TG3



16
giugno

RAI, CAMBIA L’INFORMAZIONE. VERDELLI: PIU’ ESTERI AL TG1, SPAZIO A RAINEWS24, TG3 MENO AUSTERO

Carlo Verdelli, Rai

L’informazione Rai si appresta ad un cambiamento significativo nel segno dell’innovazione e della sinergia tra le testate. Parole d’ordine: rottamare i vecchi “stilemi narrativi” e rilanciare l’intero comparto delle news. Il Direttore Editoriale dell’offerta informativa di Viale Mazzini, Carlo Verdelli, ha pensato a tutto (o quasi) e le sue proposte di sviluppo sono ormai sulla rampa di lancio. Ecco come sarà la trasformazione.

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7
luglio

TG3 SURREALE: VA IN ONDA L’ELOGIO STRAPPALACRIME DI VAROUFAKIS (VIDEO)

Tg3, Varoufakis

Cantami, o Diva, le gesta eroiche del greco Varoufakis. L’elogio mandato in onda dal Tg3 non ha bisogno di parafrasi: troppo perfetto per essere contaminato. Troppo surreale per essere spiegato. Ieri, dopo le dimissioni del ministro delle finanze greco, il notiziario diretto da Bianca Berlinguer ha trasmesso un servizio strappalacrime per celebrare la sofferta abdicazione. Tale scelta, avvenuta per aiutare il premier ellenico Tsipras nelle trattative con l’Eurogruppo, pare abbia commosso la redazione di Rai3, che raramente aveva raggiunto altitudini apologetiche così elevate. Ascoltare per credere.

Tg3, l’elogio di Varoufakis

Una musichetta toccante – addirittura le Variazioni Goldberg di Bach – ha aperto il servizio realizzato da Vito Maria Accardo, che meriterebbe la candidatura a qualche premio letterario. Sentite l’incipit poetico:

Se n’è andato per aiutare, per aiutare Tsipras a trovare un accordo. Se n’è andato orgogliosamente, come fanno i protagonisti dei film che si sacrificano per far vivere gli altri felici e contenti. Ha un nome così un nome così greco che più greco non si può, ma più da contadino o partigiano che da armatore

E siamo solo all’inizio…


30
luglio

RIFORMA RAI, BIANCA BERLINGUER VS GUBITOSI: INDENTITA’ CULTURALE A RISCHIO. IN FUTURO? PRONTA A LAVORARE IN ALTRE VESTI

Bianca Berlinguer

La Rai va ripensata radicalmente. Ma ha poco senso limitarsi solo all’informazione“. Bianca Berlinguer non nasconde le proprie perplessità riguardo alla riforma delle testate giornalistiche messa a punto dal DG Luigi Gubitosi e posta ora al vaglio del CdA. Reazione comprensibile, la sua: secondo il nuovo piano editoriale, infatti, il Tg3 confluirebbe in una grande newsroom assieme a RaiNews, Tgr, Ciss, meteo e Web. Pur nella consapevolezza che nel servizio pubblico del futuro vada ridiscusso tutto, il pericolo ravvisato dalla giornalista è quello che ogni testata perda la propria identità.

Bianca Berlinguer: identità culturale a rischio

La forza della Rai è stata la politica di canale, cioè rete più testata giornalistica, ben pensata editorialmente e con chiare caratterizzazioni” ha spiegato la Berlinguer in un’intervista al Corriere. Secondo la direttrice del Tg3, è proprio questo il patrimonio che potrebbe sfaldarsi con la riforma targata Luigi Gubitosi. Ma attenzione a non fraintendere la zarina:  Bianca, infatti, parla di identità culturale e non di orientamento politico. “Alla Rai domina sempre questo equivoco: se parli di identità ecco spuntare subito la politica. Ma non è più così” ha precisato la giornalista, mettendo le mani avanti. La bocciatura è netta:

Non riesco a capire la differenziazione tra le due newsroom. Penso che alla resa dei conti il primo esito del piano sarà di una riduzione di personale. Normale che l’azienda si ponga obiettivi di risparmio, ma dovrebbero essere chiaramente dichiarati e non è detto che quella sia la sola strada per raggiungerli (…) Se proprio si vuole procedere ad un accorpamento tra le varie testate, allora meglio portarlo fino alle estreme conseguenze, quello di una redazione giornalistica davvero unica” ha detto la Berlinguer.

