RAI



27
settembre

LUIGI GUBITOSI AGGUERRITO: BASTA INGERENZE DELLA POLITICA E POLEMICHE TRA DIRIGENTI RAI

Luigi Gubitosi, Anna Maria Tarantola

D’accordo, tra il dire e il fare c’è in mezzo il mare. Ma stavolta Luigi Gubitosi sembra intenzionato a fare sul serio: adesso in Rai non si scherza più. Nella sua prima audizione in Commissione di Vigilanza, il DG della tv pubblica ha parlato molto chiaro, annunciando che a Viale Mazzini non saranno più tollerate pressioni dirette o indirette da parte della politica o dei componenti del CdA.

I direttori non devono avere pressioni e se qualcuno le riceve deve avvertirmi. I Consiglieri d’Amministrazione devono evitare di fare pressioni. Se gli serve qualcosa possono chiedere, ma saremo fermissimi

ha detto ieri Gubitosi rispondendo alle domande dei Commissari. Alle sue parole hanno fatto eco quelle del Presidente Rai Anna Maria Tarantola, che ha chiesto ai Consiglieri di “concentrare le loro richieste al DG, il quale, come capo azienda, può dar seguito alle richieste ricevute“. I vertici di Viale Mazzini hanno poi assicurato che per ripianare i conti in rosso non ci saranno tagli lineari, perché “non premiano l’efficienza“. Insomma, spending review ma col cervello.




7
settembre

LA RAI BUCA L’ANNIVERSARIO DI PAVAROTTI. FABIO FAZIO: “COSA AVEVA DI COSI’ IMPORTANTE DA TRASMETTERE?”

Fabio Fazio

Da Andrea Bocelli a Ennio Morricone, da Zucchero a Jovanotti, da Elisa a Jeff Beck, insieme ad un gruppo di dieci giovani speranze della lirica e, ovviamente, a Nicoletta Mantovani. Alla conduzione Fabio Fazio. Assente giustificato (per frattura) il soprano Montserrat Caballè. Assenti ingiustificate, invece, le telecamere della Rai.

Ieri sera, mentre tutti ci chiedevamo a quale responso auditel sarebbe andata incontro Canale 5 con il concerto di Alessandra Amoroso e Emma all’Arena di Verona, al Teatro Comunale di Modena si è svolto il concerto in memoria di Luciano Pavarotti, nel giorno del quinto anniversario dalla sua scomparsa. La voce narrante di Giancarlo Giannini in un brano dell’opera Vincerò ha aperto la serata, “arricchita” dalla tirata d’orecchie di Fazio alla tv di Stato – riportata stamattina sul Corriere della Sera -, rea di aver “bucato” l’evento:

“Ma la Rai, con 12 canali digitali, cosa aveva di così importante da trasmettere trascurando questo evento?.


30
agosto

MASSIMO GHINI ACCUSA: IO, POLITICAMENTE SCHIERATO, SONO TRE ANNI CHE NON HO UN CONTRATTO CON RAI 1

Massimo Ghini

Alcuni raccomandati perchè “figli” di un preciso pensiero politico; altri, invece, ostacolati perchè “militanti” di idee e “colori di partito” opposti. E’ un quadro piuttosto triste quello che viene fuori dall’opinione comune sulla politica in tv (e in particolare in Rai), un mondo che ha da sempre influenzato il piccolo schermo, oggi forse in maniera ancor più netta e negativa. Soprattutto quando a lanciare l’allarme sono sempre più i diretti interessati:

“(…) io sono prima di tutto un cittadino, che è sempre stato schierato, e che ha pagato personalmente per le sue scelte - ha dichiarato l’attore romano Massimo Ghini a l’Unità - Sono tre anni che non ho un contratto con Rai 1, vorrà dire qualcosa. Ma io ho sempre voluto assumermi delle responsabilità. Una cosa che mi deve aver trasmesso mio padre, partigiano”.

