Vendita



15
aprile

Raffaella Carrà: ancora invenduta la casa di Roma

Casa Raffaella Carrà

Casa Raffaella Carrà

E’ in vendita da circa due anni (qui le foto), eppure nessuno ha ancora acquistato la casa romana di Raffaella Carrà. Ubicato in Via Nemea 21, nel quartiere Vigna Clara-Vigna Stelluti, ossia nella “Hollywood della Capitale”, l’immobile di circa 450 m², facente parte di un comprensorio di 15 palazzine, con annessi parco, piscina, campi da tennis e portineria h24, ad oggi risulta ancora invenduto, motivo per il quale il suo prezzo è stato abbassato a 1.870.000 euro, rispetto ai 2.100.000 euro iniziali.

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2
agosto

Il diavolo veste Prada… e vende casa! La dimora di Miranda Priestly è in vendita

Ph. Coldwell Banker via immobiliare.it

Ph. Coldwell Banker via immobiliare.it

Nella zona Upper East Side di New York, noto e lussuoso quartiere di Manhattan, è stata messa in vendita una casa alla modica cifra di 27,5 milioni di dollari. La notizia, però, è un’altra: l’abitazione in questione è nota in tutto il mondo poiché si tratta della “sfarzosa” dimora di Miranda Priestly, la protagonista de Il diavolo veste Prada interpretata da Meryl Streep.


13
aprile

In vendita la casa di Raffaella Carrà – Foto

casa di raffaella carrà

Casa di Raffaella Carrà

A 9 mesi dalla scomparsa, l’appartamento in cui ha vissuto Raffaella Carrà è stato messo in vendita. Situato a Roma in Via Nemea 21, nel quartiere Vigna Clara-Vigna Stelluti, soprannominato “Hollywood della Capitale” perché molti personaggi dello spettacolo popolano la zona, l’immobile si estende su una superficie di 450 m² e fa parte di un comprensorio di 15 palazzine, con annessi parco, piscina, campi da tennis e portineria h24.

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4
marzo

LA7: VIA LIBERA DEL CDA PER LA VENDITA A CAIRO

Urbano Cairo

Si è definitivamente conclusa la telenovela legata alla vendita de La7. Il Cda di Telecom Italia Media ha dato il via libera alla cessione dell’emittente terzopolista all’imprenditore Urbano Cairo. La notizia  - annunciata nel pomeriggio da un tweet di Gad Lerner – è confermata altresì da una battuta dello stesso imprenditore. Al microfono di Radio 24, il neo numero 1 de La7 ha così commentato:

La 7? Ho preso una bella patata bollente

Cairo, dunque, sembra consapevole dell’ardua sfida che l’attende. In un mercato televisivo sempre più competitivo, La7 deve riuscire a conciliare la riduzione dei costi e delle spese con un potenziamento del palinsesto. In particolare la programmazione non appare equilibrata, a programmi di grande successo che superano ampiamente la media di rete si affiancano produzioni dai risultati insoddisfacenti.

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1
marzo

VENDITA LA7: SCADE L’ESCLUSIVA CON CAIRO, CLESSIDRA E DELLA VALLE VALUTANO NUOVA OFFERTA. SPUNTA GUIDO VENEZIANI

La7

Sembrava ormai fatta, poi è arrivato il colpo di scena. I giochi per la vendita di La7 si riaprono: stando a quanto si apprende dal Cda di TiMedia, i vertici dell’emittente terzopolista non hanno raggiunto un accordo con l’editore Urbano Cairo, al quale era stata concessa la possibilità di presentare in esclusiva un’offerta per l’acquisizione della rete. I tempi della trattativa privata sono così scaduti, ed ora sul mercato sarebbero tornati a farsi sentire i vecchi pretendenti interessati alla negoziazione.

In particolare, ci riferiamo al fondo Clessidra e a Diego Della Valle, il quale di recente si era dichiarato pronto a rilevare La7 con una cordata alla quale avrebbero partecipato anche personalità dell’emittente (maggiori info qui). Nei prossimi giorni i due possibili acquirenti potrebbero ripresentare la loro offerta migliorata, singolarmente o con una inedita collaborazione. Pare infatti che il fondo guidato da Claudio Sposito abbia in corso colloqui con Diego Della Valle per la messa a punto di una nuova proposta congiunta, nella quale Clessidra coprirebbe il ruolo di capo cordata.

Non è finita. Stando a quanto riporta La Stampa, nella corsa all’emittente si sarebbe inserito in extremis anche l’editore di Vero, Guido Veneziani, il quale avrebbe avanzato un’offerta vincolante al presidente di TiMedia, Severino Salvemini. L’imprenditore sarebbe interessato all’acquisto di La7 e La7d e, contrariamente a Cairo, anche alla quota di Mtv (pari al 51%), per la quale avrebbe offerto circa 20 milioni di euro. I termini della proposta, secondo lo stesso Veneziani, sarebbero “fortemente migliorativi rispetto alla negoziazione con Cairo”.





