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RAI, RENZI: “OBIETTIVO E’ ABBASSARE ANCORA IL CANONE”. IL PREMIER APRE AD UN CANALE IN INGLESE

di Marco Leardi

08/04/2016 - 18:47

RAI, RENZI: “OBIETTIVO E’ ABBASSARE ANCORA IL CANONE”. IL PREMIER APRE AD UN CANALE IN INGLESE
Matteo Renzi

Tra una dichiarazione sul caso Tempa Rossa e una replica ai suoi avversarsi politici, nei giorni scorsi Matteo Renzi è tornato a parlare di Rai. Nel corso della diretta social #Matteorisponde, il premier ha commentato alcune ipotesi sul futuro di Viale Mazzini, a cominciare dalla possibilità di abbassare ulteriormente l’importo del canone. Recuperiamo le dichiarazioni sull’argomento, passate forse in secondo piano rispetto agli scottanti risvolti dell’inchiesta petrolio.

Rispetto al canone Rai, che da luglio sarà addebitato in bolletta (clicca qui per scoprire chi non paga e come ottenere l’esenzione), Renzi ha promosso l’operato del proprio governo. “Lo abbiamo abbassato da 130,50 a 100 euro” ha affermato, precisando che “l’obiettivo è continuare ad abbassarlo“. Va precisato che sulle coperture dell’eventuale manovra non tutti sono concordi, ma il premier si è detto ottimista: “sono convinto che si possa fare abbastanza agevolmente“.

Rispondendo alla domanda di un utente sulla possibilità di accendere un canale Rai solo in lingua inglese con i sottotitoli, Renzi ha twittato: “è un progetto sul quale la Rai potrà lavorare. Girerò la richiesta ai vertici dell’azienda“. Poi ha accennato alla riforma del servizio pubblico, ricordando che “Rai e governo hanno lanciato un progetto di consultazione sul contratto di servizio per andare a decidere insieme“. La riforma prevede anche una delega al Governo per il riordino e la semplificazione dell’assetto normativo in materia di servizi di media audiovisivi e radiofonici (entro 12 mesi).

Da segnalare, infine una considerazione sui programmi d’approfondimento. “Non ci interessa chi conduce il talk show ma i contenuti” ha dichiarato Renzi, che durante la conferenza social ha scherzato: “ho detto alè, è un segnale d’apertura nei confronti di Floris” (riferendosi al tipico modo di dire del giornalista). Armi deposte, quindi, con i conduttori di talk show che negli ultimi mesi hanno ricevuto critiche da esponenti politici vicini al premier? Al di là delle battute, parrebbe di no.

Non a caso, a chiusura della conferenza web, Renzi ha commentato così l’ascolto registrato dalla sua diretta: “Quasi un milione di persone raggiunte, quasi come un talk show. Ma non è polemica… Rambo fa di più“.

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