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Piazzapulita: «I rom non sono uguali a noi». Applausi in studio, Formigli si dissocia – Video

di Marco Leardi

12/04/2019 - 17:52

Piazzapulita: «I rom non sono uguali a noi». Applausi in studio, Formigli si dissocia – Video

Corrado Formigli

I rom? “Uguali a noi non è il termine più giusto“. E giù applausi. Lo studio di Piazzapulita ha reagito in maniera inaspettata, con brutale spontaneità. Le dure parole di Simone Vandalo, uno dei giovani protagonisti delle proteste antizigane di Casal Bruciato, hanno riscosso un apprezzamento che il conduttore non ha gradito e dalle quali, anzi, si è dissociato. “Non si può applaudire qualcuno che certifica che due esseri umani non sono uguali” ha sbottato il giornalista.

Come accaduto in passato nella trasmissione di La7, una discussione sui rom ha avuto esiti inattesi. Ad innescare l’applauso del pubblico, le affermazioni di Simone Vandalo, che assieme alla sua compagna Noemi Fasciano ha occupato abusivamente un alloggio destinato ai rom. Proprio riferendosi a questi ultimi, il ragazzo ha dichiarato:

Sono cittadini italiani, però uguali non è il termine più giusto. Non sono uguali per il semplice motivo che loro hanno un’altra tipologia di vita confronto alla nostra. Insegnano ai figli a fare cose che noi non insegneremmo mai, non danno il buon esempio. La maggior parte è così. Non credo che chi assegna queste case li vorrebbe avere nella palazzina dove vive“.

Lo spontaneo assenso del pubblico in studio ha infastidito il conduttore Corrado Formigli, che si è sentito in dovere di prendere le distanze da quanto avvenuto.

Era successo solo un’altra volta. Quando Simone con brutalità e autenticità ci dice che in fondo i rom non sono uguali c’è stato un applauso in studio. Però l’applauso sul fatto che un rom non è uguale a noi, anche se è cittadino italiano, è qualcosa che a me fa paura. Non do la colpa a Simone, però mi domando che cosa sta succedendo in questo Paese e quanto è pericoloso alimentare questo tipo di pensiero?“.

Il precedente ricordato dal conduttore risale al 2015, quando proprio a Piazzapulita avvenne un duro scontro tra Dijana Pavlovic, Presidente della Federazione Rom e Sinti insieme, ed il compianto eurodeputato leghista Gianluca Buonanno. Anche in quel caso le parole di quest’ultimo vennero applaudite a sorpresa.

Anche allora mi dissociai e mi dissocio adesso da un applauso che a me non è piaciuto. Non si può applaudire qualcuno che certifica che due esseri umani non sono uguali

ha chiosato Formigli, visibilmente spiazzato dall’episodio.

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17 commenti su "Piazzapulita: «I rom non sono uguali a noi». Applausi in studio, Formigli si dissocia – Video"

  1. Mattia Gasparini dice:

    Infatti la coerenza è un valore importante: aveva detto che non mi avrebbe mai più rivolto la parola in vita sua nemmeno per interposta persona solo una settimana fa. Sia coerente.

  2. Mattia Gasparini dice:

    TriXy ?

  3. Mattia Gasparini dice:

    I regimi comunisti sono razzisti e intolleranti esattamente come i regimi fascisti e nazisti. E come tutti gli altri regimi purtroppo ancora esistenti in troppe parti nel mondo. Formigli è un progressita. Un comunista non di certo, ho anche dei seri dubbi che voti PD.

  4. Mattia Gasparini dice:

    Pechinese: infatti ho sempre considerato quella di Berlusconi una ossessione propagandistica. Una cialtroneria delle sue. Io ho scelto Berlusconi perchè più affine a un Partito Liberale o Repubblicano. Quando io parlo di comunismo intendo il comunismo vero. In Italia nemmeno il PCI era un vero partito comunista come inteso dall'ideologia e filosofia comunista. Era molto diverso da il comunismo che esisteva e ancora esiste in moti paesi a dittatura o regime comunista. Quindi di conseguenza ti dico che il comunismo il Italia non è mai esistito. Potrei anche dirti che ha fatto meno danni della DC per il paese. Il PCI era un partito di sinistra senza dubbio, cosa che il PD non è mai stato. Aldo Moro cercò in tutti i modi un compromesso storico e sappiamo come è finita. Il PCI era un partito che poteva fare paura agli americani durante la guerra fredda contro l'URSS, ma Berlinguer professava cose diverse dai leader dei partiti comunisti mondiali. Era intellettualmente diverso da tutti loro. Il problema sorge perchè chiamandosi Partito Comunista di seguito quelli di quella parte si chiamavano comunisti. Ma non lo sono mai stati in toto e si sono estinti ben prima del 1994. Un po' come i socialisti di Craxi, che con il socialismo vero avevano poco in comune. Un po' come questi del Partito Democratico che con i Partiti Democratici, tipo quello americano o altri, hanno niente in comune. Ma non basta una sigla per fare di un partito una precisa ideologia che ha una storia orrenda alle spalle.

  5. Mattia Gasparini stavolta devo dissentire. Il comunismo in Italia è esistito eccome, che non sia (fortunatamente) mai andato al governo è altro discorso. Come elettore di Berlusconi (se non sbaglio ti sei dichiarato tale più volte) dovresti saperlo bene, dato che il motore primo della sua discesa in politica è stato proprio la lotta al comunismo. Ed è vero anche che i regimi comunisti sono i più razzisti e intolleranti di tutti. Detto questo, non ho assolutamente elementi per dire che Formigli sia comunista, di sicuro non vota Berlusconi.

  6. Mattia Gasparini dice:

    Devo dare ragione a Sanjuro: certe persone sono ossessionate senza conoscere la storia e la politica di questo paese. Comparate dei libri e recuperate quello che non avete imparato a scuola.

  7. Mattia Gasparini dice:

    E per tornare in tema, Formigli non è un comunista. E come essere umano ha tutto il diritto di indignarsi se qualcuno pensa che i rom siano diversi da noi.