Michele Misseri


Ultimi aggiornamenti su Michele Misseri, zio della piccola Sarah Scazzi uccisa ad Avetrana in circostanze da chiarire.


3
ottobre

ERIKA E OMAR OGGI (FOTO). DA AVETRANA A NOVI LIGURE, IN TV IL GRAND TOUR DELL’ORRORE.

Omar Favaro ed Erika De Nardo, oggi

Della cronaca nera non si butta via niente: tutto fa brodo. Anzi brodaglia, da rimestare nel calderone mediatico con un pizzico di cinismo. Succede così che delitti antichi e recenti si cedano il testimone, diventando protagonisti di un unico filone narrativo capace di far impallidire i grandi classici della letteratura gialla. Ieri pomeriggio, ad esempio, Domenica Cinque ha rispolverato l’efferato delitto di Novi Ligure, avvenuto nel 2001 per mano di Erika De Nardo e Omar Favaro. I due fidanzati uccisero a coltellate la madre e il fratellino della ragazza, la quale uscirà dal carcere il prossimo dicembre. Dieci anni dopo, quell’omicidio torna a far parlare di sè; come se non bastassero le iniezioni di cronaca nera somministrate ogni giorno dalla tv.

Canale5 ha trasmesso un’intervista a Deborah Barbarito, l’attuale compagna di Omar. La donna ha raccontato un lato inedito dell’assassino (conosciuto in chat), che oggi sarebbe diventato ”un’altra persona“, “dolcissima, buona, di cuore…“. “Non chiedo alla gente di dimenticare ma di darci una possibilità per un futuro migliore e una vita normale” ha affermato la Barbarito, confidando di volere una figlia da Omar. E in effetti dimenticare è difficile: quelle cinquanta coltellate inferte con bestialità sulla madre ed il fratellino di Erika impressionarono il pubblico, che ancora oggi non scorda.

Omar mi ha raccontato di quella sera piangendo e mi ha chiesto di non tirare più fuori l’argomento” ha detto la donna a Domenica Cinque, dichiarando di sentirsi vittima di pregiudizio. Poco prima, la trasmissione di Canale5 aveva proposto un’intervista esclusiva a Michele Misseri; da Avetrana a Novi Ligure, il grand tour dell’orrore sta trovando nuove forme di espressione. Che, ovviamente, riguardano tutte le emittenti e diversi programmi.




2
ottobre

MICHELE MISSERI A DOMENICA CINQUE: “SCAGIONERO’ SABRINA E COSIMA O LA FARO’ FINITA”

Michele Misseri

Michele Misseri continua a pronunciare il suo mea culpa, ad accusarsi per l’omicidio della piccola Sarah Scazzi. L’ex orco di Avetrana, sempre più star televisiva, questo pomeriggio ha concesso un’intervista esclusiva al programma Domenica Cinque. Collegato in diretta con la giornalista Ilaria Cavo, Michè ha ribadito di aver ucciso con le proprie mani la nipote 14enne, scagionando la moglie Cosima e la figlia Sabrina, che in questo momento sono detenute con l’accusa di aver commesso il crimine. 

Mi pento di non aver lasciato nessuna traccia del delitto di Sarah. La corda l’ho buttata insieme alle scarpe nel bidone della spazzatura” ha detto Misseri su Canale5, ripercorrendo ancora una volta quelle che sarebbero state le drammatiche sequenze dell’assassinio. Nel corso dei mesi, l’uomo ha sempre sostenuto con insistenza una versione che secondo gli inquirenti sarebbe piena di contraddizioni e in parte priva di riscontri. A riguardo, zio Michele ha di recente chiesto di essere nuovamente ascoltato dai giudici, per fare chiarezza e liberare Cosima e Sabrina dalle sbarre

Anche oggi, in diretta tv, il pensiero di Misseri è andato a loro. Figure sempre presenti, martellanti nel ricordo, come un’ossessione o forse più. ”Io lotterò sempre per farle scagionare, ma se non riuscirò a farle uscire, la farò finita perchè non riesco ad andare avanti così” ha dichiarato l’uomo, quasi lanciando un appello accorato. “Gli abitanti di Avetrana vogliono che io dica che sono state Sabrina e Cosima ad uccidere Sarah. Soffro per la mia famiglia perchè quella poveretta (Sarah Scazzi, ndDM) non riposerà mai in pace” ha proseguito davanti al microfono di Domenica Cinque.


