3
luglio

SANTORO CONTRO MENTANA: NASCONDE IL CONFLITTO D’INTERESSI, SIAMO DIVERSAMENTE LIBERI.

Enrico Mentana, Michele Santoro

Te c’hanno mai mandato a vaffanbicchiere?  Ricevere una dimostrazione di tracotanza da parte di Michele Santoro è una galanteria che spetta davvero a pochi. L’elenco dei privilegiati, aperto mesi fa dal ‘conuto e mazziato’ Mauro Masi, oggi si arricchisce e annovera anche Enrico Mentana, direttore del Tg La7. In una recente intervista al Corriere, il Mitraglietta aveva parlato della trattativa arenata tra l’emittente di Telecom e Santoro in termini poco graditi al giornalista, e così il conduttore di Annozero non ha esitato e rendere pan per focaccia a modo suo. Batti e ribatti. In un film comico saremmo alla scena degli schiaffoni.

Come è noto, Enrico Mentana non si è mai incatenato per la libertà di informazione. Anche quando aveva promesso di farlo. Pur nutrendo nei suoi confronti una enorme stima professionale, ritengo che abbiamo nei confronti del potere (economico, politico ed editoriale) atteggiamenti molto distanti. Il che ci rende diversamente liberi“. Così Santoro ha replicato al direttore del Tg La7, secondo il quale il divino Michele avrebbe esagerato nelle trattative con Ti Media, chiedendo libertà assoluta. “L’editore, accordandogliela, rivendicava il diritto di conoscere i contenuti delle trasmissioni, dovendone rispondere del resto qualsiasi giornalista non può dire o scrivere quel che gli pare. Esistono obblighi di legge” aveva aggiunto Chicco Mitraglia al Corriere.

Parole che hanno fatto innervosire Santoro, che oggi ha ribattutto: “le sue dichiarazioni fanno intendere che io avrei richiesto all’editore una libertà illimitata e irresponsabile. Siccome non è così, non capisco per quale ragione egli voglia assumere il ruolo di chi nasconde o vela con le sue interpretazioni il conflitto d’interessi“. Così, nel sommo giudizio santoriano, Mentana è si è trasformato di colpo da giornalista acuto, corretto e indipendente a difensore dell’occulto conflitto d’interessi orchestrato da Berlusconi grazie alla potente “dittatura di Mediaset” teorizzata nei giorni scorsi.

E pensare che, al contrario, il direttore del Tg La7 aveva anche chiesto chiarezza al suo editore proprio in merito all’interruzione repentina delle trattative tra Santoro e Timedia. Lo aveva fatto nientemeno che in diretta tv, evocando pure lo spauracchio della censura di mercato ai danni del conduttore. Ma l’ira dell’arcangelo Michele ha ignorato e tranciato pure quella mano tesa.

Il problema di Timedia - ha infatti proseguito e spiegato il giornalista - non è stato quello di assumersi la responsabilità di ciò che andava in onda, ma proprio quello di non assumersela perfino dal punto di vista legale, riservandosi di interferire nell’esercizio dell’attività giornalistica, che è autonoma per statuto e vede prevalere il diritto e il dovere di cronaca“.

A queste condizioni, dunque, il conduttore ha respinto la possibilità di tornare a trattare con La7 ed ha pure giudicato improbabile che Milena Gabanelli stipuli un contratto con la rete. Messo sul marciapiede dalla Rai, ostacolato nella sua corsa verso il terzo polo, ’tradito’ dall’amico Mentana: che sfiga. Non trova pace, Sant’oro martire.



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50 Commenti dei lettori »

1. TaylorHayes ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:05

Bisognerebbe capire se effettivamente ci sono state delle pressioni esterne; ieri sul sito del fatto quotidiano c’era scritto che telecom avrebbe tratto vantaggio da un articolo contenuto nella manovra finanziaria. Se così fosse, come dar torto a santoro? Io l’ho sempre stimato come giornalista, tuttavia, credo sia diritto di un editore tutelarsi affinchè casi come quello di ciancimino non si ripetano, in fondo la sette non è la rai.



