Serena Dandini



30
settembre

PIPPO BAUDO CONTRO ‘GLI UCCELLI DEL MALAUGURIO’: HO ANCORA 30-40 ANNI DI LAVORO DAVANTI

Pippo Baudo

Mesi difficilissimi per Pippo Baudo. Prima il brutto episodio dello sputo all’autore vespiano, poi l’amaro giorno in cui lo avevamo lasciato affranto e polemico davanti al cancello della Rai con un badge non abilitato e senza che nessuno gli consentisse di entrare, quasi con il sottofondo del Requiem di fine carriera con tanto di retrogusto da ultima scena del Mastro Don Gesualdo di Verga. Poi il malore, con tutto un cucuzzaro di cornacchie che ne profetizzavano l’uscita di scena dalla televisione.

Ma Pippo Baudo è gatto dalle sette vite televisive e, raggiante, appena dimesso dall’ospedale, non ha perso tempo ai cronisti:

Adesso ho una gran voglia di tornare al lavoro. Ho ancora 30-40 anni di carriera davanti.

L’araba fenice della televisione di Stato suona la carica e si ricandida allo slot orfano di Serena Dandini e Parla con me. Poche ore prima del malessere del Pippo nazionale la conduttrice non era stata carinissima con Baudo lanciandogli una frecciatina per l’esuberanza con cui si era proposto di sostituirsi, quando ancora non erano chiare le trattative dell’azienda.




22
settembre

E SE SERENA DANDINI FINISSE A RAI 2? IL DIRETTORE D’ALESSANDRO NON LO ESCLUDE

Serena Dandini

Parla con me… che magari puoi ancora lavorare in Rai! A leggere tra le righe le dichiarazioni del direttore di Rai 2 Pasquale D’Alessandro, riportate dall’Ansa a margine del Prix Italia a Torino, le intenzioni sembrano proprio quelle di “accaparrarsi” la mina vagante Serena Dandini, orfana di contratto con la terza rete della tv di Stato. E così, dopo la (ri)apertura del direttore generale Lorenza Lei, in Rai c’è chi continua a strizzare l’occhio alla signora Fandango:

A me personalmente stimola l’idea che un personaggio come la Dandini potesse lavorare per Rai 3 e anche per Rai 2 (…) In questa Rai 2 non ci sono preclusioni. A me piaceva pensare che la Dandini fosse in Rai per essere forti come azienda e che venissero meno le condizioni per cui personaggi così fossero in un recinto e non potessero giocare in altri campi o contaminare altre reti”.

Ma quante possibilità concrete ci sono di vedere la Dandini a Rai 2? Per ora siamo nel campo delle ipotesi che, però, non risultano del tutto fuori luogo, anzi. E i motivi non sono pochi: la conduttrice, ad oggi, è senza contratto, senza programma e persino senza direttore di rete (la nomina di Antonio Di Bella a Rai 3 non è ancora arrivata). Dall’altro, invece, c’è il direttore di Rai 2 che si è ritrovato a capo di una rete a palinsesti praticamente già approvati e, per sua stessa ammissione, priva di “due colonne portanti” come Michele Santoro e Simona Ventura. Dunque, che stia ancora lavorando alla realizzazione della “sua” Rai 2 non ci sorprende.


21
settembre

LORENZA LEI APRE ALLA DANDINI, E SUL TG1: “DA SOLA NON DICO BASTA”. ZAVOLI E MINZOLINI AI FERRI CORTI

Serena Dandini

Lorenza Lei ha riacceso la speranza: il divano rosso di Serena Dandini potrebbe tornare presto in tv. Con simpatica conduttrice annessa, si intende. In un’audizione in Commissione di Vigilanza tenutasi ieri sera, il Direttore Generale della Rai ha espresso il proprio parere favorevole alla riconferma di Parla con me, il programma della terza rete bocciato nei giorni scorsi dal voto del Cda. Alla faccia delle polemiche e delle decisioni irrevocabili: a Viale Mazzini todo cambia dalla notte al dì. Secondo il DG, dunque, la trasmissione si può fare, a condizione che la conduttrice firmi il contratto e che si preveda il ricorso a risorse interne.

Su Parla con me il problema non è con Fandango, è capire se il soggetto che conduce il programma sia fungibile o meno. Dandini, per quanto mi riguarda, può continuare a condurre il programma. Facciamo un contratto di scrittura ed è fatta. Non credo sia difficile fare questo programma in Rai, siamo bravi” ha affermato Lorenza Lei in Vigilanza, stando alle dichiarazioni riportate dall’Ansa.

Un’apertura inaspettata e importante, quella del DG, che a molti suonerà quasi come un dietrofront rispetto alle posizioni assunte in precedenza dai vertici della tv pubblica. In verità, ha spiegato a riguardo la Lei, “quella di Dandini è stata una sua scelta. Il programma è della Rai e la natura giuridica dell’azienda obbliga a certe scelte“. Secondo la Lady di Viale Mazzini, anche le fuoriuscite ravvicinate di Michele Santoro e Paolo Ruffini sarebbero state delle “casualità“. Ad ogni modo, il ritorno di Parla con me potrebbe concretizzarsi presto.