9
settembre

QUARTO GRADO, SIMONE TOSCANO A DM: VI SPIEGO COM’E’ NATA L’INTERVISTA A MICHELE MISSERI DAVANTI ALL’ALTARINO

Simone Toscano, Quarto Grado

La nuova edizione di Quarto Grado è pronta a ripartire questa sera, alle 21.10, su Rete4. Lo farà con un’intervista a Michele Misseri che ha già riacceso, ancor prima di essere vista, gli amici dei telespettatori. Complice una location del tutto particolare: un altarino costruito da Zio Michele per la nipote-vittima Sarah Scazzi. A poche ore dalla visione, abbiamo voluto fare quattro chiacchiere con chi, quell’intervista, l’ha realizzata. Simone Toscano, giornalista VideoNews, dal 2005 a Mediaset dove è entrato come stagista del Tg5 subito dopo aver conseguito una laurea in Scienze della Comunicazione con un tesi sulla Comunicazione politica del centro-sinistra.

Sei consapevole che un’intervista a Zio Michele di questi tempi può rappresentare un ‘massacro’ per chi la realizza?

Diciamo che sono consapevole che ci sono dei pregiudizi, anche perchè non credo che si possa giudicare un’intervista prima di averla vista. E’ facile dire ‘che vergogna’ per aver realizzato un’intervista davanti ad un altarino, ma il giornalista raccoglie dei fatti e se l’intervista è stata realizzata in un luogo del genere è perchè quel luogo è stato costruito dallo stesso Michele Misseri. Io ho realizzato l’intervista il 25 agosto… nel frattempo alcuni giornali (Stampa e Corriere) hanno fatto degli articoli scritti proprio sull’altare di Misseri. Nei loro confronti – giornali e giornalisti – non si dice nulla: lì i giornali non hanno colpe, mentre appena la stessa cosa viene detta dalla tv, la colpa c’è, a prescindere. Eppure entrambi i media hanno solo riportato quello che lui ha detto o fatto. La colpa non è di nessuno.

Ci sono anche interviste organizzate a tavolino…

Non è questo il caso. Ti racconto come è andata… Sono arrivato davanti a casa Misseri intorno alle 22, c’era la porta del garage aperta e mentre scendevamo dalla macchina Misseri ci ha tirato una secchiata d’acqua per poi entrare nella villetta e… gettarci altre due secchiate d’acqua! Non ci ha neanche rivolto la parola e dal suo punto di vista posso anche comprenderlo, sarà esasperato. Ma ho provato a parlarci ugualmente, seppur senza ricevere risposte. Ad un certo punto, però, gli ho detto: “Io non so se lei è l’assassino o meno, però un comportamento mostruoso l’ha avuto quando, uscito dal carcere, ha rilasciato una serie di interviste per spiegare come avrebbe preso la nipote senza dedicare un pensiero di scuse alla famiglia di Sarah o per chiedere perdono. Possibile che lei faccia questa cosa come se Sarah non contasse niente?”. Lui si è messo a piangere nel cortile della villetta, ha aperto la porta e mi ha detto “Vieni con me, ti faccio vedere una cosa che non ha visto mai nessuno”. E così siamo andati in garage e lì è nata l’intervista. Noi, alla fine, cerchiamo documenti, è questo ciò che caratterizza Quarto Grado.

Qualcuno critica proprio questa ricerca, definendola ossessiva…

Si può fare cronaca nera in due modi: o in maniera seria, portando documenti a sostegno dell’una o dell’altra tesi, oppure chiacchierando del nulla, basandosi su posizioni psicologiche.

