28
ottobre

I MISTERI DI LAURA: LA FICTION DI CANALE 5 SI ALLEGGERISCE E FA SORRIDERE, TRA CLICHE’ NARRATIVI E BRAVI ATTORI

I Misteri di Laura - Carlotta Natoli

Era da tempo che Canale 5 non proponeva una fiction spensierata, senza drammi, vendette, sangue e pistolettate. Archiviati I Cesaroni, gli spettatori della rete ammiraglia Mediaset si stavano disabituando a godere di storie semplici e genuine, e in loro soccorso sono arrivati I Misteri di Laura, nuova serie con Carlotta Natoli partita ieri, martedì 27 ottobre 2015.

I Misteri di Laura: gli attori sono perfetti nella parte

La sostanza c’è, e infatti l’esordio è riuscito a conquistare la serata, pur senza infiammare l’auditel (share del 15.84%). In particolare spiccano gli interpreti, bravi e perfettamente a loro agio nei ruoli loro assegnati: la Natoli aveva già dimostrato di cavarsela egregiamente con la commedia in Tutti pazzi per amore e qui, senza tutte quelle esagerazioni che finivano per stancare, rende molto; Daniele Pecci, che colpì molto per la verve tirata fuori in Sposami, dà vita ad uno sbirro politically incorrect strascicato e divertente, che gli riesce alla perfezione; Fatima Trotta, la conduttrice di Made in Sud, è ben calata nelle vesti della baby sitter mezza matta di bambini mezzi matti; Gianmarco Tognazzi, infine, è l’onnipresente e credibile marito fedifrago della protagonista.

I Misteri di Laura: tanti cliché narrativi che però creano calore

Il tono della serie è gradevole e tanti spunti narrativi scatenano il sorriso, soprattutto quelli che riguardano la vita privata dell’investigatrice pasticciona. Di contro sono messi in scena tanti cliché che il pubblico della fiction italiana ed internazionale conosce a menadito, tipo l’incontro/scontro casuale dei due protagonisti che scopriranno un attimo dopo di dover lavorare insieme. Quanto alle trame investigative, in certi punti appaiono alquanto forzate.

La particolarità de I Misteri di Laura è poi quella di coniugare alcuni elementi presi dalla tradizione cinematografica e televisiva: il temperamento di Laura sembra quello di Bridget Jones, ed è per fortuna riprodotto senza scimmiottamenti, mentre la linea gialla si ispira alle indagini degli autori classici, con tanto di riunione finale con tutti i sospettati tra i quali l’investigatrice indicherà il colpevole. Proprio come accade nel telefilm Poirot di Agatha Christie, del quale la serie di Canale 5 sembra anche aver emulato la colonna sonora.

L’esperimento per il momento può in conclusione dirsi riuscito. Vedremo come proseguirà.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,



Articoli che potrebbero interessarti


I Misteri di Laura
I MISTERI DI LAURA FINISCONO QUI


maria corleone
Maria Corleone, quella fiction che ti aspetti


Amadeus - Affari Tuoi
Affari Tuoi: rischio premiato, ritorno fortunato


Alessia Marcuzzi - Boomerissima
La pretesa di fare Boom(erissima) con roba d’altri

5 Commenti dei lettori »

1. Marco89 ha scritto:

28 ottobre 2015 alle 13:32

Ottima analisi in tutti i punti. Il valore aggiunto è la Natoli, davvero una fuoriclasse, con un’attrice diversa sarebbe stato tutto più monotono, non siamo di fronte ad una serie strabiliante ma la Natoli potrebbe reggere la scena da sola x ore e ore. Troppi clichè ma d’altra parte in Italia x raggiungere un certo pubblico servono dei “compromessi” narrativi. Ci si deve adeguare e a volte la qualità narrariva ne risente, x questo servono attori di valore.
Il caso è stato piuttosto originale ma sviluppato in maniera non perfetta a mio avviso.



2. Claudio75 ha scritto:

28 ottobre 2015 alle 23:24

Più che i misteri di Laura si potrebbe parlare dei misteri di Mediaset.
Pensare di risollevare le sorti della fiction di C5 con questa serie è totalmente una pazzia.
Già in passato si era tentata la strada del giallo comedy con scarsissimi risultati.
Si guardi ai delitti del cuoco o al giudice Mastrangelo.
I misteri di Laura faranno la stessa fine.
Sceneggiatura carente, ma soprattutto la mancanza di attori di spessore in grado di reggere una scena comica. Si guardi alla serie Linda e il Brigadiere.
Simpatica e credibile la Natoli ma il resto non c’è.
Se Mediaset vuole proporre qualcosa di diverso per accaparrarsi un pubblico non suo la strada da percorrere è totalmente diversa.
Ritorni a proporre produzione americane di spessore come negli anni 80 o 90 con i Visitor o Twin Packs divenuti cult



3. Superpat ha scritto:

29 ottobre 2015 alle 11:42

L’ho vista con leggerezza! una commedia retta da bene dalla recitazione ottima della Natoli e anche di Daniele Pecci!! Per chi dice che Mediast abbia puntato su questa fiction per risollevare gli ascolti, ci credo pochissimo, a me ha dato più l’idea di una scelta improvvisa quasi buttata lì..pochissima pubblicità ad annunciarne l’avvio ne ospitate o robe del genere.



4. Lucantonio Prezioso ha scritto:

30 ottobre 2015 alle 15:56

Superpat infatti sarebbe dovuta andare in onda un altra fiction ares ma dopo i risultati poco soddisfacenti di onore e rispetto hanno optato per i misteri di Laura
Claudio75 il giudice mastrangelo la prima serie andò benissimo



5. anna ha scritto:

25 dicembre 2015 alle 16:23

Io nn vedo l’ora di vedere il seguito!!mi é piaciuta molto tutti bravi



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.