10
febbraio

SANREMO 2016, TESTI CANZONI: CECILE – N.E.G.R.A. (VIDEO)

Cecile

Cecile Vanessa Ngo Noug è una ragazza di origini camerunensi, nata ad Ostia nel 1994. Approda sul palco dell’Ariston tra le nuove proposte del Festival di Sanremo 2016 dopo la selezione televisiva del 27 novembre scorso (qui maggiori info). Ballerina, cestista, rapper e cantante, con il solo nome di Cecile, la giovane artista è in gara con un brano forte ed incisivo: N.E.G.R.A..

Cecile porta con sé una storia personale difficile ma preziosa, punteggiata dalla presenza di due donne importanti che l’hanno aiutata a crescere. La prima è la mamma, Marie Madeline, che l’ha avuta da giovanissima e nonostante questo è riuscita a realizzarsi diventando un’importante calciatrice. La seconda è Nonna Elena, una suora laica che negli anni ha aiutato Cecile e la mamma, dando loro stabilità e sostegno. La piccola Cecile inizia il proprio percorso musicale avvicinandosi alla tastiera regalatale da Nonna Elena, poi passa al violino, al violino elettronico ed infine arriva al canto. Amante di Nina Zilli, Cecile unisce al canto il rap, sia in italiano che in inglese che in francese. Accompagnano Cecile anche importanti successi sportivi; cestista di talento, la cantante ostiense gioca a basket dapprima in squadre della serie A italiane ed in seguito negli Stati Uniti.

L’animo d’artista spingono inoltre Cecile ad iscriversi a corsi di recitazione, danza hip hop e moderna ed a lavorare come performer artis nei locali di Roma. Il pezzo che porta a Sanremo ha un contenuto di rottura, lancia infatti lame taglienti contro l’ipocrisia del pregiudizio verso la diversità, affrontando di petto il tema del razzismo. Il brano che porta sul palco ha il titolo N.E.G.R.A. ha anche un inserto rap, firmato da Lorenzo Lombardi ed interpretato da Rafè.

Testi 2016, Cecile: N.E.G.R.A.

“In un mondo che si muove più lentamente della gente che lo abita Cecile, Rafé.

se ti togli i paraocchi la visuale l’ampli
che i mostri ce li hai dentro e non ce li hai davanti (sarà perché qualcosa in lei mi fa paura )
se ti togli i paraocchi la visuale
 l’ampli
che i mostri ce li hai dentro e non ce li hai davanti.

A te che guardi il mio colore come fossi extraterrestre
alla mamma che mi nota e stringe i figli a sé.
A chi all’asilo mi faceva già strane domande
come ad esempio che colore avessi il sangue.
A chi commenta di nascosto e crede non lo senta
:
“non ho niente contro ma c’è troppo differenza”.
A chi ha la Barbie con la pelle bianca dai sessanta
La mia io l’ho aspettata sino al 1980.
C’è chi si vanta di ideali dove negri ed omosessuali
indifferentemente sono tutti uguali,
cioè diversi e in quanto tali
sono da trattare differentemente dai normali 
e questo fa paura.
Chiudo bocca e occhi nella notte oscura
e hai paura
 perchè sono troppo scura “troppo scura”
mi consideri soltanto per un’avventura
ma non consideri la mia natura perchè sono

N.e.g.r.a, N.e.g.r.a, N.e.g.r.a
ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda
vado bene anche se sono
N.e.g.r.a, N.e.g.r.a, N.e.g.r.a
ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda
non te ne frega più
N.e.g.r.a, N.e.g.r.a, N.e.g.r.a
ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda vado bene anche se sono
N.e.g.r.a, N.e.g.r.a, N.e.g.r.a
ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda
non te ne fotte più.
Se ti togli i paraocchi la visuale l’ampli
che i mostri ce li hai dentro e non ce li hai davanti (sarà perché qualcosa in lei mi fa paura)
se ti togli i paraocchi la visuale
 l’ampli
che i mostri ce li hai dentro e non ce li hai davanti.
Mi inviti a cena ma soltanto se mi paghi
alla fermata ti sorrido e non mi caghi
.
E’ da una vita che combatto contro i vecchi
nemmeno Harry Potter vince contro questi maghi.
Dell’ignoranza pieni di ignoranza
conta l’apparenza
però in fondo manca la sostanza 
quanta indifferenza
e piango sola dentro alla mia stanza
non preoccuparti della n.e.g.r.a. quando è triste prende e danza.
Luoghi comuni deleteri ancora più tristi dei cimiteri
una bambina che sembra ieri ancora credevo nei desideri
già percepivo disagi reali e seri
e chi li creava eri sempre tu
altro che Balotelli, altro che?

N.e.g.r.a, N.e.g.r.a, N.e.g.r.a
ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda vado bene anche se sono
N.e.g.r.a, N.e.g.r.a, N.e.g.r.a
ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda
non te ne frega più
N.e.g.r.a, N.e.g.r.a, N.e.g.r.a
ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda vado bene anche se sono
N.e.g.r.a, N.e.g.r.a, N.e.g.r.a
ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda
 non te ne fotte più
N.e.g.r.a, N.e.g.r.a, N.e.g.r.a
ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda
non te ne fotte più.

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