Sarà il nuovo direttore di Rai3 che si insedierà, per quanto mi riguarda anche questa settimana, che deciderà come occupare lo spazio in palinsesto, perchè è uno spazio destinato alla rete. Per ora ci saranno repliche intelligenti” ha indicato il Direttore Generale, aggiungendo – secondo l’Agi – “la Dandini decida se esserci o meno. Non e’ difficile farlo”.

Intanto, a Viale Mazzini si è registrato l’ennesimo scontro a distanza tra Sergio Zavoli e il direttore del Tg1.





19
settembre

PIPPO BAUDO PRENDE IL POSTO DELLA DANDINI, DA’ DEL MARTIRE MILIARDARIO A FAZIO E ACCUSA LE VALLETTE CHE FINISCONO NEI LETTI

Pippo Baudo

Il suo ultimo J’accuse nei confronti della Rai risale a poco più di un mese fa, quando, presentatosi a Viale Mazzini, fu costretto a tornarsene a casa perchè la macchinetta non riconosceva il suo badge. Da quella che Pippo Baudo definì come la più grande umiliazione della sua vita (leggi qui) al ritorno inaspettato sul piccolo schermo. Già, perchè neanche il tempo di silurare Serena Dandini che ecco pronto il sostituto. Potrebbe essere proprio il Pippo Nazionale a prendere il posto della “signora” Fandango a Parla con me:

Da una vita mi capita di prendere i posti altrui (…) – dichiara il conduttore in un’intervista al Corriere della Sera – Per ora niente titoli… Stile Rai 3, intrattenimento ma cultura, cinema, teatro, attualità, identità italiana. Tutto in un tono sobrio, non è mica obbligatorio denunciare sempre, ossessivamente. Mi metto a disposizione di un’azienda di servizio pubblico che amo profondamente. Ho un contratto, e ne ringrazio il direttore generale Lorenza Lei, comunque basso rispetto a ogni media, 500.000 euro l’anno per due anni, e voglio onorarlo. Spero in tempi rapidi”.

Ha voglia ancora di lavorare e salvaguardare la Rai Pippo Baudo, forte di 52 anni di esperienza che, però, non lo spingono a protestare (!!!) perchè l’azienda non lo utilizza più come un tempo. E non perdona chi, parole sue, fa il martire coi miliardi in tasca:

Mi sembra che Fabio Fazio, con 5 milioni e 400.000 euro in tre anni, non sia un perseguitato politico dalla Rai. Eppure parla come se lo fosse. Quest’azienda, dico, vogliamo salvarla o affossarla? Non vedo crisi irreversibili ma mi sembra giusto che programmi come quello della Dandini, per carità carino e divertente, vengano prodotti dentro la Rai, ricca com’è di tecnici, funzionari, intellettuali. Non parliamo di un programma complicato, suvvia. Ora aspetto il nuovo direttore di Rai 3 e mi auguro che torni Antonio Di Bella (come anticipato da DM, ndDM), gran professionista, con una visione internazionale della tv”.


17
settembre

FABIO FAZIO DELUSO DA UNA RAI “MOLTO PRECARIA”, INVITA SERENA DANDINI A CHE TEMPO CHE FA

Fabio Fazio

Sperava di dare il via alla nuova stagione di Che tempo che fa (al debutto domani sera su Rai 3) con un altro spirito e un differente stato d’animo, ma quella che si respira in casa Rai è un’aria diventata forse troppo pesante anche per chi, salva la poltrona, “lotta” per salvaguardare la faccia. Non che Fabio Fazio ne avesse tanto bisogno, soprattutto in confronto a chi, fino a pochi mesi fa, lo “circondava”: via il direttore della rete Paolo Ruffini, via Roberto Saviano e via Serena Dandini. Ed è proprio sulla vicenda di quest’ultima che il conduttore esprime tutta la sua delusione:

“La vicenda della Dandini – dichiara a la Repubblica – è un danno, non solo per la Rai, ma per il pubblico (…) E mi pare una scelta incomprensibile: ‘Parla con me’ era nei palinsesti, approvato. Ho invitato Serena la settimana prossima e spero che se la senta di venire a raccontare il suo stato d’animo. Passata la rabbia spero che possa ritrovare l’entusiasmo, dopotutto conta il rapporto col pubblico: è più forte e duraturo di temporanee cancellazioni”.