Volto di numerose ficton Rai, nonchè protagonista al cinema nei film di Natale, Massimo Ghini ha recentemente assunto l’incarico di Responsabile Cultura del PD nella regione Lazio. E l’ironia non si è fatta attendere nei confronti dell’ennesimo attore che tenta la carriera politica:

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7
agosto

ROBERTO BENIGNI TORNA IN RAI? ALLO STUDIO UNA SERATA EVENTO E 12 SECONDE SERATE

Roberto Benigni

L’indiscrezione era nell’aria da qualche giorno, soprattutto dopo che i nuovi vertici Rai Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi erano stati avvistati a Firenze tra il pubblico di TuttoDante, lo spettacolo messo in scena da Roberto Benigni. Con loro c’era anche il direttore dell’Intrattenimento Giancarlo Leone, sicché ci si domandava: non è che vogliono riportare il grande artista in tv? Ecco, ora quell’intuizione è già più che un’ipotesi. Sembra infatti che a Viale Mazzini stiano elaborando un progetto ad hoc per Benigni, il quale potrebbe riapparire in Rai nella prossima stagione televisiva.

Al momento dall’emittente pubblica nessuno conferma né smentisce, ma secondo l’Ansa sarebbe allo studio la realizzazione di un evento in prima serata su Rai1 con Roberto Benigni come assoluto protagonista. Lo show, da trasmettere presumibilmente nel periodo natalizio, prevederebbe interventi sull’attualità e pezzi di satira, magari con qualche prosa dantesca come ciliegina sulla torta. Il tutto, a pochi mesi dalle elezioni politiche: una vera bomba, insomma. Se il progetto andasse in porto, si tratterebbe del primo colpaccio messo a segno dalla nuova Governance Rai, che si era dichiaratamente prefissata puntare all’eccellenza anche nel settore intrattenimento.

Oltre alla grande serata-evento, Roberto Benigni potrebbe regalare al pubblico televisivo anche alcune letture della Divina Commedia, in particolare dei Canti dell’Inferno. Le esegesi dantesche che questa estate l’artista ha declamato a Firenze, infatti, sono state registrate con particolari telecamere dalla società di produzione dello stesso Benigni e la Rai potrebbe acquistare il pacchetto per poi trasmetterlo. L’ipotesi è quella proporre dodici seconde serate all’insegna del Sommo Poeta, come già accadde nel 2007.

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2
agosto

STRAGE DI BOLOGNA, 2 AGOSTO 1980: L’IMPEGNO DELLA RAI

Strage 2 agosto 1980- Stazione di Bologna

Cade oggi il trentaduesimo anniversario della strage del 2 agosto del 1980 alla stazione di Bologna, evento ancora enigmatico, tanto quanto altri gravissimi episodi di barbarie di quel decennio di violenze ideologiche che hanno ferito brutalmente l’Italia. I parenti delle vittime di quel terribile giorno d’estate, nei giorni scorsi, avevano chiesto al servizio pubblico uno sforzo più grande che mai, per far sì che quei fatti non fossero dimenticati. Un appello che ha ricevuto risposta, almeno parziale. 

E’ Rai3 a prendere sulle spalle quasi per intero il carico della memoria modificando la propria programmazione per creare uno spazio, anche se solo in seconda serata, interamente dedicato a quei fatti. Alle 24,00 sarà trasmesso, infatti, il documentario di Matteo Pasi, dal titolo Un solo errore, Bologna 2 agosto 1980. A seguire, ovvero all’1,35, il concorso concerto sul bordo del Pavaglione di Piazza Maggiore, ormai da anni consacrato alla memoria delle vittime.  

Prima, dunque, la raccolta di testimonianze di chi ha visto e vissuto da vicino la strage nel pieno centro del capoluogo emiliano. Poi, in differita, lo spettacolo che ha visto trionfare quest’anno dinanzi alla Basilica di San Petronio, nella gara di composizioni per violino e orchestra, Martin Kennedy, Zhang Zhenzhen e Edward Top.

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30
luglio

PIPPO BAUDO SU RAI 3 CON IL VIAGGIO: “SE NON RAGGIUNGO LA MEDIA DI RETE SI SCINDE L’ACCORDO”

Pippo Baudo

Il prime time del lunedì di Rai 3 passa nelle mani di Pippo Baudo, che inaugura la nuova stagione – il 3 settembre – con il suo nuovo programma Il Viaggio. Un ritorno sul piccolo schermo atteso ormai da tempo, anche se non del tutto scontato. A Viale Mazzini, infatti, ultimamente al nome del Pippo Nazionale sembrava calare un silenzio piuttosto preoccupante:

Non avevano previsto niente per me - ha dichiarato Pippo Baudo in un’intervista a La Repubblica - Ho pensato a Mike Bongiorno. Si ricorda quando Mike, ospite di Fabio Fazio, si rivolse a Mediaset e al Cavaliere? ‘Chiamatemi, chiamatemi’, un appello straziante fatto da un uomo importante come lui, che aveva costruito il successo della tv commerciale. Ho pensato che mi sarebbe dispiaciuto dover fare la stessa cosa”.