Bianca Berlinguer: meglio creare una rete di sola informazione

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22
luglio

RAI, L’INFORMAZIONE PRONTA A CAMBIARE. ACCORPAMENTI TRA LE TESTATE: I CDR DICONO NO

Mario Orfeo e Luigi Gubitosi

Accorpamenti e ottimizzazione delle risorse: i punti chiave della “riforma” dell’informazione Rai verranno presentati ufficialmente nel CdA di giovedì prossimo, 24 luglio. Il giorno prima, però, il Consiglio si riunirà in via informale per sondare il terreno e gli umori su quello che si annuncia un passaggio fondamentale per il futuro del servizio pubblico. Stavolta il DG Luigi Gubitosi ci metterà la faccia, più del solito. L’ammodernamento dell’apparato giornalistico, infatti, è un cavallo di battaglia che il top manager porta avanti sin dal suo arrivo a Viale Mazzini.

Ispirata dall’interventismo del nuovo corso renziano in Rai, la riforma prevede una manovra diretta sulle testate giornalistiche, con una riduzione dei direttori e dei vice. Stando alle indiscrezioni, sarebbe anche allo studio l’eliminazione delle edizioni brevi dei notiziari e l’annullamento di ogni sovrapposizione giornalistica in palinsesto. L’idea è quella di affidare ad ogni testata una mission ben precisa, con l’obiettivo di razionalizzare le risorse ed offrire allo stesso tempo un servizio completo in base alle varie esigenze informative del pubblico Rai.

Rai, riforma informazione: Rainews ingloba il TgR?

Secondo quanto trapela alla vigilia, in base al nuovo piano il Tg1 potrebbe inglobare Rai Parlamento, così da mantenere e rafforzare il suo carattere istituzionale. Il Tg2 potrebbe specializzarsi sull’approfondimento, il Tg3 sull’informazione regionale e internazionale. Dopo le polemiche sui presunti sprechi delle sedi regionali, per il TgR si potrebbe invece prospettare un‘integrazione con Rainews. La testata allnews attualmente diretta da Monica Maggioni diventerebbe così la più grande del servizio pubblico. La riforma è ambiziosa, per certi versi copernicana, e proprio per questo non sono mancati i pareri negativi al riguardo.

Rai, riforma informazione: polemici i CdR

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24
maggio

DM LIVE24: 24 MAGGIO 2014. PARTE LEGAMI SU RAI1… E RETE4 PIAZZA TEMPESTA D’AMORE IN PRIMA SERATA – ECCO IL NUOVO STUDIO DEL TG3 (TREMENDO!) – VALERIA MARINI VS COTTONE: TORNI A LAVORARE COSI’ RESTITUISCE CIO’ CHE MI DEVE

Valeria Marini a Pomeriggio Cinque

Valeria Marini a Pomeriggio Cinque

Nuovo studio digitale del TG3… tremendo!

Mr.Gabry ha scritto alle 16:03

Presentato oggi il nuovo Tg3 digitale. Ecco lo studio (foto dal Twitter della giornalista del Tg1 Barbara Carfagna):

Parte Legàmi su Rai1… e Rete4 piazza Tempesta d’Amore in prima serata

marcodesantis ha scritto alle 22:19

rete4 manda in onda sabato 24 maggio in prima serata le nuove puntate di TEMPESTA D’AMORE

Valeria Marini: Cottone torni a lavorare così mi restituisce ciò che mi deve

Vittoria ha scritto alle 00:11





2
gennaio

TG, ASCOLTI IN CALO NEL 2013. GIU’ ANCHE MENTANA, BENE SOLO IL TG1

Tg3, Bianca Berlinguer

Se i talk show sono mezzi tramortiti, i telegiornali non si sentono tanto bene. Non solo i programmi d’approfondimento; nel 2013 anche i tg nazionali hanno registrato un generale calo degli ascolti. Lo confermano alcuni dati pubblicati da Il Foglio.it, che rivelano – attraverso un raffronto con le passate stagioni – come i principali notiziari abbiano accusato un progressivo ribasso dello share. Ad eccezione del Tg1, che ha ottenuto risultati positivi, le testate giornalistiche del piccolo schermo hanno sofferto una evidente emorragia di ascoltatori. Chi più, chi meno: nessuno escluso. Con qualche sorpresa.

Ascolti: TgLa7 e Tg3 in calo nel 2013

Nemmeno Enrico Mentana è scampato al calo degli ascolti. Il direttore del TgLa7 ha perso qualche colpo nell’edizione delle 20, proprio quella abitualmente condotta da lui. Nel 2012, infatti, il suo notiziario serale aveva una media di 1.771.470 spettatori (7,82% di share), mentre nel 2013 la platea è scesa a 1.657.017 spettatori (7,30% di share). La matematica non è un’opinione, dunque lo scorso anno il Mitraglietta ha perso lo 0,52% di share, pari a 114.453 spettatori. Cifre in rosso anche per il Tg3 di Bianca Berlinguer, che in dodici mesi ha perso 23 mila spettatori, cioè meno 0,46%. Nell’edizione delle 19, la media dei suoi ascoltatori è passata da 2.084.892 (12,84%) a 2.061.843 (12,38%).

