Fabio Caressa



17
luglio

FABIO CARESSA A DM: MI PIACEREBBE FARE UN PROGRAMMA DI INFORMAZIONE LEGGERA CON MIA MOGLIE. I TELECRONISTI DEVONO ESSER PREPARATI

Fabio Caressa

Fabio Caressa è quasi pronto. Il 27 luglio partiranno le Olimpiadi di Londra 2012, le prime “dell’era Sky” che godranno di una copertura mai vista prima: dodici canali dedicati in alta definizione a cui si somma, per la prima volta in Italia, un canale 3D completamente dedicato ai Giochi. Al famoso telecronista, oltre al torneo di calcio che seguirà a partire dai quarti di finale, toccherà occuparsi delle gare di nuoto. Proprio l’atteso evento sportivo dà il là alla nostra intervista in cui Caressa parla altresì di sua moglie Benedetta Parodi e del mestiere di telecronista.

Che Olimpiadi saranno quelle del 2012 per Sky?

Sicuramente molto emozionanti. Dal punto di vista televisivo, invece, saranno le Olimpiadi più viste della storia. Non mi riferisco all’audience ma al fatto che per la prima volta sarà possibile – grazie alla massiccia copertura di Sky –  vedere tutte le gare e seguire gli atleti italiani dall’inizio, e non solo quando sono in odor di medaglie.

Per la prima volta ti vedremo alle prese con le telecronache delle gare di nuoto. Come mai questa scelta?

Da ragazzino facevo nuoto, ora ho accettato, anche se per me era la prima volta, perché quando ti chiedono di occuparti delle Olimpiadi non puoi rinunciare. Non abbandono il calcio, però. Dai quarti di finale seguirò le partite delle nazionali straniere.

A proposito di nuoto, gli occhi dell’Italia intera saranno puntati su Federica Pellegrini. Come se la caverà la nostra campionessa?

Ho molta fiducia in lei. Credo che non bisogna tener conto dei tempi registrati nel corso dell’ultimo anno perché  quando scendi in vasca in una competizione del genere tutto cambia. E’ pur vero che nel corso degli ultimi due anni è cresciuto il numero delle avversarie da temere. Ciononostante ritengo che possa far bene.

Negli ultimi due anni l’immagine di Federica è stata sempre più al centro del gossip. Ritieni che tanta attenzione mediatica possa danneggiarla?

In tutta franchezza non credo sia questo un aspetto che possa influenzare le sue performance olimpiche.

Le Olimpiadi riaccendono la “competizione” tra Rai e Sky. Le tue recenti perplessità, espresse a proposito della copertura degli Europei da parte della tv pubblica, hanno scatenato un polverone…




25
luglio

SKY, STAGIONE CALCISTICA 2011/2012: ANCELOTTI NEW ENTRY, PUBBLICO IN STUDIO PER SKY CALCIO SHOW E NUOVA RUBRICA DI MARIO SCONCERTI

Carlo Ancelotti

Ancora un mese di astinenza e i calciofili potranno tirare un sospiro di sollievo. Il 27 e 28 agosto è il weekend in cui riparte il campionato di Serie A e Sky Sport ha presentato quest’oggi l’offerta sportiva della stagione 2011/2012 nella quale si scorgono tante conferme e qualche curiosa novità. Il grande acquisto della pay tv satellitare risponde al nome di Carlo Ancelotti, il tecnico, rimasto momentaneamente ai box dopo il divorzio col Chelsea, sarà la new entry delle notti di Champions League affiancando in studio Vialli, Rossi e Caressa nei pre e post partita del martedì e mercoledì.

Ulteriori cambiamenti riguardano Sky Calcio Show. Il programma di Ilaria D’Amico che accompagna lo spettatore dal fischio finale dei match pomeridiani alle 20 avrà uno studio e una veste grafica totalmente nuovi e per la prima volta in tanti anni potrà contare sull’apporto del pubblico in studio. Confermata la squadra di opinionisti del programma con Billy Costacurta e Massimo Mauro pronti a commentare i temi della domenica calcistica con l’ausilio dell’ottimo Federico Buffa, rivelazione della Copa America 2011 e grande esperto di tattica che abbiamo già visto in Speciale Calciomercato e su Milan Channel.