19
febbraio

LA7 A URBANO CAIRO

Urbano Cairo

Il Consiglio di Amministrazione di Telecom, riunitosi ieri sotto la presidenza di Franco Bernabé, ha approvato l’avvio di una trattativa in esclusiva con Cairo Communication in merito alla vendita di La7. Stando a quanto riportato in una nota del gruppo, l’editore ha avuto la meglio sul fondo Clessidra, che partecipava alla gara per l’acquisto dell’emittente, ma ha anche fermato la corsa di Diego Della Valle, che negli ultimi giorni aveva avanzato una seria manifestazione d’interesse per la rete terzopolista.

Il gruppo di Urbano Cairo, che già si occupa della vendita degli spazi pubblicitari di La7, ora avrà due settimane di tempo per presentare la sua offerta definitiva per l’acquisto dell’emittente. La notizia è stata divulgata in diretta sul canale di TiMedia nel corso del programma Piazza Pulita di Corrado Formigli e poco prima, durante il TgLa7, anche Enrico Mentana aveva affrontato l’argomento con aggiornamenti in diretta dal CdA di Telecom, tenutosi nel tardo pomeriggio a Milano.

Stando alle prime indiscrezioni, la decisione di scegliere Cairo non avrebbe raccolto particolari consensi all’interno del Consiglio. L’assemblea degli azionisti – si legge in una nota – ha esaminato le offerte e ha approvato l’avvio di una fase di negoziazione in esclusiva con Cairo Communication per la cessione dell’intera partecipazione in La7 Srl con l’esclusione della quota di MTV Italia (51%) detenuta dalla stessa La7.

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18
febbraio

LA7 IN VENDITA, ANCHE DIEGO DELLA VALLE PREPARA UN’OFFERTA. OGGI IL CDA DI TELECOM

Diego Della Valle, Enrico Mentana

Con la sua “seria manifestazione di interesse” per La7, Diego Della Valle potrebbe fare le scarpe agli altri compratori sulla piazza. E mica sarebbe una novità: è il suo mestiere, in fondo. Il patron della Tod’s si è dichiarato pronto a presentare un’offerta concorrenziale per rilevare l’emittente di Ti Media. In una lettera inviata al CdA di Telecom, l’imprenditore ha chiesto di riaprire i termini per consultare la documentazione sulla vendita della rete e formulare un’offerta in tempi brevi.

“La mia idea è quella di riunire poi nell’azionariato un gruppo di persone che vogliano bene al nostro Paese e che abbiano voglia di sostenere uno strumento di informazione importante, garantendone la totale autonomia, e di coinvolgere nell’azionariato professionisti che lavorano attualmente a La7 ed altri ancora che avranno voglia di partecipare a questo progetto”

si legge nella missiva di Della Valle, il quale ha manifestato il proprio interessamento solo per La7 (e non per Mtv né per il multiplex). L’imprenditore sarebbe intenzionato a formare una cordata composta anche da soggetti che già fanno parte dell’emittente terzopolista. A tal proposito, i nomi a cui tutti hanno pensato sono stati quelli di Enrico Mentana, factotum di La7, e di Gad Lerner, ma anche di Michele Santoro. I primi due si sarebbero già dichiarati disposti a conoscere i dettagli del progetto.


9
febbraio

ENRICO MENTANA: LA VENDITA DI LA7 SICURA, MA SE CI COSTRINGONO A CAMBIARE TOGLIAMO IL DISTURBO

Enrico Mentana

Quel che pare sicuro è che Telecom Italia venderà La7 “. Parola di Enrico Mentana. Ieri sera, in apertura del notiziario delle 20, il giornalista è tornato a parlare dell’ipotesi – sempre più concreta – di una cessione dell’emittente da parte del suo attuale editore. Il Mitraglietta ha ricordato al pubblico che una decisione definitiva al riguardo verrà presa nel CdA convocato per lunedì 18 febbraio.

Tra i nomi dei possibili compratori si sono fatti quelli di Urbano Cairo, del Fondo Clessidra, dell’editore di Europa 7, e ad essi – ha spiegato il direttore del TgLa7 – si sono aggiunti quelli di alcuni “cavalieri bianchi pronti ad entrare in cordate per assumere le redini della nostra emittente“. Il giornalista si è poi soffermato sui timori e sulle speranze che accompagnano il delicato momento attraversato dall’emittente. E ha affermato:

“Le preoccupazioni sono ben motivate perché il conto economico de La7 è in passivo, inutile negarlo, e si andrà a momenti difficili di confronto. Però è altrettanto certo che non bisogna avere paura del nuovo, qualunque esso sia. Noi solo questo mestiere sappiamo fare e solo in questo modo continueremo a farlo. Ci ostiniamo a pensare che nessuno venga a comprare La7 per poi spegnere le voci che hanno un seguito e che funzionano. Un’impresa che fa televisione ha bisogno di voci con il segno ‘più’, e il telegiornale sta nel segno ‘più’. Non abbiamo paura che arrivi qualcuno a dirci ‘Parlate più piano, parlate diversamente’”

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