No Tav



2
marzo

SERVIZIO PUBBLICO: MICHELE SANTORO SI INTRUPPA COI NO TAV E RIABILITA MARCO BRUNO, ‘ER PECORELLA’

Servizio Pubblico, Sandro Ruotolo e il No Tav Marco Bruno

A Servizio Pubblico certe notizie viaggiano su un binario preferenziale. Sfrecciano sempre a senso unico, e quella è l’unica forma di alta velocità tollerata da Michele Santoro. Per il resto, il giornalista preferisce intrupparsi tra i No Tav, come ha fatto ieri sera nel corso del suo talk show. Il conduttore ha dedicato l’intera puntata alle proteste in Val di Susa, ma il suo racconto è parso volutamente sbilanciato a favore dei dissenzienti.

Per tutta la trasmissione Santoro ha dato voce ai No Tav, collegandosi con Sandro Ruotolo che si trovava a Bussoleno. Il giornalista ha mostrato con estrema astuzia alcune immagini girate durante le manifestazioni di protesta. Michele, infatti, ha alternato le testimonianze pacifiche di alcuni valligiani a filmati che documentavano le cariche della polizia nei confronti di qualche facinoroso. Così, i piani si sono sovrapposti e l’unica immagine che si presentava al pubblico era quella di una Val di Susa ‘usurpata’ dallo Stato.

Servizio Pubblico ha anche mandato in onda immagini esclusive sull’incidente capitato all’attivista Luca Abbà. Poi è arrivato Marco Travaglio, che ha definito il Tav un’opera “ad alta voracità“. Ma il momento cult della puntata di ieri è stata l’intervista a Marco Bruno, il militante che era stato ripreso mentre insultava e provocava un Carabiniere definendolo “pecorella“.




29
febbraio

QUI RADIO LONDRA, GIULIANO FERRARA SU LUCA ABBA’ (NO TAV): “NON SI PUO’ MORIRE PER UN BUCO NELLA MONTAGNA”

Giuliano Ferrara, Qui Radio Londra

La protesta No Tav ne ha folgorati parecchi, e Luca Abbà è solo il primo della serie (o l’ultimo, dipende). L’incidente capitato lunedì scorso all’attivista valsusino, che si era arrampicato su un traliccio per manifestare, ha generato una scarica di reazioni ad alta tensione: alcuni hanno riconosciuto in lui un nuovo eroe, altri invece lo hanno bollato come un ultrà inscosciente. Tra questi c’è Giuliano Ferrara, che è intervenuto sull’argomento dando una scossa dai microfoni di Qui Radio Londra.

Il giornalista ha mostrato al pubblico il filmato che documenta lo sciagurato gesto di Abbà, il quale poco prima di precipitare dal traliccio si vantava di aver fregato i controlli degli “sbirri” e minacciava:  ”sono disponibile ad appendermi ai fili della corrente se non la smettete“. Ferrara ha commentato:

“Questa scalata verso il nulla per impedire una linea ferroviaria è un mistero più grande degli altri (…) Luca Abbà da sempre si configura come un piccolo grande eroe dell’antagonismo, che non accetta lo stato delle cose e non si è riconciliato col mondo“.

Il conduttore di Qui Radio Londra ha poi intavolato un discorsetto sugli obiettivi “profondamente sbagliati” della protesta e sulla necessità che qualcuno affronti il problema No Tav. Così, ha lanciato un appello: