L’algida americana e lo spagnolo “caliente”; l’attrice dalla lunga carriera (da Splash – Una Sirena a Manhattan a Kill Bill) e il giovane sex symbol latino. Eppure tra Miguel Angel Silvestre e Daryl Hannah esiste un legame… trattasi di Sense 8, serie Netflix dei fratelli Wachowski sulla reciproca connessione telepatica di otto sconosciuti sparsi per il mondo. Li abbiamo incontrati a Milano in occasione del lancio tricolore del servizio streaming on demand (qui tutte le info) più celebre del mondo.
Video intervista a Miguel Angel Silvestre e Daryl Hannah
Potreste descrivere Sense 8 in tre parole?
Miguel: In tre parole è difficile. Sense 8 parla di empatia, eros e di un’azione troppo divertente.
Daryl: erano 3 parole!
M: più o meno!
Sense 8 è fantascienza, però secondo voi esiste una sorta di connessione tra mondi, persone, culture lontane…?
D: Io credo che ci sia. Io credo che siamo interconnessi ad un livello più profondo di noi stessi. Comunichiamo anche senza le parole, con gli animali, con i bambini e utilizziamo questi poteri in un modo in cui non siamo nemmeno consapevoli.
M: Io sono spagnolo, trovo molte similarità e connessioni con l’Italia, anche come modi di flirtare. “Ti piace il gelato, come me? Siamo connessi!”(ride, ndDM). Scherzi a parte, la sua risposta è molto intelligente.
Miguel, com’è stata la tua prima esperienza su un set americano? Si dice che Hollywood non ami gli attori stranieri…
M: Quest’esperienza è stata impressionante perchè i Wachowski sono grandi artisti: il loro modo di lavorare è simile a quello europeo ma allo stesso tempo racchiude anche la grandezza di Hollywood. L’eros, lo stile nelle lotte, il modo di girare erano bellissimi. Così come è stato molto profondo il modo di parlare del dramma della vita. Questa è la mia incredibile esperienza.
(a questo punto Daryl si congratula con Miguel per il suo italiano. Miguel risponde che per lei è un buon italiano ma soltanto perchè è americana!)
Daryl, tu ha una lunga carriera alle spalle, perchè hai scelto di prender parte a questa serie?
D: Io sono una grandissima fan dei Wachowski, rispetto e ammiro la loro passione, la loro creatività, fanno sempre qualcosa che non hanno mai fatto prima. E sono una grande fan di Netflix. Io non ho un televisore, Netflix è il modo che mi consente di guardare quello che mi piace e credo stiano accettando un sacco di sfide incredibili. Questo è uno scenario perfetto per me. Aggiungo, poi, che mi piacciono molto le cose soprannaturali.
Miguel tu sei una star in Spagna. Come hanno reagito alle tue scene gay spinte?
M: Non lo so, perchè in Spagna non l’hanno ancora visto. Non so che penseranno, ma mia mamma è felice. Mi ha detto: “Miguel l’ho visto e mi è piaciuto, ci sono alcune scene che sono troppo per me…”. E se a mia madre piace, buon per me.