E il fatto che Parla con me fosse stato prima approvato dal CdA Rai e poi bocciato, secondo Fazio è un segnale che getta una luce molto cupa sulla tv di Stato, sintomo di come purtroppo non ci si possa più fidare di nessuno. Ma il problema è sempre lo stesso: la politica ha minato, e continua a minare, la libertà di fare servizio pubblico. Non c’è chi ti mette nelle condizioni di offrire il meglio ai telespettatori, ma soltanto imposizioni e divieti:





15
settembre

PARLA CON ME NON ANDRA’ IN ONDA. IL CDA RAI ‘STRACCIA’ IL CONTRATTO DELLA DANDINI

Serena Dandini

Serena Dandini, direbbero ad Oxford, l’ha presa in saccoccia. Il Cda Rai di oggi, infatti, ha bocciato il contratto con la Fandango per la realizzazione del suo Parla con me. Una mossa inaspettata e in controtendenza rispetto alle aspettative della vigilia, quando la tumultuosa conferma del programma veniva ormai data per scontata. La trasmissione scomoda di Rai3, dunque, non andrà in onda nonostante il suo avvio fosse già stato previsto nei palinsesti per il 27 settembre prossimo. Niente, si scherzava: ciao ciao Dandini. A deciderlo è stato il Consiglio odierno di Viale Mazzini, con cinque i voti contrari e quattro a favore.

Il Cda delle sorprese, in particolare, ha stroncato la bozza di accordo che il DG Lorenza Lei aveva deciso di mettere ai voti. La proposta in questione, raggiunta nei giorni scorsi, sanciva un compromesso tra la Rai e la Fandango, con un risparmio del 5% rispetto al contratto precedente. La casa di produzione aveva accettato di portare i costi di ogni puntata (notare, prego: di ogni puntata) a circa 32 mila euro contro i circa 34.500 che si spendevano nel 2010. La cosiddetta ‘quadra’ sembrava ormai raggiunta, tutti davano la Dandini ormai “vicina al rinnovo“. E invece è arrivata la bocciatura del Consiglio.

L’assemblea odierna ha espresso il suo orientamento contrario, come già aveva fatto nelle precedenti sedute. Così si è ritornati a discutere delle influenze politiche che avrebbero ostacolato il percorso di Parla con me. “Il disegno politico è persino troppo chiaro: azzerare la Rai, liquidare il servizio pubblico radiotelevisivo per sostituirlo con un’informazione definitivamente addomesticata” ha strillato polemico il vice presidente della commissione di Vigilanza Rai Giorgio Merlo (Pd).


14
settembre

PARLA CON ME VERSO LA MESSA IN ONDA MA IL CODACONS ATTACCA LA RAI: “ACCETTA IL RICATTO DI FANDANGO”

Serena Dandini - Parla con me

Tanto rumore per poco. Serena Dandini torna al timone di Parla con me dopo mesi di tira e molla tra la Fandango (società produttrice del programma) e la Rai, nella persona del direttore generale Lorenza Lei, che intendeva produrre il programma autonomamente senza la collaborazione della società di Domenico Procacci.

Si è arrivati, dunque, a un compromesso tanto necessario quanto auspicabile: da una parte, infatti, la Lei aveva tutto l’interesse alla messa in onda della trasmissione (non volendo passare alla storia come il dg delle ‘epurazioni’) e dall’altra la Fandango ha accettato una riduzione sui costi di realizzazione del format che consente al servizio pubblico di risparmiare senza costringere la Dandini a sciogliere il contratto di esclusiva che la legava alla società. L’ufficialità della conferma di Parla con me dovrebbe arrivare già nella giornata di domani, quando verrà discussa la questione è all’interno del CdA.

Ma quanto risparmia il servizio pubblico? Come riportato dal numero odierno de Il Messaggero, la cifra dovrebbe aggirarsi intorno ai 300mila euro: Fandango ha accettato una riduzione dei costi di produzione che si aggira intorno al 5% con la conseguenza che si passa dai 35.000€ dell’anno scorso ai 32.000 a puntata previsti per quest’anno (la Rai continua ad accollarsi l’altra metà dei costi). Tutto risolto? Nemmeno per idea.


3
settembre

PARLA CON ME: VIA LA DANDINI, CHI VORRESTE AL SUO POSTO?

Serena Dandini

Alla fine Parla con me s’ha da fare, con o senza Serena Dandini che è già con un piede sulle sponde di La 7. Pare infatti sempre più improbabile che sia la conduttrice di sempre a rimanere al timone del salottino caustico di seconda serata. L’evoluzione delle trattative ci dice che non sia una scelta editoriale quella del cambio di volto ma proprio una conseguenza dell’evoluzione artistica della Dandini che preferisce raggiungere Paolo Ruffini nella nuova isola felice.

Il nodo principale riguarda diritti di esclusiva e clausole di produzione. Secondo quanto rivelato da Il Sole 24 ore viale Mazzini avrebbe chiesto alla Dandini di sganciarsi con il pagamento di una penale da Fandango, società di produzione del programma con cui ha un contratto di esclusiva per un anno, e lavorare con la direzione ad una produzione interna (visto che il format è di totale proprietà della Rai ma veniva prodotto da Fandango) che permettesse di abbattere qualche spesa. La donna dell’Ottavo Nano avrebbe detto no a questa ipotesi però aprendo la strada alla sua successione.

Ovviamente si è scatenato immediatamente il toto sostituto e pare che in lizza ci siano tre personaggi di sicuro impatto ma di diverso talento che potrebbero dare delle sfumature molto diverse alla linea della trasmissione. Su tutti spicca il nome di Luciana Littizzetto, una che come la Dandini non ha mai slegato la passione comica allo schieramento politico.