Quale programma rientra in questa seconda ‘alternativa’?

Secondo me non c’è un programma nello specifico, so solo che le critiche sono nate perchè tanti programmi si sono occupati di cronaca nera. Ma Quarto Grado, come pure Chi l’ha visto, sarebbero gli unici programmi deputati a farlo anche se hanno mission diverse.

Quarto Grado, però, era partito con un obiettivo diverso: occuparsi di casi freddi.

Noi siamo partiti con un’idea diversa, poi il programma è cresciuto. La cosa da sottolineare è che noi ci siamo occupati di Sarah ancor prima che ci fosse il boom del caso Scazzi in una puntata che ha fatto il 4%. Avevamo pensato che non era giusto occuparsi solo di casi freddi ma anche alla cronaca. E credo si proseguirà su questa linea.

E il boom come te lo spieghi?

Probabilmente grazie a Facebook; è stato il primo caso di ragazza scomparsa per il quale gli amici hanno aperto un gruppo sul social network facendo rimbalzare la notizia su tutti i media.

Che idea ti sei fatto su Michele Misseri?





9
settembre

QUARTO GRADO RIPARTE CON L’ALTARINO DI ZIO MICHELE. SOTTILE: I PLASTICI LI LASCIO A VESPA

Quarto Grado, Salvo Sottile e Sabrina Scampini

Su, avanti: chi è senza Quarto Grado scagli la prima pietra. Possibilmente prima di sera e senza far male (che sennò c’è un altro omicidio da risolvere…). In un modo o nell’altro, sono davvero pochi i telespettatori che possono giurare di non aver mai guardato il discusso programma di Rete4 dedicato alla cronaca nera. Altrimenti non si spiegherebbero i risultati positivi che l’approfondimento condotto da Salvo Sottile ha registrato nella scorsa stagione televisiva, arrivando a toccare il record del 18,50% di share. Forte di quei risultati e consapevole del seguito di pubblico, stasera la trasmissione giornalistica tornerà in onda sulla quarta rete, a partire dalle 21.10.

All’esordio della sua terza edizione, il programma riprenderà da dove era terminato. Quarto Grado si occuperà quindi della morte di Melania Rea, degli omicidi di Sarah Scazzi e di Yara Gambirasio. Tre casi diversi tra loro, ma ugualmente crudeli ed accomunati dall’incertezza di un’immediata risoluzione. Per capire a che punto sono le indagini ed approfondire gli scenari del delitto, Salvo Sottile tornerà ad avvalersi del parere di criminologi, specialisti, psicologi e – novità delle novità – disporrà di un piccolo laboratorio simile a quello dei Ris. Così il pubblico potrà vedere coi propri occhi un remake televisivo delle analisi scientifiche condotte dagli esperti.

E guai a definire tutto questo una speculazione o, peggio, ad accostarlo ai modellini sfoderati all’occorrenza da Bruno Vespa. Perché Sottile non ci sta e risponde piccato al raffronto:

I plastici?Veramente glieli lascio (a Vespa, ndDM). Noi preferiamo portare la gente direttamente sul luogo del delitto (…) Il rispetto verso le vittime viene prima di tutto“.

Ha affermato il giornalista in un’intervista a Libero. Intanto stasera, giusto per iniziare col botto, Quarto Grado trasmetterà un’intervista esclusiva a Michele Misseri davanti all’altarino costruito in ricordo della nipote Sarah Scazzi.


2
settembre

QUARTO GRADO INTERVISTA MICHELE MISSERI DAVANTI ALL’ALTARINO IN RICORDO DI SARAH: “E’ MORTA QUI…”

Michele Misseri, Quarto Grado

Lacrime e preghiere nel garage degli orrori. Ad un anno dalla tragica morte di Sarah Scazzi, scomparsa il 25 agosto scorso e ritrovata senza vita un mese e mezzo dopo, zio Michele Misseri ha ricodato la nipote davanti alle telecamere. Lo ha fatto rilasciando un’intervista esclusiva alla trasmissione Quarto Grado durante la quale ha mostrato anche un altarino costruito in memoria della ragazza. Pietà e suggestione in un triste anniversario di morte. Il programma condotto da Salvo Sottile su Rete4 mostrerà le immagini durante la sua prima puntata, in onda venerdì prossimo, 9 settembre, in prima serata.