Una gustosa novità anche nello slot della seconda serata: a partire dalle 23.30 ritorna in tv il filo diretto tra pubblico da casa ed esperti in studio. Il nome della nuova rubrica è Sei in onda su Sky Sport ed ogni domenica Mario Sconcerti interagirà con il pubblico da casa rispondendo ai quesiti posti dai tifosi via social network.


18
aprile

MONDO GOL: MARCO CATTANEO E RICCARDO TREVISANI DEGNI EREDI DI CARESSA E DE GRANDIS.

Riccardo Trevisani alla guida di 'Mondo Gol'

I gol e le classifiche dei principali campionati europei intervallati da uno sberleffo e qualche pernacchio. E’ questo il filo conduttore di ‘Mondo Gol‘, storica trasmissione (realizzata già ai tempi della defunta Tele+ con il nome ‘Settimana gol’) in onda ogni lunedì alle 20 su Sky Sport 1, condotta da Marco Cattaneo e Riccardo Trevisani a partire da questa stagione. I due hanno sostituito Fabio Caressa e Stefano De Grandis, volti storici della trasmissione e ‘ricollocati’ in altre trasmissioni dopo la (finta?) litigata in una puntata dello scorso anno il cui video spopola su youtube.

Nonostante il cambio alla guida la trasmissione mantiene i toni scanzonati che l’hanno sempre caratterizzata: tra i due padroni di casa frecciatine a ripetizione e continue punzecchiature sulle opinioni e i pronostici espressi e puntualmente smentiti nel corso della stagione calcistica in corso. In particolare, Trevisani è perfetto nel ruolo del ’saccentino’, super esperto pronto a rispondere alle domande degli spettatori. Una leggerezza che viene in luce anche nella parte finale della trasmissione, quando vengono mandate in onda le immagini delle papere più clamorose dei portieri e i grossolani errori sotto porta degli attaccanti di tutto il continente.

Da sottolineare come si tratti di un programma low cost: Sky non fa altro che utilizzare le immagini delle partite delle quali detiene i diritti ed anche la scenografia è essenziale, per non dire scarna (due sedie e un divanetto). Un pò come avviene per il maiale, dunque, dei diritti non si butta via niente: una volta terminata la diretta della partita, gli highlights dei match servono a confezionare un programma nuovo di zecca.





4
aprile

SOS LAMPEDUSA: UNA NUOVA PAGINA DI DIARIO DEL REPORTER FABIO CARESSA

Fabio Caressa

Per chi se lo ricorda come il telecronista delle notti magiche di Berlino sarà forse strano vedere Fabio Caressa nelle nuove vesti di reporter di Sky. Dopo il primo lavoro dedicato al lavoro dei soldati italiani all’estero con il reportage Buongiorno Afghanistan, il giornalista più brillante della testata sportiva satellitare torna su Sky Uno per parlare di attualità e geopolitica.

Sos Lampedusa, questo il titolo del diario che Sky trasmetterà giovedì sera alle 22,05, sceglie di portare i telespettatori nel vivo dell’emergenza che sta vivendo la piccola isola siciliana. Se la televisione sempre più veloce ed effimera contrae i tempi dedicati ai fatti lasciando spesso più spazio alle opinioni che agli eventi in sé, il documentario di Caressa si propone un filtro minimo per lasciare parola alle testimonianze dirette di chi gestisce quotidianamente l’accoglienza dei clandestini.

Le telecamere di Sky hanno seguito a bordo di una motovedetta dei guardacoste il drammatico salvataggio di cinque profughi, unici sopravvissuti all’ennesimo dramma del mare che ha disperso nelle acque del Mediterraneo decine di corpi di profughi fuggiti giorni prima dalla Libia nella speranza di una vita migliore. Il bravo giornalista racconterà così, attraverso le parole dei superstiti, l’angoscia di chi è costretto a vivere episodi strazianti come questo. Per chi  si pone con indifferenza, o peggio con insofferenza, verso questa strage quotidiana sarà un bel pugno allo stomaco, ma forse è ora che la realtà cruda smuova un po’ gli animi.