2. ventiore ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:05

non capisco cosa si stia rimproverando a Santoro, l’onestà intellettuale?
Cioè siccome le cose le dice e non le accenna vuol dire che sta facendo il martire?
Leggi proposte e ritirate, contratti scritti, interviste sui giornali.
Stiamo parlando di fatti incontrovertibili ed inquietanti.
Vogliamo dire che non si può affermare che ci sia una necessaria correlazione tra l’improvviso stop a Santoro e quel che si discuteva in parlamento? Vogliamo dire che le affermazioni che fa Mentana circa il giornalismo non siano di qualcuno che ha un’idea del giornalismo funzionale ai padroni del momento e non corrispondano con quella che dovrebbe essere l’idea d’indipendenza del giornalista a servizio dei cittadini? L’editore non dovrebbe essere colui che tutela l’indipendenza dei giornalisti dalle pressioni a fronte di un guadagno economico che percepisce dal lavoro di questi? La tutela legale non è la condizione minima per fare inchiesta contro gruppi d’interesse potenti?
Santoro non si è smentito su Mentana: sono anni che dice che è un ottimo professionista, sono anni che NON DICE che Mentana sia un uomo totalmente libero. E poi quanto è rilevante questo modo d’interpretare la vicenda rispetto al contenuto stesso della vicenda?
Bah …



3. Davide Maggio ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:13

ventiore: quindi Mentana e’ uno che nasconderebbe il conflitto di interessi secondo te?



4. Pippo76 ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:14

@Taylor
Ti riferisci a questo articolo..
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/02/ricatto-di-governo/136034/
Uno lo legge e non essendo il vangelo ognuno poi trae le sue conclusioni.
Credo che questa vicenda e trattativa sia stata troppo pubblicizzata.
Se avessero agito a fari spenti forse avrebbero tratto tutti vantaggio dalla cosa.
Adesso è un tutti contro tutti che ha poco senso..



5. Marco Leardi ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:24

Santoro fuori dalla Rai ha provocato sicuramente dei movimenti (pressioni?) di cui anche qui abbiamo scritto. Ma sembra impossibile che nessuno riesca ad offrire al giornalista le condizioni necessarie per farlo lavorare. Una volta è il contratto, un’altra il conflitto d’interessi, l’Agcom, il Cda, l’editore, le pressioni interne e quelle dalla politica…
La firma con La7 poteva avvenire settimane fa, ma evidentemente Santoro aveva (anche) altri interessi



6. Nicola47 ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:24

@Davide maggio

L’attacco di santoro a Mentana è la dimostrazione che la Rai aveva ragione.
Non mi sarei mai aspettato un attacco di santoro verso Mentana.
A questo punto per me santoro va su current tv se arriva suo digitale terrestre.
A maggior ragione la libertà assoluta che chiede santoro non l’avrà mai.
Neanche Mentana ce l’ha e mi pare che sia imparziale.



7. ventiore ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:27

Non è che ho questa idea in astratto: nello specifico mi riferisco a quel che usciva sul Corriere e sul Fatto. E non si tratta di sposare una tesi o un’altra per partigianeria politica: valuto uno stop di trattativa in relazione ad una legge scomparsa, in relazione ad un conflitto d’interessi che esiste. E poi valuto le parole di un giornalista (Mentana) in relazione a quel che usciva sul Fatto ed a quelli che sono i tra virgolette dogmi del giornalismo inteso come cane da guardia del potere. Poi che Mentana faccia un buon tg è un altro discorso, ma non è che una cosa escluda l’altra.



8. ventiore ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:31

@Marco Leandri
Cioè siccome non è possibile pensare che Santoro venga rigettato da tutti…
allora dobbiamo far finta di non leggere le intercettazioni, non esser consapevoli del conflitto d’interessi, non esser consapevoli della proprietà di La7?
Ma poi tutti chi? In Italia da un lato c’è il potere politico, dall’altro il potere politico e poi c’è La7 che è di Telecom Italia alla quale hanno appena evitato una legge che avrebbe minato i suoi interessi nella telefonia. Non è colpa mia se TUTTI sono QUESTI.



9. Davide Maggio ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:37

Nicola: parliamo pero’ di Mentana. Adesso e’ diventato di parte anche lui? Io la penso in maniera diversa. Ritengo che in qualunque contesto lavorativo (e non) non si possa fare cio’ che si voglia al 100%. Ci sono sempre degli equilibri che si devono mantenere. E tra l’altro credo che sia anche giusto cosi’.



