Il prossimo 28 settembre Massimo Giletti tornerà su Rai1 con l’undicesima edizione de L’Arena, il fortunato talk show nato come segmento di Domenica In, e diventato dallo scorso autunno un programma autonomo. Per il giornalista piemontese si tratta di un vero e proprio record: nessun altro conduttore può, infatti, vantare ben 11 stagioni consecutive come padrone di casa del pomeriggio di Rai1. Un pomeriggio, quello della prima rete pubblica, che subito dopo L’Arena proseguirà con il classico appuntamento di Domenica In, affidata quest’anno a Paola Perego (che però partirà la settimana successiva).
Chissà se tra il giornalista e la conduttrice, dirimpettai del giorno di festa (ma lontani fisicamente), ci sarà nel corso della stagione l’occasione di interagire. Tra i due, i rapporti negli ultimi anni non sono stati certo dei migliori. Giletti dedicò in passato diverse puntate della sua “Arena”, alla cosiddetta tv trash dei reality, prendendo ad esempio trasmissioni come La Talpa e La Fattoria, condotte proprio dalla Perego. Un comportamento che portò a dei forti contrasti con Lucio Presta, agente e marito della conduttrice. Pochi ricordano però che fu proprio Paola Perego la prima partner televisiva di Giletti, che vent’anni fa, il 13 ottobre 1994, debuttava come conduttore del contenitore In Famiglia, diretto da Michele Guardì. A riguardo dell’importante anniversario, il giornalista, in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, ha così ricordato i suoi esordi.
“Ho iniziato il 13 ottobre 1994. Facevo Mattina in famiglia. Riguardandomi devo dire che come esordiente non ero male. Ero solo vestito da cani: colori strani, una giacchettina assurda, non so chi mi avesse vestito. Però ero sorridente, era un bell’inizio.”
Giletti tira le somme di questi vent’anni da conduttore, definendosi un tipo controcorrente.
“Un po’ controcorrente. Ho sempre nuotato da solo, senza appoggi. Oggi sono quello che sono anche perché sono libero, non devo rendere conto a nessuno. E questo ti permette di fare anche inchieste scomode.”
Il giornalista non ha alcuna intenzione di festeggiare l’anniversario, ma concentra le sue energie sulla nuova stagione de L’Arena, che nel corso delle puntate mostrerà piccoli e ponderati cambiamenti.
“Bisogna stare attenti a toccare un prodotto che fa quasi il 21% di share e 4 milioni di spettatori, però bisogna farlo. Non puoi riproporre sempre la stessa cosa. Se riguardo il primo anno dell’ Arena non la riconosco neanche: vuol dire che abbiamo lavorato molto per migliorare. (Quest’anno) dovremo apportare delle modifiche, ma le vedremo in corso d’opera. Devo trovare spazi per altre cose. O fare le stesse cose in modo diverso. Ogni anno ci sono novità.”
Sull’annunciato allungamento del programma di mezz’ora, si mantiene cauto:
“Il 28 settembre si, ma a ottobre dobbiamo ancora decidere. Mantenere una qualità alta per più tempo è complicato. E tra tempo e qualità, io sono per la qualità”.
L’Arena potrà contare in questa stagione sulla stessa squadra di autori e sul regista Giovanni Caccamo, ma anche su una redazione più numerosa.
“Sono contento perché sono riuscito ad avere più persone in redazione. Eravamo sotto organico, ma riuscire ad aumentare i numeri in un momento di difficoltà è un bel riconoscimento. Il programma vive di me e di Fabio Buttarelli, capo progetto, ma anche un fratello: lavoriamo insieme dal 1995. Era un collaboratore a I Fatti Vostri. Anche Giovanni Caccamo: allora metteva le cassette nel mixer, oggi è il mio regista. Uno dei meriti dell’ “Arena” è di aver cresciuto dei professionisti.”
Giletti, nato e cresciuto professionalmente in Rai, svela di essere stato in passato molto vicino ad un passaggio a Mediaset.
“Nel ’98 sono stato molto vicino ad andare a Mediaset. Se avessi guardato il denaro sarei dovuto andare, ma io credo soprattutto nei progetti. E poi ero troppo giovane, non avevo le spalle quadrate, rischiavo di finire a fare promozioni a vita…(Adesso) non credo di lasciare la Rai. Sono nato qui, ci lavoro da quasi 25 anni. Ormai sono quasi un pezzo del cavallo di Viale Mazzini…”
Infine un sogno nel cassetto.
“Avere ospite l’uomo più politico del momento: Papa Francesco.”
1. Giuntidemetra ha scritto:
19 settembre 2014 alle 17:11