12
dicembre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (5-11/12). PROMOSSA LA COPPIA PARODI CARESSA, BOCCIATA QUELLA SARAH YARA

Curiosi ad Avetrana

10 a Benedetta Parodi e Fabio Caressa ospiti delle Invasioni Barbariche. La “cuoca” da best seller e il telecronista del nuovo millennio sono la coppia più in voga del momento. Bravi, simpatici e carini. Plauso anche alla Bignardi che li ha riuniti catodicamente.

9 ad Enrico Mentana che ha festeggiato le 100 puntate di fila alla guida del tg La7. Un vero e proprio ciclone per gli ascolti della rete e per l’informazione in Italia. Di lui dispiace l’aria fin troppo compiaciuta del suo lavoro.

8 a Raffaella Carrà. La Raffa nazionale, senza peli sulla lingua, non esita a denunciare i problemi avuti con la ”sua” Rai e, in attesa di una rentrée, collabora ad un progetto meritevole come quello del docufilm A Slum Symphony. Infine, per ribadire che è ancora una donna capace di fare spettacolo, superospite ad Io Canto, dà il meglio di sè. Tanti auguri per un ritorno in tv.

7 a La 5. La missione è quasi compiuta, la rete all digital Mediaset sta racimolando consensi e soprattutto ascolti. Qualche difetto c’è ma la via di puntare su prodotti, in qualche modo, “cult” è quella giusta. Per il buon Donelli almeno una consolazione ai magri risultati di Canale 5.

6 a Fisica o Chimica su Rai4. La serie spagnola è senza dubbio più sincera e rude rispetto ad un qualsiasi prodotto italiano ma è decisamente troppo imperniata sul sesso. Non siamo bacchettoni ma il troppo stroppia.





31
ottobre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (24 -30/10). PROMOSSI QUELLI CHE IL CALCIO E IL BUNGA BUNGA DI ELIO. BOCCIATI GILETTI SUL CASO SCAZZI E FILIBERTO IN ONDA

Pagelle della settimana: Ricostruzione della confessione di Michele Misseri a L'Arena

10 a Quelli che il Calcio sul caso Scazzi. La squadra di comici capitanata da Simona Ventura riesce sapientemente a satireggiare la calca mediatica su Avetrana coniugando intrattenimento e ascolti. Una boccata d’ossigeno nella domenica da morbosi.

9 a Elio e le Storie Tese. Il loro Waka Waka in versione Bunga Bunga (qui il video), presentato a Parla con Me, impazza sul web. Elio capo band supera Elio giudice.

8 a Fabio Caressa. Il signor Cotto e Mangiato riesce questa settimana a fare record d’ascolti su Skyuno con un programma sull’Afghanistan che ha ben poco in comune con la sua fama da telecronista. Bravo.

7 a la coppia di In Onda Luisella Costamagna e Luca Telese. Giovani, competenti e simpatici: il loro programma ha poco da invidiare a più blasonati talk d’informazione. Peccato che, ospiti a Tv Talk, trasudino un pizzico di presunzione.

6 d’incoraggiamento alla sfortunata Monica Setta. Fino a qualche mese fa era la regina del daytime di Rai2 per poi essere appiedata senza motivi televisivamente validi; ora, la storia si ripete e ad essere cancellata è la sua prima serata. Lei grida all’epurazione, qualcun altro direbbe Karma. Chissà.


28
ottobre

FABIO CARESSA RACCONTA LA VITA DEI MILITARI ITALIANI IN BUONGIORNO AFGHANISTAN, DA QUESTA SERA ALLE 22.00 SU SKYUNO.