10. Marco Leardi ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:39

@ventiore.. io ho posto semplicemente un dubbio; può anche darsi che Santoro sia veramente una vittima! Non lo escludo. Ma mi sembra strano che, ogni estate, abbia qualcosa da lamentare, denunci complotti, gridi allo scandalo……… e puntualmente in autunno torna in onda! succede così da anni.



11. ventiore ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:39

scusa Marco, ti ho storpiato il cognome nella fretta!
Comunque la questione non è quanto sia imparziale o parziale Mentana, ma quanto sia libero o meno in tutti i campi in cui si trova a dover fare informazione. E sopratutto quale sia il suo modo di intendere il giornalismo in relazione ai rapporti di potere e autonomia tra editore e giornalista. Uno può essere equidistante ma avere dei paletti, e vivere bene confinato. Oppure essere libero ma parziale. Oppure tutte e due o nessuna delle due. La vicenda è stata ricostruita da ambo le parti, i contratti sono scritti, la Telecom non avrà problemi circa il suo core business, il duopolio è più felice. E Mentana difende i suoi datori di lavoro.
Ma poi scusate: ma secondo voi dopo l’appello di Mentana durante il quale chiedeva alla dirigenza di affermare la piena indipendenza di TI Media nella vicenda Santoro
cosa sarebbe dovuto succedere?
Lo chiamavano e gli dicevano: sì, il conflitto d’interesse c’è … volevamo nasconderlo, ma a te lo diciamo e tu puoi dirlo in giro.
E poi lui al corriere dice: MI HANNO DETTO CHE HANNO DECISO AUTONOMAMENTE”
Certo, se lo dicono loro tutti tranquilli. Ma per cortesia!



12. Pietro ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:40

@ Davide Maggio:
Se gli equilibri giornalistici li stabilisce la politica, allora il giornalismo non è libero e in ultima analisi Santoro ha ragione.



13. ventiore ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:41

Poi ad ognuno la sua opinione, ci mancherebbe!
Però secondo me qua non c’è molto margine di discussione …



14. Davide Maggio ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:42

Pietro: perche’… secondo te con i finanziamenti pubblici ai giornali, cosa credi? E in secondo luogo, si sa che tutti i giornali sono legati ad alcuni partiti. Il Fatto non riceve, invece, alcun finanziamento pubblico.



15. Davide Maggio ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:43

Pietro: per quanto riguarda invece Santoro, in linea di principio ha ragione ma la libertà che cerca lui, per quello che ho detto prima, non potrà trovarla da nessuna parte. E ripeto, per alcuni aspetti e’ normale che sia cosi’.



16. Franco2 ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:44

Chi dice una cosa, chi ne dice un’altra e vai a capire chi ha ragione!
Qui il diverbio non è sull’interpretazione, ma sui fatti.
Ci vorrebbero le intercettazioni delle trattative tra Santoro e Ti Media, per sapere la verità.



17. Davide Maggio ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:46

Franco2: ma vi ricordate quando dissi che secondo me Santoro non sarebbe mai approdato a La7? Era OVVIO o quasi. E se non fosse stato OVVIO, avrebbe avuto gli stessi problemi che ha avuto in RAI.



18. Marco Leardi ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:46

lo statuto al quale Santoro fa riferimento riconosce la libertà di cronaca.. ma prevede anche che ci sia una linea dettata dall’editore. E’ anche comprensibile che La7 chiedesse di visionare almeno le scalette del programma.



19. ventiore ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:52

Ma è TI MEDIA che sostiene sia stata questa la motivazione della rottura. Santoro invece dice “Ferma restando la mia autonomia di giornalista, non ho problemi a informare l’editore di ciò che va in onda”
Allora il punto è: perché dovrei credere a TI MEDIA considerata la legge apparsa e scomparsa dalla manovra del governo e non a Santoro che facendo riferimento ai contratti ricorda che “verba volant, scripta manent”?



