Era da tempo che Canale 5 non proponeva una fiction spensierata, senza drammi, vendette, sangue e pistolettate. Archiviati I Cesaroni, gli spettatori della rete ammiraglia Mediaset si stavano disabituando a godere di storie semplici e genuine, e in loro soccorso sono arrivati I Misteri di Laura, nuova serie con Carlotta Natoli partita ieri, martedì 27 ottobre 2015.
I Misteri di Laura: gli attori sono perfetti nella parte
La sostanza c’è, e infatti l’esordio è riuscito a conquistare la serata, pur senza infiammare l’auditel (share del 15.84%). In particolare spiccano gli interpreti, bravi e perfettamente a loro agio nei ruoli loro assegnati: la Natoli aveva già dimostrato di cavarsela egregiamente con la commedia in Tutti pazzi per amore e qui, senza tutte quelle esagerazioni che finivano per stancare, rende molto; Daniele Pecci, che colpì molto per la verve tirata fuori in Sposami, dà vita ad uno sbirro politically incorrect strascicato e divertente, che gli riesce alla perfezione; Fatima Trotta, la conduttrice di Made in Sud, è ben calata nelle vesti della baby sitter mezza matta di bambini mezzi matti; Gianmarco Tognazzi, infine, è l’onnipresente e credibile marito fedifrago della protagonista.
I Misteri di Laura: tanti cliché narrativi che però creano calore
Il tono della serie è gradevole e tanti spunti narrativi scatenano il sorriso, soprattutto quelli che riguardano la vita privata dell’investigatrice pasticciona. Di contro sono messi in scena tanti cliché che il pubblico della fiction italiana ed internazionale conosce a menadito, tipo l’incontro/scontro casuale dei due protagonisti che scopriranno un attimo dopo di dover lavorare insieme. Quanto alle trame investigative, in certi punti appaiono alquanto forzate.
La particolarità de I Misteri di Laura è poi quella di coniugare alcuni elementi presi dalla tradizione cinematografica e televisiva: il temperamento di Laura sembra quello di Bridget Jones, ed è per fortuna riprodotto senza scimmiottamenti, mentre la linea gialla si ispira alle indagini degli autori classici, con tanto di riunione finale con tutti i sospettati tra i quali l’investigatrice indicherà il colpevole. Proprio come accade nel telefilm Poirot di Agatha Christie, del quale la serie di Canale 5 sembra anche aver emulato la colonna sonora.
L’esperimento per il momento può in conclusione dirsi riuscito. Vedremo come proseguirà.
1. Marco89 ha scritto:
28 ottobre 2015 alle 13:32