Pagare tutti, pagare meno. Filtrano le prime indiscrezioni sulle modalità di applicazione del nuovo canone Rai, che – su disposizione del governo – verrà unito alla bolletta della luce. Il discusso provvedimento, pensato nell’ambito della riforma del servizio pubblico, arriverà con il testo definitivo del decreto che dovrà essere emanato dal ministero dello Sviluppo Economico. L’ammontare del canone nel 2016 dovrebbe essere di 100 euro (come prospettato da Renzi in tv, a fronte dei 113 attuali), suddivisi in sei rate da 16,66 euro. Ma non è tutto.
Canone Rai: chi deve pagare
Il canone si pagherà a rate e soltanto sulla prima casa (sia essa di proprietà o di residenza), come il Tesoro ha già precisato nei giorni scorsi. La tassa non dovrebbe essere più legata al possesso del televisore: verranno considerati utenti Rai quanti posseggono una connessione fissa a Internet nella propria abitazione, da fruire anche su dispositivi mobili come smartphone, tablet e pc (dai quali si possono vedere i canali Rai). Quindi, sarebbero da ritenersi escluse dalla fattispecie le connessioni tramite sim-card.
Canone Rai: esenzioni
Chi non possiede né Internet né televisore potrà quindi non pagare il canone. Toccherà però al singolo utente dimostrare l’esenzione, attraverso un’autocertificazione inviata all’Agenzia delle Entrate. In questo caso basterà pagare la bolletta elettrica in qualsiasi modo tranne che con addebito bancario automatico, in modo da poter eliminare quei 16,66 euro (che saranno indicati con una voce a parte) e pagare così solo l’elettricità.
Canone Rai: super multa per chi evade
E per chi evade il canone è in arrivo una mazzata da 500 euro, ossia una multa superiore di cinque volte all’importo del canone. Il compito di esattore del canone sarà di fatto svolto dai gestori energetici, aspetto controverso e contestato da alcune associazioni dei consumatori. Inoltre, in base alle ultime indiscrezioni sulla Legge di Stabilità, tali società saranno costrette a versare una penale di 30 euro per ogni segnalazione mancata. Verrà punito, con un possibile strascico in sede penale, anche l’utente che avrà violato la legge 445 del 2000 sull’autocertificazione.
Tra gli obiettivi dichiarati della riforma c’è una drastica riduzione dell’evasione del Canone stesso: stando ai primi calcoli, la soluzione della bolletta l’anno prossimo potrebbe fruttare 2,2 miliardi, circa 500 milioni in più rispetto agli 1,7 miliardi raccolti nel 2015. Se tali vantaggi fossero effettivamente raggiunti, nel 2017 l’importo del canone potrebbe ulteriormente scendere fino a 95 euro.
Ma è ancora presto. Ora, in attesa della versione ufficiale della norma, bisogna innanzitutto vedere se il nuovo canone ingranerà la marcia e non avrà imprevisti nella riscossione.