Ascolti: Tg1 +0,59% di share

A proposito di Tg3: ieri la Rai ha divulgato un comunicato con cui si sottolineavano gli “ascolti sopra la media negli ultimi giorni“. Un caso? Dati positivi, invece, per il Tg1 diretto da Mario Orfeo. Nell’edizione delle 20, il notiziario ha guadagnato 171 mila spettatori (+0,59%) in un anno, passando da 5.057.575 unità (22,55%) a 5.229.246 (23,14%). Il 2013, del resto, è stato caratterizzato da assestamenti istituzionali significativi, e il tg ‘filo-governativo’ per vocazione potrebbe averne beneficiato in termini di interesse da parte del pubblico.

Gli ascolti dei tg Mediaset

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3
gennaio

BEPPE GRILLO CONTRO IL TG3: FA DISINFORMAZIONE, RAI3 DEVE CHIUDERE

Beppe Grillo

Rai3 deve chiudere“.  La sua bomba di Capodanno, Beppe Grillo l’ha sparata direttamente contro il Tg3 di Bianca Berlinguer. Stavolta il comico genovese se l’è presa con il notiziario della terza rete, reo di aver trasmesso un servizio sgradito durante l’edizione delle 19 di ieri, mercoledì 2 gennaio. Il “Tg3 del pdmenoelle” – come lo ha ribattezzato il leader a Cinque Stelle – aveva espresso una velata critica alla raccolta fondi promossa dallo stesso Grillo per finanziare il suo MoVimento. Queste le parole del servizio che ha fatto infuriare Beppe:

“Obiettivo: 1 milione di euro, si chiama. Perché è quella la cifra di cui, fatti i conti, avrebbe bisogno il comico per pagare studi legali, promuovere il simbolo, organizzare la tournée elettorale che lo porterà in giro per l’Italia. E così il MoVimento che si vanta di non avere chiesto neanche un euro per il voto alle Parlamentarie e disprezza i rimborsi elettorali ai gruppi politici si ritrova a sperare nel contributo volontario degli iscritti“.

Insofferente alle critiche, il leader del MoVimento ha replicato al Tg3 direttamente dalle pagine del suo blog con un post intitolato “La disinformazione di Rai3“. E lo ha fatto senza mezze misure, arrivando addirittura a chiedere la chiusura della terza rete.

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26
novembre

TG3 SPECIALE PRIMARIE, ROSY BINDI A BIANCA BERLINGUER: “MA VAFFA…”

Rosy Bindi - Tg3

Rosy Bindi - Tg3

Non c’è pace per il Direttore del TG3 Bianca Berlinguer. Pare che i giornalisti della sua testata non tollerino più i suoi metodi un po’, come dire, severi e intransigenti, ma anche i politici sembrano non apprezzare affatto l’atteggiamento della “zarina” di Rai3, che ieri sera nel corso della diretta speciale del TG3 sulle Primarie del Cetrosinistra si è beccata un colorito epiteto da Rosy Bindi, stufa di essere interrotta continuamente per dare la parola ad altri.

Il Presidente del Partito Democratico, che non ha mai nascosto l’appoggio al Segretario Pierluigi Bersani, stava cercando di spiegare i motivi che hanno portato al successo lo sfidante Matteo Renzi che, come noto, finirà al ballottaggio del 2 dicembre proprio con Bersani. Se non fosse che è stata bruscamente interrotta dalla Berlinguer, che sui monitor aveva avvistato Nichi Vendola in arrivo alla sede del comitato di Sinistra Ecologia e Libertà per intervenire con i giornalisti sui risultati delle Primarie (per la cronaca è arrivato terzo con il 15% dei voti circa).

Il Direttore del TG3 ha interrotto quindi la Bindi “sul più bello”, scusandosi per l’ennesima intromissione nel discorso ma Non è colpa mia, sta arrivando Nichi Vendola. Le ridò subito la parola, mi impegno appena è finito l’intervento. Abbiamo fatto parlare Bersani e Renzi, e lui non lo facciamo parlare?”. La Bindi però non ha apprezzato il gesto: “Parlate, parlate, ma è capitato sempre. Non ho espresso un concetto”. La Berlinguer ha cercato poi di difendersi nel botta e risposta frenetico, incalzata però dalla Bindi che le ha ribattuto sarcasticamente: “Ancora non sta parlando e avevo finito il mio intervento”.