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dicembre

CENTOVETRINE A RISCHIO CHIUSURA: I LAVORATORI SCRIVONO A PIERSILVIO BERLUSCONI

Centovetrine cast

La notizia della possibile chiusura di CentoVetrine, il prodotto di punta del pomeriggio di Canale 5, aveva colto di sorpresa  un pò tutti. Non capita tutti i giorni, infatti, che si metta in discussione la riproposizione di un programma di successo che ha peraltro un pubblico ben fidelizzato. Non solo, quel che ha stupito poi è che, malgrado l’infittirsi di tali allarmanti voci, Mediaset non abbia mai provveduto a zittirle o al contrario confermarle. Una situazione poco chiara sulla quale i tanti lavoratori della soap vogliono vederci meglio. Per farlo hanno scritto una lettera a Piersilvio Berlusconi, colui che solo pochi mesi fa aveva definito CentoVetrine un caposaldo dell’industria televisiva italiana (per maggiori info clicca qui) ma che ora potrebbe decidere (o avrebbe già deciso) di mettere la parola fine alle vicende del centro commerciale più famoso di Italia.

Di seguito ecco il testo integrale della lettera al Vicepresidente Mediaset:

Egregio Dott. Piersilvio Berlusconi,

abbiamo appreso, lo scorso 2 dicembre dal quotidiano La Stampa di Torino che la soap opera Centovetrine, da lei definita in occasione del decennale della soap stessa “Un caposaldo dell’industria televisiva italiana…”. (Ansa 30.01.11).è a rischio chiusura. Da oltre dodici anni lavoriamo con grande professionalità e passione alla realizzazione di questa soap che, fin dal suo esordio, ha ottenuto sempre ottimi risultati in termini di ascolti e che, ancora oggi, appassiona più di 3.500.000 telespettatori. In questi anni, Centovetrine, è riuscita a imporsi come la soap italiana più vista nel nostro Paese, leader nella sua fascia oraria, affermandosi come un’importante fonte di occupazione per migliaia di persone, creando a San Giusto Canavese, alle porte di Torino, uno dei poli produttivi più importanti in Italia, dove ogni giorno lavorano 2 e a volte anche 3 troupe contemporaneamente. Fino ad oggi, 13 dicembre 2011, a soli 10 giorni dalla scadenza del nostro contratto non abbiamo ricevuto, nessun tipo di comunicazione ufficiale: né di smentita, né di conferma, solo un lungo silenzio. Siamo sorpresi per questa mancanza di comunicazione da parte sua e di Mediaset e vorremmo che ci fosse, da parte Vostra, la stessa correttezza che abbiamo garantito in tutti questi anni. Crediamo ci sia dovuta. Consapevoli di aver lavorato e di continuare a lavorare ad un prodotto efficace, sano e di indiscutibile successo. Pertanto chiediamo una smentita o una conferma alle voci di chiusura di Centovetrine che si sono susseguite sui giornali.

Buon Natale

I lavoratori tutti di Centovetrine
attori, autori, registi, troupe.

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8 Commenti dei lettori »

1. La Zanzara ha scritto:

14 dicembre 2011 alle 12:44

Ci pensavo da tempo… mi dispiace per chi perde il posto di lavoro! Francamente non la seguivo da un pezzo… sono felice che si sia rotto il cerchio! A differenza di Beautiful mi è sempre sembrata pericolosa per il contenuto che veicolava… non sbaglio un colpo! Ormai non serviva più a chi la usava per scopi diversi dal semplice intrattenimento… si rivolgeva ad un pubblico che poteva facilmente immedesimarsi… perchè alla realtà di sogno delle case di moda si sostituivano i nostri centri commerciali! Penso che molta gente che ha difeso pubblicamente questo prodotto dovrebbe interrogarsi circa la funzione di questa soap e dovrebbe chiedersi perchè anche se i risultati continuano ad essere ottimali l’azienda la oscura… sono certa che anche i reality e altri programmucci faranno la stessa fine in tempi non molto lontani da oggi! Spero di avere delle risposte a breve da parte di coloro che si sono mobilitati mettendoci la faccia e il nome!

Sono solidale con chi perde il lavoro in questo modo assurdo e mi scuso per la mia impertinenza!



2. ANTONIO1972 ha scritto:

14 dicembre 2011 alle 13:02

io non credo che lo chiudano,quanto mai costerà questa soap???
in tema chiusure,mi chiedo perchè siano già stati confermati matrix (con anche una serata in più) e distretto di polizia. a questo punto voglio anche una seconda serie di baciati dall’amore!



3. luke ha scritto:

14 dicembre 2011 alle 13:05

Se la cosa dovesse essere vera sarebbe veramente una brutta cosa averlo imparato dai giornali, mancaza completa di rispetto per gente che lavoro.
Mi viene anche da pensare che sia una mossa pubblicitaria per creare ansia e attesa agli spettatori.

Ma veramente ci sarà una nuova serie di distretto?!



4. tania ha scritto:

14 dicembre 2011 alle 13:20

Che brutta faccenda



5. ANTONIO1972 ha scritto:

14 dicembre 2011 alle 13:25

@si luke. il fatto è che il produttore di distretto è valsecchi, quello che fa le uniche fiction di successo di mediaset,quindi se gli pestano i piedi questo è capace di far su baracca e burattini.
io sono sempre dell’idea che minacciano di chiudere centovetrine solo per mettere nel panico il cast e abbassare il cachet a tutti. ci credo quando vedo che lo chiudono!



6. tania ha scritto:

14 dicembre 2011 alle 13:29

Un prodotto dovrebbe chiudere per bassi ascolti…comunque e’ il periodo nero delle soap.Hanno gia chiuso in pochi anni: sentieri,la valle dei pini,una vita da vivere,Cosi gira il mondo,vivere e agrodolce.A chi tocca non se n’grugna,chi e’?



7. Debora Lucca ha scritto:

14 dicembre 2011 alle 14:37

Le paghe degli attori sono spropositate, e poi permettetemi di dire che oggi debbono fare i conti con la crisi generalizzata. Desidererei sapere come sono stati scelti ( almeno la parte artistica ) e su quali basi dato che non riscontro nella maggior parte di loro una credibilità artistica. Per non parlare degli sceneggiatori e di quei registi a camera fissa su cui eviterei di pronunciarmi. In questa soap la parola meritocrazia non esiste, dialoghi imbarazzanti e personaggi privi di qualunque minimo appeal. Si sono comprati le case, hanno guadagnato quello che un povero cristo non guadagnerà mai neanche con due vite a disposizione, hanno partecipato a serate ben retribuite, è possibile che ora tutto si blocchi. Nulla è per sempre ed invece di piangere gradirei un diverso atteggiamento, più rispettoso dei problemi che la collettività sta passando. Grazie.



8. lele ha scritto:

14 dicembre 2011 alle 17:05

@Debora
“gradirei un diverso atteggiamento, più rispettoso dei problemi che la collettività sta passando”
e che devono fare? stare zitti e perdere il proprio lavoro? bah



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