Un anno dopo la tragedia che ha cambiato la percezione mediatica della cronaca nera, le telecamere sono tornate a rovistare sul luogo del delitto (almeno stando alle contraddittorie confessioni di Misseri). E toh: ci hanno trovato proprio lui, zio Michele, l’ex orco di Avetrana che secondo gli inquirenti avrebbe agito come complice della moglie Cosima e della figlia Sabrina, accusate di omicidio. Con il volto contrito se ne sta davanti ad un altarino costruito in ricordo della piccola Sarah, proprio sul luogo dove la ragazzina sarebbe stata strangolata a morte.

Tra le taniche e le ferraglie che il pubblico ha imparato a conoscere dalla tv, ora c’è un tempietto in legno con al centro la fotografia di Sarah ritagliata da un giornale.  Tutt’attorno, altre immaginette della Madonne e di Gesù, un rosario ed un libretto di preghiere che Miché consulta a testa bassa.

L’ho fatto qui perché non me la sentivo di andare in chiesa o al cimitero. Qui è morta Sarah e qui ho fatto un altarino, non lo so se mamma Concetta mi crederà ma è la verità” dice al cronista di Quarto Grado Simone Toscano.





4
agosto

CHECCO ZALONE PORTA IN TEATRO LE PARODIE DI SAVIANO E MICHELE MISSERI. LE VEDREMO ANCHE SU CANALE5?

Checco Zalone Show

Coraggioso come pochi ed esilarante come nessuno, Checco Zalone, approdato nel palinsesto autunnale di Canale5, non si smentisce e in un’intervista rilasciata quest’oggi a Repubblica dimostra di non aver perso quell’audacia che gli ha permesso di differenziarsi dalla massa dei comici da tormentone che hanno affollato il palco di Zelig nelle ultime edizioni.

Dagli esilaranti strimpelli in chiave politica con i quali ha spiccato il volo verso la satira su omosessuali e “padani” presente nel film campione d’incassi Cado dalle nubi, lo showman pugliese ha deciso di osare ancora di più. Nel campionario dei personaggi parodiati nello spettacolo teatrale “Resto umile world tour” saranno presenti nientepopodimenochè l’intoccabile Roberto Saviano e Michele Misseri.

Il protagonista di una delle vicende di cronaca più torbide degli ultimi anni avrà le sembianza di un musicista con il vizietto della…ritrattazione: “Dice che ha imparato a suonare la chitarra, ma quando gli chiedono di farlo lui ribatte: Chitarra? Io suono il piano. Ma quando gli chiedono di suonare il piano lui nega: Piano? Ma io suono la batteria! Insomma, ritratta in continuazione” anticipa Zalone.


26
luglio

SALVATORE PAROLISI E MICHELE MISSERI: UN “MOSTRO” E DUE DESTINI OPPOSTI

Salvatore Parolisi

Visto da vicino, il “mostro” fa un certo effetto. Regala un brivido, scatena una perversa sete di vendetta. Sarà (anche) per questo che la cronaca nera attira sempre più l’interesse del pubblico e lo incolla al piccolo schermo. Lo spettatore, nella fattispecie il teleguardone da obitorio, attende solo che la cinepresa sveli il particolare macabro e inquadri il volto del presunto assassino. Ecco l’Orco, l’uomo nero: ”bastardo, crepi in galera!“. Negli ultimi mesi l’apparizione in video del sospetto omicida ha anche scatenato le reazioni violente di alcuni telespettatori: un atteggiamento viziato da una comunicazione televisiva che ha spesso previlegiato l’emotività e i risvolti inquietanti piuttosto che la semplice cronaca.