20. Davide Maggio ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:54



21. Pietro ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:54

@ Davide Maggio e Marco Leardi:

lo statuto al quale Santoro fa riferimento riconosce la libertà di cronaca.. ma prevede anche che ci sia una linea dettata dall’editore

se la linea dell’editore viene plasmata dai partiti allora non va bene. E’ questo che denuncia Santoro: le pressioni esterne, che non sono accettabili, perchè se l’informazione la fa la politica, allora stai sicuro che non sarà informazione libera. Santoro ha ragione; l’unico elemento che manca a dimostrazione della sua ragione è la prova dell’esistenza delle pressioni esterne e mi pare che Il fatto (che non riceve finanziamenti dai partiti) abbia già fatto ipotesi credibili.



22. Davide Maggio ha scritto:

3 luglio 2011 alle 18:58

Pietro: ma non ci voleva Santoro perche’ questa cosa si sapesse. E’ la scoperta dell’acqua calda. Io non parlerei di “decisione” ma di influenze certamente si. Io sono convintissimo che non esista un’informazione completamente libera. Ma sono convinto che non esista da nessuna parte. Per antonomasia un giornalista, chiunque esso sia, sarà sempre di parte perchè esprime un’opinione, la propria visione di determinate cose.



23. Franco2 ha scritto:

3 luglio 2011 alle 19:02

@Davide Maggio:

No, è diverso. In Rai i problemi erano di natura politica.

Rileggendo, mi sembra di capire che a Ti Media interessi, più che altro, avere il diritto di veto su ciò che va in onda. Santoro, invece, non vorrebbe interferenze nel proprio programma, assumendosi anche in prima persona la responsabilità di ciò che va in onda.
È come se volesse fare una propria tv che usasse temporaneamente le frequenze de La7.
Se la cosa si può fare dal punto di vista legale, fossi nei dirigenti di Ti Media glielo lascerei fare. Abbiamo visto com’è salito il titolo in borsa quando Santoro pareva passato a La7 e com’è sceso quando c’è stata notizia della rottura.



24. Davide Maggio ha scritto:

3 luglio 2011 alle 19:04

Franco2: appunto, stesso e identico problema.



25. ventiore ha scritto:

3 luglio 2011 alle 19:05

Davide Maggio: appunto l’ho letto. Alla luce però di quel che è accaduto in parlamento e del quadro politico economico del paese
perché dovrei credere alla versione di TI MEDIA?
Tu mi hai citato il Corriere, in quell’articolo TI MEDIA dava la sua versione. La versione di TI MEDIA non è la verità per definizione.
Perché, dato tutto quello di cui sopra, si da per scontato che TI MEDIA stia dicendo la verità?
Non mi pare poi che la credibilità del gruppo Telecom sia così immacolata da non poter presumere, sulla base di fatti accaduti e della situazione nello specifico, che la versione di TI MEDIA non sia la parola di Dio.



26. Pietro ha scritto:

3 luglio 2011 alle 19:05

La PROPRIA opinione, già è buono; non quella di chi lo paga. Sarà pur la scoperta dell’acqua calda, ma Santoro denuncia, altri tacciono e alimentano questo sistema della cattiva informazione.



27. Davide Maggio ha scritto:

3 luglio 2011 alle 19:07

Pietro: e lui per questo lo fa, perchè – chiaramente – chi non è coinvolto (quindi la stragrande maggioranza degli italiani) non potrà che appoggiarlo. Il problema e’ che adesso se l’e’ presa con una rete e un conduttore che erano i paladini della libertà. Ha ’sporcato’ pure La7 e Mentana.



28. Franco2 ha scritto:

3 luglio 2011 alle 19:12

@Davide Maggio.
Se dici che è lo stesso identico problema, dai ragione a Santoro quando accusa la presenza di un conflitto d’interessi in Telecom, che coinvolge il mondo politico.

Un’azienda dovrebbe perseguire i propri interessi economici. Se invece che dal mercato si fa guidare dalla politica, c’è qualcosa che non va, ne devi convenire.



29. ventiore ha scritto:

3 luglio 2011 alle 19:13

La7 e Mentana si sono “sporcati” da soli. Con le loro affermazioni ed azioni. Ma poi che doveva fare: non dire la sua per non compromettere la credibilità di Mentana? L’autocensura doveva servire a tutelare uno spazio televisivo in crescita? A me che cresca o meno poco importa: non ci lavoro. Valuto quel che accade in base a quel che accade e a quel che so. Mentana ha detto che non si può avere la libertà totale facendo intendere che Santoro cercasse una libertà che non si può ottenere. Santoro dice a Mentana che hanno una diversa idea di quella che è la libertà a cui si deve ambire per svolgere autonomamente il mestiere di giornalista. Mentana non parlava Santoro non rispondeva, mica è stato Santoro a tirare in ballo Mentana. Semplice.



