Lorella Cuccarini
Alla fine ce l’ha fatta. In barba ai pronostici dell’ultima ora che volevano un cambio della guardia, Lorella Cuccarini rimarrà salda al timone di Domenica In per il secondo anno consecutivo. In esclusiva per il web, la showgirl torna su davidemaggio.it per i primi commenti sulla nuova avventura autunnale, a pochi giorni dalla messa in onda del pilot Ci Vorrebbe un Amico che, alla luce del rinnovato impegno, assume un sapore del tutto diverso.
Quanto sei soddisfatta da 1 a 100.000?
Sono molto contenta. Ho avuto un contatto abbastanza stretto con il direttore che sin dalla fine di Domenica In Onda aveva confermato la voglia di dare un altro anno di crescita al programma e a me. Ho cercato di vivere questa giostra di nomination con un po’ di distacco perchè mi sembrava il modo migliore per affrontare la cosa. Per me era un segno importante la fiducia del Direttore. Poi, in 46 anni, ne ho viste di cotte e di crude, anche ben peggiori di quello che è successo quest’anno.
Chiamalo contrappasso. Da Del Noce a Mazza…
… l’altra faccia della medaglia! Mi rendo conto quanto sia importante per un personaggio avere un direttore che ti supporti. Tutti i grandi programmi di oggi hanno avuto bisogno di tempo per crescere; pensa a Che Tempo che Fa o ad Amici. Il fatto che alcuni direttori ci abbiano creduto ha fatto si che i programmi siano cresciuti. Certo, ci sono anche programmi come Paperissima che hanno avuto un destino segnato sin dall’inizio: con il pilot facemmo 10.000.000 di spettatori. Era un programma che sarebbe andato bene con qualunque conduttore, era fortissimo.
Come mai il Direttore Generale avrebbe optato per un ‘cambio della guardia’?
Io non so che cosa sia veramente successo. Non so se veramente fosse la Lei ad aver pensato ad altro. Si era detto addirittura che si voleva proprio eliminare Domenica in. C’è una situazione in RAI che va al di là anche di quelli che sono i contratti con i personaggi; sono situazioni finanziarie in cui si trova l’azienda e che probabilmente avranno inciso sull’altalena di cui parliamo. La RAI deve fare economia e sta cercando di farlo nel migliore dei modi.
Dicono che ti sia dimezzata il cachet pur di rifare Domenica In…
Si, sono i soliti detrattori (ride, ndDM). Ci sono sempre le persone che devono dire qualcosa. E’ chiaro che è un momento in cui bisogna fare una riflessione. Tutti noi siamo stati chiamati a fare in qualche modo un ridimensionamento. Ricordo che anche in Fininvest, nei primi anni 90, ci fu un momento difficile per l’azienda e fu chiesto un sacrificio. Se non si parte da noi…
Quindi è vero!