I familiari ne sono certi e sono pronti ad annunciarlo al mondo: Tony Scott non aveva un tumore inoperabile. La notizia trasmessa dall’Abc News che associava il terribile gesto del regista a un grave cancro al cervello risulta, quindi, essere falsa stando alle testimonianze da poco ascoltate. L’autopsia che decreterà una volta per tutte le condizioni salutari di Scott prima del lancio dal Ponte Vincent Thomas di California arriveranno fra qualche settimana, senza scartare l’ipotesi di un’altra malattia diagnosticata che avrebbe potuto spingere il fratello di Ridley al gesto estremo.
Di quel tragico gesto, esisterebbero diversi filmati registrati da un folto gruppo di turisti a bordo di una nave da crociera che si trovava a passare vicino al punto del ponte dal quale Scott si è lanciato. Si sa, la speculazione sui defunti è il pane quotidiano di molti sciacalli che hanno provato, anche stavolta, a vendere alcuni di questi filmati alle testate giornalistiche più in voga ottenendo, almeno per adesso, un netto rifiuto.
Il fratello di Tony, Ridley, ha deciso di sospendere le riprese della sua ultima fatica cinematografica, il thriller The Counselor con Brad Pitt, per trasferirsi momentaneamente a Los Angeles per stare vicino alla sua famiglia. Il ricordo del mondo a Tony Scott continua ad alimentare servizi e programmazioni eccezionali (ieri Top Gun su Italia1 ha ottenuto il 9.9% di share), ma perché mai è nato un interesse quasi morboso per quello che fino a tre giorni fa era etichettato dai più di Hollywood come il “fratello sfigato” di Ridley Scott?