30. Pippo76 ha scritto:

3 luglio 2011 alle 19:15

Perlomeno Santoro ha il coraggio di denunciare.
Ma qualcuno di voi ha letto l’inchiesta di Repubblica?
Secondo voi come si può lavorare in quella Rai?
Quali pressioni si subiscono se uno non è allineato?
Intercettazioni di qualche anno fa che fanno ben capire lo schifo di RaiSet e di come viene gestita l’informazione in Italia.
Santoro non ha sporcato nulla..ha semplicemente detto che anche la7 ( pure televisione apparentemente più libera di altre visto che ha Lerner, Gruber ecc.) non è COMPLETAMENTE libera perchè poi chi è a capo del governo può intervenire su Telecom in qualsiasi momento.
O forse tutti credevamo che la7 fosse l’Isola felice e fosse libera di fare quello che voleva a danno di due colossi ( facciamo 1 colosso) dell’informazione?



31. pig ha scritto:

3 luglio 2011 alle 19:20

Che paxxe però Santoro,sempre a fare la vittima



32. TaylorHayes ha scritto:

3 luglio 2011 alle 19:28

@Pippo76
Intendevo dire che ognuno dice la sua e non si capisce più niente. Come ha scritto qualcuno ci vorrebbero le intercettazioni su come sia andata questa trattativa.
Detto questo, a mio parere esiste un grandissimo problema di conflitto d’interesse che andava risolto molto tempo fa, ma mi pare che neppure alla sinistra premesse più di tanto porvi rimedio.



33. lele ha scritto:

3 luglio 2011 alle 19:33

@TaylorHayes
Con la manovra telecom italia perde il monopolio sulla rete telefonica nazionale, risparmiando in costi di manutenzione.



34. ventiore ha scritto:

3 luglio 2011 alle 20:23

@33 Ma perdendo rendite e benefit di monopolio sulle infrastrutture.
Anche perché se no non si capirebbe perché le altre compagnie vogliano accollarsi qualcosa che nessuno vorrebbe. Ricordo che la proprietà di telecom tra l’altro queste infrastrutture pubbliche le ha avute praticamente a gratis (o a debito spalmato sul titolo) grazie alle varie privatizzazioni degli anni ‘90.



35. Pietro ha scritto:

3 luglio 2011 alle 20:23

Ha ’sporcato’ pure La7 e Mentana

se a La7 ci sono problemi di pressioni esterne, allora ben venga lo “sporco”; non è che se non ti chiami “Rai” ma hai i suoi stessi problemi allora va bene, vai denunciato pari alla Rai! Idem per Mentana se ha avuto un ruolo, se ha accettato le pressioni o comunque non le ha denunciate per interesse.



36. Davide Maggio ha scritto:

3 luglio 2011 alle 20:31

PIetro: le ‘pressioni’ esterne ci sono dappertutto. Le abbiamo pure noi nel nostro piccolissimo. Il tutto sta nel gestirle al meglio.



37. ventiore ha scritto:

3 luglio 2011 alle 20:35

Telecom vuole i benefit del monopolio sulle infrastrutture, ma senza esser obbligata a fare investimenti.



38. Pietro ha scritto:

3 luglio 2011 alle 20:39

@ Davide Maggio:
Santoro le gestisce così: denunciandole. La risposta più forte e più giusta.

le ‘pressioni’ esterne ci sono dappertutto. Le abbiamo pure noi nel nostro piccolissimo:
mi viene da ridere, visto che sono amico di Maria Volpe.



39. Davide Maggio ha scritto:

3 luglio 2011 alle 20:41

Pietro: cosa significa…



40. Pietro ha scritto:

3 luglio 2011 alle 20:47

Chi vuol intendere, intenda! Ha comunque importanza relativa in questo discorso più generale.



41. Davide Maggio ha scritto:

3 luglio 2011 alle 20:49

Pietro: no no, nessun vuol intendere intenda. Ora che hai gettato il sasso o parli oppure sono costretto a contattare Maria che, come saprai, e’ anche una mia amica.