Il pubblico ha conosciuto i protagonisti dei delitti attraverso i filtri della tv, li ha inquadrati secondo una percezione rifratta e pronta a cambiare radicalmente nel giro di pochi giorni. Pensiamo, ad esempio, a Michele Misseri, prima considerato l’assassino di Sarah Scazzi e poi ritenuto un semplice esecutore dei piani di Sabrina e Cosima (figlia e moglie), forse le vere colpevoli. Oppure ci riferiamo a Salvatore Parolisi, passato da sospettato a unico accusato (e arrestato) per l’omicidio della moglie Melania Rea. Misseri e Parolisi sono l’esempio di come una certa tv abbia raccontato e assecondato due “protagonisti”, contribuendo a tracciarne destini opposti.

Ricordate la sera dello scorso 6 ottobre? In diretta tv Concetta Serrano apprendeva che figlia Sarah era morta per mano del reo confesso zio Michele. Da quel momento le principali trasmissioni d’attualità e infotainment avrebbero discusso per giorni sull’indole dell’assassino.  A distanza di qualche mese, però, gli inquirenti hanno ridimensionato il ruolo dell’uomo, giudicando poco attendibili le sue ammissioni. Ecco così che la tv, un tempo impegnata a rappresentare zio Michè nella sua turpe mostruosità, ora gli porge il microfono per svelarne il lato fragile e le sofferenze interiori.


16
giugno

MATRIX: ‘ZIO’ MICHELE MISSERI TORNA NEL ‘GARAGE DEGLI ORRORI’. PER VINCI LE CRITICHE DEI COLLEGHI SONO FRUTTO DI “FRUSTRAZIONE PROFESSIONALE”

Michele Misseri e Sabrina (via Panorama)

Ancora lì, a parlare di morte. A raccontare come si strangola una bambina. Michele Misseri torna sul luogo del delitto, in quel “garage degli orrori” dove, secondo la sua ultima confessione, il 26 agosto scorso avrebbe ucciso la piccola Sarah Scazzi. Lo accompagnano le telecamere di Matrix, pronte a raccogliere la sua testimonianza, ad ascoltare una versione dei fatti che gli inquirenti ritengono inattendibile. Secondo i pm, a commettere l’omicidio sarebbero state sua figlia Sabrina e la moglie Cosima Serrano, attualmente detenute nel carcere di Taranto. Ma zio Michè insiste, e grida in tv la sua colpevolezza: “Sarah l’ho uccisa io, giuro“. Va in onda una nuova puntata dell’Avetrana show, macabro ed impietoso reality.

Ieri sera il programma condotto da Alessio Vinci ha trasmesso un’intervista in cui Misseri ha mostrato alla giornalista Ilaria Cavo il “luogo del delitto” e ricostruito le fasi più cruente del misfatto. L’uomo ha portato le telecamere davanti alla porta che collega il garage alla sua abitazione, giustificando il ritrovamento di alcune macchie di sangue sullo stipite con la supposizione che un inquirente si fosse ferito nel tentativo di aprirla. Poi ha raccontato dello strangolamento di Sarah, del suo cellulare caduto a terra e della decisione di occultarne il corpicino. Una versione piuttosto controversa che gli investigatori ritengono zeppa di incongruenze

Infatti Misseri ha ritrattato più volte il suo racconto, e anche le intercettazioni effettuate sembrano tradirlo. “A chi ti riferivi quando, parlando da solo in auto, hai detto: ‘Li scoprirò’ ?” domanda Ilaria Cavo. Zio Michè si impappina, dichiara di aver detto “mi scoprirò“, anzi è convinto di non ricordare proprio. Si chiede come mai nessuno gli creda e pensa in continuazione alla moglie e alla figlia detenute. E quando la giornalista gli ricorda che ora Sabrina può rischiare l’ergastolo afferma: se la situazione non si risolverà “la farò finita“. Sembra intenda sul serio, anche quando aggiunge di aver preparato e nascosto un veleno mortale da qualche parte.