16
gennaio

TUTTI INSIEME ALL’IMPROVVISO: UN RACCONTO LEGGERO, PRIVO DI SUSPENSE MA CON SOSTANZA

Tutti Insieme All'Improvviso

Una storia delicata, in alcuni punti un po’ inverosimile, ma raccontata con garbo e condita con dialoghi spesso brillanti, capaci di rendere anche il più usurato degli snodi narrativi qualcosa di nuovo. Questa, in sintesi, la nuova fiction Tutti insieme all’improvviso, al via ieri sera su Canale 5.

Tutti insieme all’improvviso: ottimi i dialoghi e storia ricca di spunti

La vita del veterinario Walter sullo schermo funziona. Funzionano i legami e gli spunti che emergono dal suo riavvicinamento alla famiglia, così come il suo grande amore per l’Africa, raccontata per una volta solo come terra di gioia e di bellezza naturale da cui farsi abbracciare. Funzionano i personaggi, delineati bene ed approfonditi pian piano anche solo tramite dettagli.

Tutti insieme all’improvviso: Giorgio Panariello a suo agio nel ruolo di Walter

Soprattutto funziona Giorgio Panariello, il protagonista assoluto, che nei panni di Walter sembra a suo agio come non lo si vede spesso. Tolte le maschere degli imitati dietro le quali si nasconde, privo delle spalle sicure su cui si appoggia durante i suoi show televisivi, in questa fiction Panariello tira fuori la propria sensibilità coccolando il suo personaggio con sguardi ed espressioni che lo rendono simpatico vero, non forzato.

A lasciare perplessi è invece il modo in cui la storia è stata presentata ai telespettatori, ovvero senza neanche un po’ di suspense. Da subito il pubblico è stato messo a conoscenza dei fatti più importanti, quelli che gran parte dei personaggi non saprà forse fino alla fine delle otto puntate: Paolo è il figlio di Walter e questo lo ignora pure sua madre (!), che è stata ingannata dal defunto marito. La sensazione che tutto sia stato spiattellato troppo presto, bruciando le emozioni che il pubblico poteva cogliere, viene perdonata però grazie al dualismo nato tra Walter e il telespettatore, unici detentori del sapere e, dunque, in qualche modo complici.

Le premesse per un buon riscontro ci sono tutte, peccato che il pubblico televisivo abbia dimostrato di non apprezzare sempre tal genere di prodotti, basti pensare a I Misteri di Laura. Visti i tanti temi messi in gioco – la famiglia, il rancore, l’amicizia (inclusa quella a quattro zampe), l’amore saffico, l’onestà, le scappatelle – Tutti insieme all’improvviso meriterebbe quantomeno di poter fare serenamente il suo percorso. E, invece, sul fronte ascolti, stando al debutto, siamo appena al di sotto della sufficienza (3.841.000 spettatori con il 15.56%). Crescerà?

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2 Commenti dei lettori »

1. anto ha scritto:

16 gennaio 2016 alle 16:25

Su Rai1 avrebbe fatto un ascolto più alto,lo stesso vale anche per i misteri di Laura.



2. Rita ha scritto:

17 febbraio 2016 alle 23:33

Ma stiamo scherzando? Inverosimile è dire poco, io direi scontata. Dalla prima puntata già sapevo come andava a finire. dialoghi pessimi, banali, di un ironia che fa piangere. anche i momenti in cui dovrebbe prevalere il pathos, la commozione, vengono trattati con una freddezzza tale che non coinvolge in nessun modo il pubblico. recitazione del protagonista PESSIMA.



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