42. GIU-87 ha scritto:

4 luglio 2011 alle 00:41

Se a Santoro non piace sottostare alle regole del capo per il quale lavora, che si aprisse una tv tutta sua dove poter dire e fare tutto quello che vuole. Ok la libertà di informazione, ma qui si sta esagerando su, allora domani tutti quanti andiamo a lavoro e facciamo quello che ci pare e piace… Non funziona proprio così su…



43. Nicola47 ha scritto:

4 luglio 2011 alle 11:23

@Davide maggio

Che voleva dire Pietro nominando Maria volpe?
Non tenerci sulle spine.
Tu come credi che andrà a finire il caso santoro?
Ti sembra probabile a questo punto che visto che santoro cerca una libertà assoluta che possa andare su current tv se questo canale arriva sul digitale terrestre?
Rispondi a tutto e grazie in anticipo.



44. Nicola47 ha scritto:

4 luglio 2011 alle 15:12

@Davide Maggio

Puoi spiegare questa frase:

Pietro: no no, nessun vuol intendere intenda. Ora che hai gettato il sasso o parli oppure sono costretto a contattare Maria che, come saprai, e’ anche una mia amica.

Rispondi grazie.



45. Davide Maggio ha scritto:

4 luglio 2011 alle 15:16

Nicola: gli ho chiesto cosa volesse dire con la sua frase perche’ vorrei saperlo anche io.



46. Nicola47 ha scritto:

4 luglio 2011 alle 15:33

@Davide Maggio

Hai già contattato Maria volpe? Che ti ha detto?
Pietro ha lanciato la pietra e nascosta la mano.
Non è giusto.
Rispondimi grazie



47. Pietro ha scritto:

4 luglio 2011 alle 16:10

Mi spiace d’aver creato questo caos, non era nelle mie intenzioni. M’è proprio sfuggita quella battuta visto che si parlava di “pressioni nel vostro piccolo”.
Comunque, a grande richiesta, chiarirò: mi riferivo ai “disordini” che hanno caratterizzato le votazioni dell’ultima edizione dei Teleratti di Davide Maggio. M’è stato detto che alcuni voti sarebbero stati “caldeggiati”, altri scoraggiati, da componenti della giuria. E Maria avrebbe abbandonato amareggiata la giuria.
Questo vi dovevo e non aggiungo altro, anche perchè dovrebbe essere Davide Maggio a parlarne se lo ritiene necessario. Io riporto solo una “voce di corridoio” che m’è sfuggita così, all’interno di un discorso ben più generale.



48. Davide Maggio ha scritto:

4 luglio 2011 alle 16:14

Pietro: non e’ una voce di corridoio, e’ la verità. Quest’anno nel corso delle votazioni dei Teleratti i giurati si sono accesi piu’ del solito. E non ti nascondo che la cosa mi ha fatto piacere. Oggetto della discordia e’ stata l’assegnazione di un TeleRatto Speciale a Sgarbi oltre a quello della critica. Tre giurati, non essendo d’accordo con l’assegnazione, si sono ritirati dalla giuria per quella votazione mantenendo invece le votazioni per il TeleRatto della Critica. Tutto qui. Come nelle migliori giurie. E francamente il discorso non c’entra niente con quello di cui parlavamo :-)



49. nicola47 ha scritto:

4 luglio 2011 alle 18:09

@Davide Maggio
e questo era?
pietro ci ha fatto penare per niente?



50. Pietro ha scritto:

4 luglio 2011 alle 21:05

@ nicola: mi spiace d’averti fatto penare, non era mia intenzione. M’è proprio scappata una battuta!
A me risulta che i giornalisti che si sono ritirati dalla giuria l’hanno fatto in chiaro segno di protesta verso un regolamento poco chiaro e, pare, viziato da simpatie e amicizie. Non solo: ci sarebbero state “pressioni”, indicazioni di voto da parte di alcuni componenti della giuria e sarebbe stato posto un veto su alcuni personaggi tv che non avrebbero dovuto per nessuna ragione ricevere un premio ironico ma “vergognoso” come il Teleratto.
Comunque mi pento d’essermi lasciato sfuggire quella battuta, ho detto tutto quello che avevo sulla punta della lingua e qui chiudo. Mi spiace d’aver creato aspettative e di conseguenza lettori curiosi che “penano”.



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