Si è sempre aggrappato allo slogan “I dirigenti passano, io resto”, eppure dopo 54 anni di carriera, ha visto giungere quasi al capolinea il suo matrimonio con la Rai, provando sulla sua pelle che la gratitudine non è di questa terra. Secondo Pippo, oggi non basta essere un professionista se non rientri nelle “grazie” politiche di chi comanda, di chi impone “persone digiune di televisione”. Il risultato?

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27
luglio

FLAVIO INSINNA: “SI PARLA CON RAI1 DI NUOVI PROGETTI MA SENZA FRETTA”

Flavio Insinna

Più che un’ipotesi, sembra quasi un’ammissione. Flavio Insinna, reduce da due stagioni a Mediaset con alterne fortune, apre al ritorno in Rai e ammette di aver avuto diversi contatti con la tv di Stato dove in passato ha trovato la sua consacrazione come attore e soprattutto come conduttore grazie al successo ottenuto nell’access prime time di Rai1 con Affari Tuoi.

Il probabile ritorno nell’azienda che lo ha lanciato passerebbe dalle porte secondarie della radio. A partire dal prossimo autunno infatti, potremo ascoltare la voce del presentatore direttamente sulle frequenze di Rai Radio2 dove si occuperà di un programma di intrattenimento del quale sarà anche autore. Ma il passaggio dal contatto con gli ascoltatori a quello con i telespettatori potrebbe essere consequenziale anche se non velocissimo, come si evince dalle dichiarazioni rilasciate da Insinna a seguito della partecipazione al Fiuggi Family Festival:

Faccio una cosa per volta. Non ho mai sottoscritto contratti in esclusiva con nessuno. Scelgo di volta in volta di fare ciò in cui credo e che mi piace a prescindere dall’emittente televisiva che lo manderà in onda. Non conta dove, conta come e cosa (…) Si parla con Rai 1 di nuovi progetti, ma senza, almeno da parte mia, la fretta di esserci. Il mio è un mestiere che vive spesso di quello che non fai più che di quello che fai. Quindi, adesso tornare di corsa a Rai 1 e fare una cosa in cui non credo non mi interessa. C’è voglia reciproca di tornare a lavorare insieme ma si concluderà qualcosa quando ci troveremo con serenità tutti d’accordo. Poi certo si può sempre sbagliare ma l’importante è farlo sempre e comunque con la coscienza a posto

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17
luglio

RAI: IL DISCORSO DI INSEDIAMENTO DI ANNA MARIA TARANTOLA

Anna Maria Tarantola, Presidente Rai

Anna Maria Tarantola, Presidente Rai

In apertura dei lavori desidero ringraziare il Presidente Monti, in qualità di azionista, questo Consiglio e la Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi per la fiducia che mi hanno accordato affidandomi questo delicato incarico.

Questo CDA nasce dopo un iter complesso, ha un compito impegnativo e sfidante; la sua composizione, eterogenea per storie personali, professionalità, esperienze, può essere vista come un handicap ma è invece un punto di forza, può essere di aiuto alla realizzazione di un programma di riequilibrio economico e di rilancio della RAI quale servizio pubblico. A me è stata affidata la Presidenza; sono consapevole che si tratta di un incarico di grande responsabilità. La RAI è un’azienda strategica per il Paese, per le importanti funzioni di pubblico interesse che è chiamata a svolgere. Intendo esercitare il mio mandato con equilibrio e indipendenza di giudizio.

L’azienda RAI è ricca di uomini e donne di valore, di grande professionalità, competenza e passione sulla cui collaborazione sono certa di poter contare. Senza di loro non potrei, non potremmo, raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo. Da parte mia porterò il bagaglio di oltre 40 anni di lavoro in una Istituzione che mi ha insegnato molto: il rispetto della cosa pubblica, il rigore nel perseguimento dei fini istituzionali, l’attitudine a valutare il merito e la qualità del lavoro, un metodo orientato al risultato e all’efficienza, a  lavorare in squadra.