Fabio Caressa, Buongiorno Afghanistan su Sky1

C’è chi dice che dopo il trionfo azzurro ai Mondiali di calcio del 2006 si sia montato la testa ed abbia creduto di essere stato uno degli artefici della vittoria, chi non apprezza il suo modo ansiogeno di condurre una telecronaca e chi, invece, sostiene che sia il migliore nel suo ruolo. Potrà piacere o no, ma va dato merito a Fabio Caressa di non essersi cullato sugli allori del pallone, materia in cui eccelle, ma di voler sperimentare altri generi televisivi a differenza della stragrande maggioranza dei suoi colleghi.

Così, dopo l’esperienza di Com’è fatto il calcio – in onda a maggio su Discovery Channel – nella quale spiegava in termini scientifici diverse teorie calcistiche, parte questa sera alle 22.00 su Skyuno Buongiorno Afghanistan: Diario di Fabio Caressa. Si tratta di un vero e proprio reportage giornalistico costruito sulla base delle due settimane che il telecronista di punta della squadra di Murdoch ha trascorso nella base di Herat e tra le provincie di Farah, Bala Murgab, Balabaluk e Shaft a Shindand.

Con questo documentario il giornalista cerca di mettere in luce gli aspetti meno evidenti della missione in Afghanistan -  il racconto nudo e crudo della guerra e degli attentati kamikaze è affidato a telegiornali e programmi di approfondimento – come la vita nei carceri femminili, l’organizzazione degli aiuti alimentari, il lavoro dei volontari che spiegano agli indigeni dettagli e obiettivi della, chiamiamola così, “missione di pace”.


19
luglio

CALCIOMERCATO, CI VUOLE UN COLPACCIO ESTIVO: NUOVI TELECRONISTI PER LO SPORT IN TV

Fabio Caressa

Per i tifosi più appassionati è la manna dal cielo, non riuscirebbero a viverne senza. Figuriamoci per le squadre, pronte a spendere fino all’ultimo centesimo pur di potenziare le loro formazioni con un piedino d’oro dal gol facile. Il Calciomercato estivo è un appuntamento irrinunciabile, una prima avvincente sfida da giocarsi a colpi di assegni milionari. A DM, però, poco interessa se Ringhio Gattuso finirà all’Olympiacos, se superMario Balotelli lascerà l’Inter o se Totti sogna lo sceicco arabo. Da queste parti il calcio significa soprattutto telecronache, rubriche tv e programmi di approfondimento. Per questo ci auguriamo che il mercato estivo regali ai telespettatori un colpaccio inaspettato, un pallonetto del piccolo schemo. L’attacco è sgangherato, qui mancano i fuoriclasse: la tv sportiva ha bisogno di nuovi telecronisti, di giornalisti giovani e preparati.

Che i nostri telecronisti fossero andati nel pallone da un pezzo, ce ne eravamo accorti a fine Campionato e soprattutto ai Mondiali in Sudafrica. In quell’occasione, i commenti giornalistici sembravano fatti dagli avventori alticci di un qualsiasi bar sport. Su Sky, Fabio Caressa non riusciva ad imbroccare una previsione sul risultato finale delle partite. Stracciato su campo dal polpo Paul, che vergogna. Fosse stato per lui, l’Italia avrebbe vinto alla grande la competizione. Al suo fianco, Beppe Bergomi dava i primi segni di squilibrio quando, convinto, chiamava “Montolino” il giocatore Riccardo Montolivo. Per non parlare dei falli a gamba tesa che Caressa commetteva a danno della lingua italiana, inventando neologismi da brividi come “tutti sotto, in the box!” e i “rimorchi” di Pazzini e le “mattonelle” di campo. “Come parli? Le parole sono importanti!” lo avrebbe rimproverato il Nanni Moretti de La Palombella Rossa.

Su Rai1, la coppia Marco Civoli-Salvatore Bagni tesseva imperterrita le lodi degli 11 zombie azzurri che vagavano per il campo e attribuiva un senso logico a certe formazioni di Marcello Lippi che nemmeno un’approfondita perizia psichiatrica sarebbe riuscita mai a motivarci. Gli errori dei nostri diventavano “disattenzioni”,  i falli semplici “contrasti”.