Monica Leofreddi
E’ uno dei volti che il pubblico ricorda con maggiore affetto tra quelli che hanno animato il pomeriggio della seconda rete della Tv pubblica. E su Rai2 Monica Leofreddi avrebbe potuto fare ritorno quest’anno alla guida di un nuovo talk show nella fascia post prandiale. Tuttavia l’attesa rentrée è sfumata. Monica non se ne fa un cruccio e fa l’in bocca al lupo a Caterina Balivo, futura timoniera del daytime della seconda rete. Il mancato ritorno in tv ma anche una carriera lunga trent’anni sono al centro della nostra chiacchierata con Monica Leofreddi.
Quando si parla di te il pubblico è unanime nel chiedere un ritorno in tv. Possibilmente nel pomeriggio di Rai2.
Per fortuna (ride, ndr). Quella è stata la mia collocazione per sei anni, e quando si fa un programma quotidiano di successo si diventa gioco forza un personaggio familiare.
Avevi registrato una puntata zero di un nuovo show per quella fascia che ora, però, si è aggiudicata Caterina Balivo.
Sì è vero. Come sempre quando se ne parla tanto prima le cose non vanno mai in porto. Ho registrato a Roma questo numero zero che doveva essere un prodotto interno della Rai e che aveva avuto anche un test sul gruppo d’ascolto dall’esito positivo. Evidentemente la scelta è stata quella di affidarsi ad un altro prodotto, una produzione esterna, e quindi va bene così. Faccio l’in bocca al lupo a Caterina che di sicuro si merita un’altra occasione.
Era un talk show, giusto?
Si chiamava Viaggio nel vero, ed era un viaggio in storie di persone comuni raccontate da invitati alla loro prima esperienza.
Sei una che per la vita privata ha fatto tante rinunce sul lavoro?
Sì e in tutta sincerità sono felice di averle fatte. In certi casi è giusto fare un passo indietro, nel mio c’era proprio un’esigenza personale. Quando ho avuto dei figli mi è piaciuto prendere del tempo per me che di conseguenza è stato impiegato per la famiglia. Non sono una di quelle che pensa che sia tutto facilmente conciliabile e non mi pento di aver dato per alcuni anni l’esclusività al mio privato. Mi piace veder crescere e seguire i miei bambini.
Hai fatto una lunga gavetta: quanto ti è servita? La rifaresti?
Mi è servita tantissimo, e la rifarei soprattutto col senno di poi. Non ho mai guardato agli altri, mi sembrava anche naturale percorrere una certa strada pur avendo assistito a dei sorpassi clamorosi nella mia carriera. Dopo diciotto anni da inviata, poi, ho cominciato un tantino a rammaricarmi ma quando è arrivata l’occasione di condurre Uno Mattina Estate sono stata felice di avere alle spalle una determinata esperienza. In quel periodo c’è stata la tragedia dell’11 settembre che ha stravolto le nostre vite e ho avuto una responsabilità grandissima. Quando fai programmi in diretta a cavallo tra il giornalismo e l’intrattenimento l’esperienza professionale e il bagaglio personale sono più che utili.
Elisa Isoardi è arrivata a Uno Mattina a 29 anni..