giletti ed il suo assistente sono stati rilasciati dopo essersela vista brutta. Il fermo per Tulliani è stato convalidato per due mesi dalle autorità arabe.
“Adesso si avvierà la procedura di estradizione al termine della quale le autorità di Dubai potranno concedere o meno il trasferimento in Italia di Tulliani“
ha fatto sapere il legale dell’uomo, Titta Madia. Intanto Giletti si frega le mani e chissà come gongola: domenica prossima, 12 novembre, Non è L’Arena debutterà su La7 alle 20.30 con uno scoop caldo da sparare in onda. La notizia dell’arresto di Tulliani, di cui l’inviato di La7 è stato un involontario responsabile, ha fatto il giro delle principali testate ed ora in molti aspettano di vederne il racconto televisivo.
Alla faccia degli artigianali promo low cost registrati con Enrico Mentana negli studi di La7: questa sì che è una buona «pubblicità» per la nuova trasmissione di casa Cairo.