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ottobre

MIA 2017: l’Italia della fiction si presenta all’estero puntando (ancora) sulla mafia

Lino Guanciale

Lino Guanciale ai MIA

Gira che ti rigira, siamo sempre là. Innovazione, novità, nuovi linguaggi, bla bla, ma alla fine l’Italia si presenta all’estero puntando soprattutto su titoli di mafia e dintorni. Le immagini mostrate, sotto forma di trailer o video pitch, agli Italian TV Upfronts del Mia 2017 dalle diverse case di produzione nostrane riguardano, tra le altre, serie come Suburra, Gomorra 3, Zero Zero Zero, I Mille Giorni di Mafia Capitale, Il Cacciatore, Ultimo 5, Solo 2. E’ lo stesso Luca Bernabei, amministratore delegato di Lux Vide, ad ironizzare sul curioso, ma prevedibile, scenario presentando I Medici 2 come la serie in cui si narra della mafia ai tempi del Rinascimento, cosa che naturalmente non è (qui il cast rivoluzionato).

Il “proprietario” di Don Matteo, in vena di battute, salito sul palco del Mercato Internazionale dell’Audiovisivo, con Frank Spotnitz, showrunner de I Medici, scherza addirittura sull’incontro tirando in ballo la cocaina che il pubblico in sala avrebbe assunto per reggere l’alternarsi di trailer e presentazioni!

Oltre a Bernabei, a tenere banco è stato anche Lino Guanciale, protagonista de La Porta Rossa 2 di Vela Film che dovrebbe vedere la luce a febbraio 2019 su Rai2. L’attore scherza sull’aumento di stipendio che potrebbe essere anche la ragione valida per il rinnovo della serie ambientata a Trieste. La citazione, con tanto di elogio, della città, asserisce, potrebbe provocare un orgasmo al rappresentante della regione presente in sala. Menzione di merito per Lino, che è stato uno dei pochi a parlare correttamente inglese, per il resto l’alternanza di manager ha mostrato un livello scarso di conoscenza della lingua straniera, accompagnata anche, come se non bastasse, da una scarsa preparazione. Almeno i vari “head of drama” potevano fare uno sforzo di memoria e imparare i brevi discorsi. Altro attore presente è Alessio Boni, protagonista di La strada di casa, una saga prodotta da Casanova tra lo psicologico e il thriller, in onda su Raiuno a metà novembre, con il protagonista che resta in coma a causa di un trauma e al suo risveglio si accorge che molte delle cose in cui credeva erano false.

Tra i progetti non mafia presentati incuriosisce Sirene, dal 26 ottobre su Rai1, scommessa fantasy di Cross Production. La stessa società annuncia Rocco Schiavone 2 per la primavera 2018 e lancia Il Cacciatore sull’arresto di boss come Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca. Assicurano che non è la solita storia di mafia alla quale siamo abituati. Protagonista buono è Francesco Montanari, storico Libanese della serie Romanzo Criminale prodotta da Cattleya. Quest’ultima casa di produzione conferma l’inizio delle riprese di Zero Zero Zero a marzo 2018. La serie, tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, segue il viaggio della cocaina, dal Messico all’Europa. Atmosfere “narcos” anche per Ultimo 5 – Operazione Il Cobra di Taodue, con Raoul Bova questa volta infiltrato tra i narcotrafficanti.

Impossibile poi non parlare de Il Commissario Montalbano. Palomar mostra le prime immagini di uno dei due episodi (Amore e La giostra dei cavalli). C’è un vero colpo di scena: Catarella rassegna le dimissioni. Perchè? Lo scopriremo la prossima primavera su Rai1. La stessa casa di produzione presenta I Racconti di Vigata, che fa parte del progetto di tv movie sui romanzi di Andrea Camilleri e conferma l’inizio delle riprese, a gennaio 2018, de Il Nome della Rosa. In lavorazione Gheddafi, con Roberto Saviano che segue la sceneggiatura, e una nuova tipologia di racconto western.



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