Escludere Porta a Porta dal racconto della prossima campagna elettorale? Il Presidente della Vigilanza Rai, Roberto Fico, paventa l’ipotesi ed innesca uno scontro aperto con Bruno Vespa. Che tra i due non corresse buon sangue era cosa nota, ma ora l’esponente grillino è tornato ulteriormente all’attacco manifestando l’intenzione di proporre una norma che – facendo leva sulle deroghe al tetto compensi – metterebbe fuori gioco il popolare talk show di Rai1 nel prossimo periodo di par condicio.
“Quando faremo la delibera sulla par condicio proporrò che chi ha avuto la deroga al tetto ai compensi, perché ha un contratto da artista, non possa essere ricondotto sotto testata. Mi sembra il minimo sindacale“.
Queste le parole del pestastellato Roberto Fico, che in Vigilanza si è sentito in dovere di intervenire in merito alla “discussione sul ruolo di Porta a Porta” emersa durante l’audizione del direttore del Tg1 Andrea Montanari (l’argomento era stato precedentemente affrontato anche dalla deputata di M5S Dalila Nesci).
La norma paventata da Fico metterebbe in seria difficoltà il talk show di Bruno Vespa, in quanto durante la par condicio i programmi d’attualità devono essere ricondotti sotto la responsabilità di una testata giornalistica. Il Presidente della Vigilanza, che dovrà occuparsi per dovere istituzionale di queste regole in vista del prossimo periodo pre-elettorale, ha anche rincarato la dose, riferendosi – senza mai nominarlo – proprio al conduttore di Porta a Porta:
“C’è un conduttore che per aggirare la deroga al tetto ai compensi ha un contratto da artista pur essendo giornalista e dall’altra parte ci sono tantissimi giornalisti senza un contratto da giornalista in Rai. Questo è un paradosso, non possiamo prendere in giro gli italiani“.
Ovviamente non si è fatta attendere la replica di Bruno Vespa, che è da sempre bersaglio delle talvolta pretestuose polemiche grilline sui compensi (sebbene il suo stipendio subirà un taglio di oltre 30%, a differenza di quello di altri conduttori del servizio pubblico).
“Non so se la proposta del presidente Fico sarà approvata o no, ma visto che ho lo stesso contratto dal 2001, temo che debbano essere annullate le elezioni degli ultimi 16 anni perché inquinate dalla presenza ‘artistica’ di Porta a porta in tutte le campagne elettorali“
ha risposto il giornalista.
1. aleimpe ha scritto:
5 ottobre 2017 alle 00:33